Recensione: Un segreto non è per sempre, di Alessia Gazzola
Creato il 28 aprile 2012 da Mik_94
Se hai paura di un segreto, lascialo libero e smetterà di terrorizzarti.
Titolo: Un segreto non è per sempreAutrice: Alessia Gazzola Editore:LonganesiNumero di pagine: 415Prezzo:€ 17,60Sinossi: "Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina legale. Il più classico degli amori non corrisposti, purtroppo. Ho imparato a fare le autopsie senza combinare troppi guai, anche se la morte ha ancora tanti segreti per me. Ma nessun segreto dura per sempre. Tuttavia, il segreto che nascondeva il grande scrittore Konrad Azais, anziano ed eccentrico, è davvero impenetrabile. E quella che doveva essere una semplice perizia su di lui si è trasformata in un'indagine su un suicidio sospetto. Soltanto Clara, la nipote quindicenne di Konrad, sa la verità. Ma la ragazza, straordinariamente sensibile e intelligente, ha deciso di fare del silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove, perché so che la soluzione è lì, da qualche parte. Ma studiare è impossibile quando si ha un cuore tormentato. Il mio Arthur è lontano, a Parigi o in giro per il mondo per il suo lavoro di reporter. Claudio, invece, il mio giovane superiore, il medico legale più brillante che conosca, è pericolosamente vicino a me. Mi chiamo Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie, sono la mia specialità." La recensioneNella primavera dell'anno scorso, un titolo in particolare mi aveva fatto compagnia durante quei tiepidi giorni baciati da sole e polline. Era il thriller di una giovane esordiente, la cui penna aveva delineato le fattezze di una protagonista curiosa e atipica. I mesi precedenti - lo ricordo ancora bene - avevano segnato il mio entusiastico avvicinamento al giallo “made in Italy”. Donato Carrisi (Il suggeritore, Il tribunale delle anime) e i suoi romanzi dal genio contagioso ed esaltante, meritati successi anche all'estero. Barbara Baraldi ( Scarlett, La bambola dagli occhi di cristallo ) e il suo stile affilato e inconfondibile, venato di sangue e seduzione. Lorenza Ghinelli (La colpa, Il divoratore) e la tangibile oscurità dei suoi incubi.Mario Mazzanti (Scacco alla regina) e il suo horror da “cronaca nera”.Poi è arrivata lei, un ciclone di umanità e risate, e il medical thriller ha acquisito nuove ed inedite caratteristiche. La giovaneAlessia Gazzola – classe 1982 – aveva inserito nell'Allievala luminosità del suo essere e il brio dettato dalle sue inestinguibili speranze giovanili. Pur peccando di eccessiva ingenuità nello strutturare le modalità dell'indagine, il talento dell'autrice aveva dato vita al suo alter-ego di carta e inchiostro: la specializzanda Alice Allevi. Con la sua ironia, le sue continue paranoie, la sua immaginazione iperattiva e la sua insana attrazione verso gli amori non corrisposti, si era consolidata a paladina degli imbranati assetati di brividi e forti emozioni e a stella indiscussa di un romanzo dalle buone potenzialità, ma dallo sviluppo privo di mordente.Quando, qualche mese fa (come passa veloce il tempo!), lessi sul Libraioun'anteprima di Un segreto non è per sempre, accolsi con grande felicità l'atteso ritorno nelle librerie della simpatica autrice messinese e, dunque, la rinascita della sua originale eroina, che, finalmente, sarebbe tornata a regalare misteri e sorrisi ai suoi affezionati fan.Sin dai primi capitoli, è possibile cogliere lo spirito con cui Alessia ha affrontato questa sua seconda avventura nel mondo editoriale. Il successo non ha affievolito la sua voce schietta e vitale, e l'entusiasmo che aveva caratterizzato il suo romanzo d'esordio continua a trapelare da ogni pagina, coinvolgendo – con la sua inarrestabile irruenza – il lettore. Ci sono ancora il brillante cinismo del bel Claudio Conforti, le avventure tragicomiche degli amici più intimi della nostra protagonista, le serate passate in compagnia di un buon libro e di un episodio di Nana e la spassosa convivenza con la dolce Yukino, che, nonostante i suoi occhioni a mandorla e i suoi “Ti pecoro!” tenacemente supplicati, ha imparato alla perfezione i congiuntivi più impervi della nostra lingua e, ormai, è finalmente pronta a ritornare nella lontana Kyoto. E, ovviamente, c'è ancora lo sfuggente Arthur Malcomess, che riempie le notti della dottoressa Allevi di ricordi romantici, attesa e flebile speranza. Apparentemente troviamo la stessa Alice dalla frangetta impettinabile e dal marcato sarcasmo, tuttavia in lei si percepisce velatamente il lieve peso addotto da nuove consapevolezze e dall'amarezza di un amore che sta sfiorendo. E' più malinconia, più flemmatica e riflessiva. In lei si rincorrono le ombre fumose dei ricordi, il vicino sopraggiungere dei trent'anni, l'angoscia di trovarsi sola in balia del ritmo impazzito del mondo e l'incertezza causata dall'arrivo a un bivio da cui è impossibile scappare. Questi nuovi elementi non fanno altro che renderla ancora più tridimensionale e viva. I suoi tratti più caricaturali vengono spianati e al vago tramontare del cameratismo presente nel precedente romanzo corrispondono un'indagine più approfondita e uno stile più corposo ed elegante. Internazionale. L'allieva ha imparato a fare le autopsie senza scatenare il putiferio in camera mortuaria, ma il buon cuore che la spinge sempre a mettere tutta sé stessa nelle indagini del buon ispettore Calligaris non l'ha mai abbandonata. Questa volta il mistero è celato in una casa da sogno, eretta su menzogne e segreti familiari. Il mistero è celato negli occhi limpidi della silenziosa Clara, una quindicenne che ha assistito senza volerlo alla morte del nonno, l'acclamato scrittore Konrad Azais. Cosa nascondono i tre figli dell'enigmatico scrittore e, soprattutto, chi è la misteriosa sconosciuta a cui l'anziano ha lasciato tutto il suo ricco patrimonio?Per Alice ha inizio, così, un investigazione che si consuma a cavallo tra passato e presente, la cui risoluzione affonda le sue nodose radici nel DNA di due generazioni della famiglia Azais e tra le righe di un celebre tomo, il cui successo è frutto di smodata ambizione e di un patto con il diavolo in cambio di vite e anime.La Gazzola rievoca il fascino polveroso delle librerie, narra la violenza annidata sotto la quiete del tetto familiare, con magiche citazioni alla Musso ci immette nel vivo dei capitoli e, con tocchi di morbida poesia, ci descrive la voglia di sentirsi liberi e di tornare ad innamorasi, mai sfociando, però, nel pericolo del tanto fashion - quanto irritante - triangolo amoroso.Trattandosi di una seconda opera, si è ben lontani dalla perfezione, ma, per una volta, risulta assai piacevole perdersi tra gli ingranaggi di un meccanismo semplice e di immediato impatto, lasciandosi guidare unicamente dalla voce di una “detective” atipica - piena dei valori e della generosità di noi italiani - che non fa dell'eccesso il suo marchio di fabbrica.E' l'essere esattamente come noi la sua forza e la sua grandezza. Proprio come l'autrice che ne ha delineato amabilmente i modi, satura Alice Allevi tota nostra est!Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Garbage– The World is not enought
Un immenso ringraziamento al gentile ufficio stampa Longanesi,che, con mia grande sorpresa, mi ha fatto dono di una copia di questo atteso romanzo! Grazie di cuore!
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