Titolo: Una casa perfettaAutore: Ben H. WintersTraduzione: Ilaria Katerinov
Editore: Tre60Pagine: 286Data di Pubblicazione: 26 Settembre 2012Prezzo: 9,90
Sinossi: Susan e Alex non hanno dubbi: è la casa perfetta. In quel quartiere e a quel prezzo, non potrebbero trovare di meglio. E c'è persino una stanzetta in più non segnalata nell'annuncio -, ideale per le esigenze di Susan, che ha deciso di lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla figlia, la piccola Emma, e alla sua grande passione, la pittura. Inoltre la signora Scharfstein, la padrona di casa che abita al pianoterra, sembra proprio una simpatica e disponibile vecchietta. Ma, ben presto cominciano ad accadere cose strane, che turbano la quiete domestica: nel suo studio, Susan sente un odore sgradevole, che nessun altro percepisce. Poi, una mattina, nota che la federa del suo cuscino è sporca di sangue e che il suo corpo è costellato da quelli che sembrano i morsi di qualche insetto. Tuttavia né la figlia né il marito hanno quei segni. Per non correre rischi, Susan chiama una ditta di disinfestazione, che però non trova nulla. Sembra una follia, eppure lei è convinta che la casa brulichi d'insetti: sono lì, annidati da qualche parte, non ce altra spiegazione. Mentre la signora Scharfstein diventa sempre più invadente e il marito preoccupato, Susan capisce di dover dimostrare a tutti che non è paranoica. Altrimenti potrebbe rischiare di perdere non soltanto quell'appartamento, ma anche la sua famiglia. Un thriller in cui il labile confine tra realtà e immaginazione diventa un luogo oscuro e molto pericoloso...
La mia opinione: Sono rimasta piuttosto delusa da questo libro. Non si può certo dire che sia scritto bene. Come stile è piuttosto semplice, scorrevole, ma le descrizioni sono poco curate, dilettantesche, con la brutta abitudine di ripetere alcuni termini più e più volte. Inoltre fa rimanere perplessi il soffermarsi sistematicamente su particolari ridicoli e di cattivo gusto, ad esempio il marito della protagonista che ogni volta viene descritto con saliva alla bocca mentre dorme, gocce di unto sul mento mentre mangia... insomma... questo tipo di descrizioni posso capire se fossero sporadiche ma quando invece se ne contano diverse in ogni capitolo mi viene da pensare che l'autore volesse rendere il romanzo disgustoso e grottesco e fosse a corto di idee.
Se però si riesce a tralasciare lo stile di scrittura approssimativo, le descrizioni ripetitive e la mancanza di personalità dei personaggi, potrebbe quasi essere un libro da sufficienza, uno di quelli che puoi leggere una volta ogni tanto per farti due risate, perché comunque la trama sembrerebbe essere abbastanza carina e invoglia a proseguire la lettura. Purtroppo però il peggio del libro deve ancora arrivare. Fino al finale poteva anche essere passabile, sembrava un thriller psicologico. Gli ultimi capitoli invece rovinano tutto, il thriller psicologico si trasforma in un horror surreale, completamente privo di ogni logica. Capisco che le storie che hanno del paranormale trascendano dal reale, ma in questo caso la soluzione è veramente troppo assurda anche volendo usare molta molta fantasia. Un libro mediocre che sul finale non fa altro che peggiorare la situazione.
voto: