Anna Premoli
Un giorno perfetto per innamorarsi
ISBN: 978-88-541-8054-3
Pagine: 320
Editore: Newton Compton
Kayla Davis è una donna “metropolitana”. Di New York ama tutto: il traffico, il caos, le folle. Nota per il suo sarcasmo e le sue relazioni mordi e fuggi, Kayla aspira a diventare un’affermata giornalista. Anche se al momento si accontenta di scrivere recensioni sui posti più alla moda della città. L’occasione di fare il salto arriva quando il suo capo decide di mandarla in una sperduta cittadina dell’Arkansas, per preparare un pezzo di rilievo nazionale su un argomento del tutto particolare... Kayla coglie al volo la proposta e, abbandonata l’amata New York, prova a inserirsi nella vita di Heber Springs. L’impatto non è dei migliori: le sue scarpe tacco dodici, preferibilmente blu elettrico, mal tollerano le polverose zone dell’America del Sud, il suo temperamento frenetico mal si adegua alla calma di un posto dove tutti si conoscono. Ma soprattutto, Kayla non pensava di dover fare i conti con la comparsa di Greyson Moir. Ce la farà Kayla a dimostrare quanto vale?
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Recensione:
Non avevo mai letto nulla della Premoli, ma dato che tutti me l'hanno descritta come la Sophie Kinsella italiana, mi pareva il caso di fare un tentativo. Non sono partita dal suo primo romanzo, ma da quello più recente, perché il mio Kindle, che notoriamente possiede un cervello a sé stante, ha deciso così. D'altronde è estate. Mettere un piede fuori di casa significa mettere a repentaglio la propria vita rischiando un'ustione di terzo grado. Non ritengo ci sia momento migliore per leggere un po' di sana chick-lit. Se poi ci mettiamo anche mesi di studio matto e disperatissimo, o meglio ricerca matta e disperatissima causa tesi, potete capire come mai il mio cervello avesse un assoluto bisogno di "riposare" con qualcosa di leggero e divertente. Fortunatamente il romanzo della Premoli ha fatto il suo dovere, quindi per prima cosa voglio ringraziare l'autrice.
Le avventure di Kayla Davis in Arkansas mi hanno strappato più di un sorriso. Il suo impeccabile stile newyorkese, i ragionamenti contorti da trentenne single e i suoi opinabili modi di flirtare sono una ventata di freschezza nell'afa estiva. La storia non è originalissima, ma l'autrice è riuscita ugualmente ad inserire qualche elemento di novità in una formula ormai molto rodata. Per esempio, trovo carina l'idea che Kayla sia sta spedita in Arkansas per scrivere un articolo sotto copertura. Allo stesso tempo, però, un po' mi è dispiaciuto che questo tema sia stato liquidato così velocemente. Capisco che tutto il romanzo sia incentrato sull'evoluzione del rapporto tra Kayla e Greyson, ma l'idea dell'articolo avrebbe potuto influenzare maggiormente le dinamiche di coppia invece di passare subito in secondo piano. Mi sembra un po' un'occasione sprecata.
Passiamo invece ai veri protagonisti del romanzo: Kayla e Greyson. Kayla è lo stereotipo Sex and the City della donna forte e indipendente newyorkese. Trovo sia un personaggio un po' utopico, molto inflazionato nella letteratura rosa, ma che continua ad affascinare milioni di lettrici. Spesso è borderline nel suo voler essere indipendente e non si rende conto di quanto sia fortunata e cieca davanti ad un uomo con Greyson. Lui, invece, è lo stereotipo dell'uomo rustico dal cuore d'oro. Non so quanto potrebbe funzionare una simile coppia nella vita reale, ma nei romanzi (quasi) tutto è permesso. Le loro interazioni sono molto da sit-com e la vena comica del libro è sicuramente l'elemento più piacevole di questa lettura. Una piccola nota negativa sul protagonista maschile: cara Anna, per quale motivo hai scelto un nome così simile al tanto chiacchierato Christian Grey? Mi auguro sia solo una coincidenza, perché, per quanto mi riguarda, qualsiasi riferimento a Cinquanta sfumature di grigio squalificherebbe automaticamente il romanzo. Detto questo, Greyson rimane un uomo da sogno, ma non sono sicura al 100% di volermi trasferire in un paesino sperduto dell'Arkansas. Come la protagonista, anch'io ci tengo al mio corso di zumba!
3 1/2 STELLE
L'autrice:
Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi e Tutti i difetti che amo di te.
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