ora che ho finito il mio lavoro di editing su "Eleinda 2 - La formula dell'immortalità" posso tornare a occuparmi delle recensioni, un'altra delle attività "scrittevoli" che più mi piace! ^^
Quella che vi propongo oggi riguarda una novella fluida e ben scritta che mi ha piacevolmente intrattenuta una mezza giornata, e ciò, nonostante il retrogusto amaro, poiché "Un Cuore per un Cuore" non è la rivisitazione della classica fiaba di Biancaneve, bensì un nuovo e inedito capitolo, con una protagonista che è un anti-eroina, in un favoloso mondo steampunk.
Benvenuti a Steamwood con il primo volume di "Once Upon a Steam"!
Titolo: Un Cuore per un Cuore (Once Upon a Steam – Episodio 1) Autore: Ornella Calcagnile Editore: Dunwich Edizioni Genere Steampunk/Fantasy Pagine: 70 Prezzo: 0,99 ebook (gratis per kindle unlimited) Data di uscita: 13 ottobre 20015 Link per l'acquisto: amazon
Sinossi: A Steamwood, nel piccolo regno di Enchanted Forest, Biancaneve e il suo principe hanno conseguito il tanto meritato lieto fine dando persino alla luce una bambina, riflesso della madre: Biancabrina. Una felicità raggiunta a discapito però della “povera” Grimilde che, sopravvissuta, si è nascosta nella cittadina di Steamgrow e ha ordito una tremenda vendetta a danno della figliastra, lanciando nel momento più opportuno una maledizione sul regno, un sortilegio a cui, per sua sfortuna, Biancabrina è riuscita a sottrarsi. Tra elementi della fiaba classica e quelli innovativi dello steampunk, una nuova improbabile principessa tenterà di riconquistare il regno che le spetta di diritto e apporre la parola fine sulla sua “nonnastra”. Nell’impresa non sarà sola, ma accompagnata dal fidato amico Dopey e i suoi mecha-nani. Biancabrina riuscirà a guadagnarsi il lieto fine e portare a compimento la sua vendetta o sarà ostacolata dalle creature di Steamwood e dal Narratante, sommo signore di quelle terre? Tra ferro e vapore, magie e pozioni, ottone e marchingegni, tutto ha inizio con... Once Upon a Steam.
Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati
Ognuno di noi conosce a memoria la fiaba di Biancaneve, riproposta ormai in quanti più modi possibili: dalla fiaba al cartone Disney, dal cinema con le varie pellicole che spesso la prendono anche solo come riferimento, all'approfondimento di un personaggio a tutto tondo e ricco di sfumature come avviene nella serie tv Once Upon a Time.
Ecco, vi ho fatto un breve riepilogo ma ora dimenticatevi di tutte queste versioni. Certo, la Biancaneve che appare in questo racconto non è molto diversa dall'icona, ma lei è, appunto, una comparsa, perché la protagonista è sua figlia Biancabrina; chi lo avrebbe mai detto che dall'amore, dal lieto fine, e dalla bella coppia felice di Biancaneve e il Principe sarebbe poi nata una creatura che è tutto il contrario dei genitori? Poco femminile, brusca, saccente, e anche un po' antipatica; non le importa nulla delle buone maniere, tanto meno del galateo, e piuttosto che pensare a cose frivole come incontrare il grande amore, Biancabrina brama il potere della corona e aspetta con ansia di poter governare.
La cornice in cui si muove la storia è Steamwood, all'interno del quale c'è la Enchanted Forest (foresta incantata) che tutti conosciamo, ma in una versione completamente trasformata: la grande differenza la dice la parola stessa, Steamwood è una "foresta di vapore", per cui troviamo, ad esempio, le Foreste Ferrose che hanno visto la natura fondersi con l'artificialità, e i nani come mecha-nani dove Dopey (cucciolo) è l'unico dei sette rimasto umano, salvo qualche piccolo dettaglio meccanico qua e là.
Lo confesso: pur provando una certa attrattiva verso l'universo steampunk non avevo mai letto nulla del genere.
Il mio battesimo è stato proprio con questa novella, ed è stata un'esperienza stimolante al punto che mi ha fatto venir voglia di leggere altre storie con quest'ambientazione fatta di fumi, polvere da sparo, marchingegni e strani aggeggi, per non parlare del caratteristico look dei personaggi (Biancabrina ci è presentata come una che indossa gonne corte, bustini di pelle, accessori di metallo e stivaloni con le cinghie alti fino al ginocchio).
Questa lettura mi ha fatto comprendere che non c'è solo il fantasy (o la fantascienza) per dar libero sfogo all'immaginazione; se il fantasy ha la magia, e la fantascienza la scienza e il progresso, lo steampunk ha la tecnica e l'ingegneria.
Il merito per avermi affascinato va senz'altro all'autrice Ornella Calcagnile che mi ha subito catturata con la sua capacità descrittiva che è al tempo stesso sintetica e dettagliata: in poche righe sa perfettamente proiettare l'immagine dell'ambientazione nella mente del lettore, e certe idee sono davvero sorprendenti, come gli "alberi mobili" detti Muphus, che si crede un tempo fossero dei maghi, oppure l'idea delle cortecce e delle foglie della Foresta Ferrosa che tagliano, graffiano, ma possono essere anche utili per produrre utensili e macchine.
In effetti ho apprezzato molto di più l'ambientazione che la protagonista, ma penso che questo sia un po' il rischio che si corre quando si sceglie di dare l'impronta dell'anti-eroe, e a conti fatti, pur macchiandosi di alcune buone azioni, Biancabrina non è riuscita a redimersi ai miei occhi.
Nonostante le grandi differenze rispetto l'originale, la novella riesce a mantenere alcune caratteristiche proprie, non della fiaba ma della favola: il sortilegio e l'ossessione della regina cattiva (Grimilde) per la bellezza, ma soprattutto, la morale!
Purtroppo il titolo del racconto fa intuire come andrà a finire prima del dovuto, ma ho apprezzato comunque la scelta di trasmettere quel preciso messaggio, mentre l'epilogo che accenna le mosse del Narratante (enigmatico personaggio che sembra l'essenza degli autori del progetto) incuriosisce quanto basta per desiderare di leggere gli episodi successivi di "Once Upon a Steam".
La storia di Biancabrina, però, sembra concludersi qui; nel volume successivo cambia la fiaba di riferimento, quindi anche la protagonista e l'autrice.
Il piano del Narratante continua con "Petali di Luna (Once Upon a Steam - Episodio 2" di R. M. Stuart (cliccate qui per leggere la segnalazione)!
Il voto di Universi Incantati: