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Recensione: Un nido di terra per la donna di cristallo di Margaret Gaiottina

Creato il 04 aprile 2012 da Girasonia76
Recensione: Un nido di terra per la donna di cristallo di Margaret GaiottinaTrama:
Ricevimento presso la Crossbow Fashion, tutto il glamour della Città Eterna… e in mezzo lei: sandali di strass, seno esuberante, occhi di ghiaccio e labbra scarlatte.Non è una visione ma Dorinda Martini, “Icy”, per  quei pochi che possono permetterselo. Scettica, in qualità di responsabile finanziario della Crossbow,  riguardo all’evento della serata: l’acquisto della mitica coppa dell’immortalità appena fatto da mr. Crossbow.  “Una mania del vecchio” pensa Icy. Ma sbaglia. Per appropriarsene un rapinatore gigantesco e sinuoso spunta dal nulla e stende tre guardie armate. Ma la vista di Icy lo blocca, esita, e questo gli costa la vita. È così che Icy si troverà tra tombe e sedute spiritiche e che, occhi color tabacco e pelle che profuma di cedro, l’archeologo Anghelos Dimiatridis sarà disposto a tutto per concludere la missione, perfino tornare dall'inferno. "Io te lo ha detto Icy, questo è grande casino", borbotta Anita, amica russa spiritista punk. E ha ragione, Icy. Quegli occhi color tabacco potrebbero perfino farti scoprire che non sei poi così fredda.
L'autrice:
Margaret Gaiottina è lo pseudonimo di una trentacinquenne romana con studi giuridici alle spalle che dopo aver vissuto ben nove anni in campagna, ha deciso che la vita agreste non faceva per lei e si è tuffata nella metropoli. In precario equilibrio tra dovere e hobby, la sua specialità è saper fare più cose insieme e tutte senza disastri.
Recensione:
Noi lettori siamo una razza incontentabile.Vogliamo libri che ci facciano sognare, emozionare, incantare. Desideriamo storie che ci facciano evadere dalla realtà, vivere un'altra vita in un'altra dimensione, compiere l'impossibile. Cerchiamo il senso della vita, dell'amore, della morte. A volte vorremmo solo ridere e divertirci, altre vorremmo riflettere e fermarci a pensare.Vogliamo di tutto: storie nuove o vecchie, originali o classiche.E se ad un determinato romanzo manca quel particolare dettaglio, ecco che siamo lì a dirci delusi da com'è stato trattato. Gli scrittori hanno a che fare con destinatari esigentissimi.C'è un unico aspetto che non desideriamo e che mal sopportiamo: leggere di storie che ci annoiano. Storie che non risvegliano alcun interesse. Storie che non vediamo l'ora di finire per non doverle più subire.Mi dispiace dire che è quanto mi è capitato con Un nido di terra per la donna di cristallo di Margaret Gaiottina.Non è per niente facile portare a termine la lettura di un libro che ci annoia mortalmente. La tentazione di abbandonarlo è fortissima, e se si resiste è sia per rispetto verso chi l'ha scritto, sia per una mia fin troppo spiccata vena ottimistica: spero sempre in un improvviso miglioramento che, ahimé, in questo caso non è mai avvenuto.La protagonista è Dorinda, dagli amici - o forse meglio dai nemici - soprannominata Icy. Lavora come responsabile finanziario presso la Crossbow Fashion. E' divorziata, vive da sola, ha come migliore amica  una vicina di casa di nazionalità russa. Quando suo maglrado si trova coinvolta in una sparatoria, la sua vita cambia. L'uomo che è stato ucciso per non colpire lei, infatti, si risveglierà dalla morte con una missione: quella di riportare l'equilibrio sulla terra e quindi eliminare la causa della sua morte.Non vi sto a raccontare altro, anche perché la storia è questa.Vogliamo indovinare cosa accadrà?Vogliamo scommettere su chi Byron dovrà uccidere e di chi si innamorerà follemente (ovviamente ricambiato)?No, meglio di no: a noi lettori non piace vincere facile.Sorvolando sulla scontata prevedibilità dello sviluppo della trama, non posso evitare di soffermarmi su alcune pecche nella scrittura (a parte i molteplici errori di battitura  - vogliamo chiamarli così? - che denotano una scarsa cura finale del testo).Una tra tutte: un uso smodato di virgolette, per parole o espressioni che non le necessitano. Sembra che l'autrice voglia sottolineare quelle parole per il lettore, affinché egli comprenda il significato particolare che assumono. Informazione: il lettore è in grado di leggere e comprendere anche senza troppa segnaletica. Il risultato è una forzatura di quelle espressioni, con conseguente perdita di spontaneità della scrittura.Secondo elemento irritante nella storia è la parlata dell'amica russa.Ok: è straniera e non ha mai appreso l'italiano a scuola o altrove. Ma possibile che debba parlare in maniera così imbarazzante dall'inizio alla fine? Incapace di formare una che sia una frase di senso compiuto? Sembra di assistere a personaggi di un film comico di serie B, in cui si tenta di far ridere con delle trovate fuori moda e ridicole.Per non parlare poi delle colleghe d'ufficio della protagonista, due stereotipi della peggior specie, presi in prestito stavolta da qualche serie tv americana.A tutto questo si aggiunge una mancanza di un editing che avrebbe sicuramente dato maggior snellezza e scorrevolezza alla storia. Quando poi mi accorgo, en passant, che il romanzo che ho letto è ambientato a Roma, mi ritrovo a pensare: è impossibile, mi sarò persa qualcosa. Roma non c'è: è del tutto assente.Non posso dare più di una stellina a questo romanzo: poco interessante, scritto male, e a fine lettura mi ha lasciato quel senso di tristezza che mi coglie quando sento di aver perso inutilmente il mio tempo.
Titolo: Un nido di terra per la donna di cristalloAutore: Margaret GaiottinaEditore: Mamma EditoriPagine: 320Isbn: 9788887303537Prezzo: €9,80
Valutazione: 1 stellina

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COMMENTI (2)

Da  Girasonia76
Inviato il 15 aprile a 21:02
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Mi fa piacere che la mia recensione negativa sia costantemente accompagnata da commenti positivi al romanzo :D

Da G.M.
Inviato il 10 aprile a 22:33
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Veramente carino questo romanzo, non troppo impegnativo (della serie non è Guerra e Pace) ma adattissimo per trascorrere un paio di giorni di divertente rilassatezza. Ovviamente c'è un protagonista maschile fighissimo, e , particolare non trascurabile, morto. Ebbene sì, Byorn è uno zombie, ma non uno zombie di quelli orrendi che fanno paura, bensì un marcantonio di tutto rispetto. Ed è morto per salvare da una rapina Dorinda Icy Martini, contabile di alto livello per una casa di moda milionaria. La cosa è sconvolgente per lei, specialmente se si considera che Icy è stata lasciata dal marito Arthur per una ragazzina avvenente ed è rimasta a mani vuote. L'amica russa spiritista Anita Demidova, l'aiuterà a sbrogliare la matassa e capire come fanno i morti a ritornare sulla terra.

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