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Recensione: Una gran voglia di vivere, di Fabio Volo

Creato il 22 maggio 2024 da Gliscrittori
Recensione: Una gran voglia di vivere, di Fabio Volo

Libri Recensione di Andrea Pistoia. Una gran voglia di vivere di Fabio Volo (Mondadori). Un libro a tratti ruffiano, che affronta i soliti temi tanto cari all'autore ma da un nuovo punto di vista: non solo la genesi e l’evoluzione di una storia d’amore, ma anche la sua rovina e i tentativi di riportarla ai vecchi splendori.

La storia in sé è piuttosto semplice e lineare: Marco (il protagonista) e Anna (sua moglie) stanno attraversando la classica crisi di coppia dovuta alla consapevolezza sempre più pressante che non stanno più bene insieme.
Decidono  lo stesso di partire per un viaggio in Australia con il figlio Matteo, in modo da cercare di salvare il salvabile e di far chiarezza sul loro rapporto, sulla vita e sull'amore.
Nel loro viaggio attraverso l’Australia e la Nuova Zelanda incontrano persone sagge e interessanti che gli faranno mettere in discussione i capisaldi su cui hanno fondato il loro rapporto di coppia. E durante la loro avventura on the road il protagonista ha dei flashback in cui si evince quanto lui e la moglie fossero felici e affiatati all’inizio della loro relazione e come negli anni successivi qualcosa si fosse rotto, portandoli ad allontanarsi sempre più l’uno dall’altra fino a rendere il loro rapporto scontato.
Ad un tratto però i flashback finiscono e l'intera storia si focalizza sul presente, quindi sul loro viaggio e su ciò che stanno imparando su loro stessi e sul loro amore precario.
Che dire di questo libro? Innanzitutto partiamo dai pregi.

Anche in questo romanzo, come nei precedenti, c'è sempre quella capacità di Fabio Volo di mettere nero su bianco in modo semplice e accessibile a tutti pensieri, emozioni e stati d'animo legati a situazioni in cui ognuno di noi si è trovato almeno una volta nella vita, con tutto il bagaglio di gioie e dolori annessi.

Altro punto di forza è che Volo analizza e approfondisce un rapporto che si sgretola non per qualche episodio eclatante e plateale ma perché la coppia ha semplicemente lasciato che l’amore si spegnesse senza fare nulla per impedirlo, facendolo travolgere dalla routine quotidiana e da quella monotonia tanto rassicurante quanto priva di momenti di crescita e di emozioni travolgenti.
Azzeccati anche gli incontri con i comprimari i quali, da buoni portatori di verità e saggezza spiccia, forniscono una visione interessante su alcuni aspetti della vita che faranno riflettere non solo il protagonista ma anche il lettore.
Ma ora passiamo agli aspetti negativi, ovvero quelle due o tre cose sempre presenti nei libri di Fabio Volo che mi danno irrimediabilmente fastidio.

Ci sono i soliti temi cari che ritornano in ogni romanzo di Volo.

In primis, la vita del protagonista diviso tra lavoro e amore, con tutte le sue limitazioni e potenzialità. Sembra quindi di leggere sempre le stesse dinamiche dei libri precedenti ma con parole diverse. D’altro canto, però, è anche vero che nella vita di un tipico quarantenne i temi dominanti sono in fondo il lavoro, la famiglia e l’amore.
Ma soprattutto non possono mai mancare quelle onnipresenti paraculate atte a conquistare il pubblico femminile. È palese, quanto imbarazzante, come i suoi libri siano scritti unicamente puntando su un target: le donne. Lo si evince da come nei suoi romanzi non ci sia mai, da parte del protagonista, un momento in cui fa veramente “l’uomo medio”. Al contrario, è rappresentato come la versione ideale di un uomo per una donna, come se la priorità assoluta dell’autore fosse quella di dipingerlo il più politicamente corretto per non incorrere nelle ire e nelle critiche delle lettrici.

Fabio Volo anche in questo libro si limita a trattare un tema delicato come la separazione e l'amore agli sgoccioli con quella sensibilità che certamente conquista a man bassa il pubblico femminile.

Ma che, al tempo stesso, non rappresenta ciò che, anche in piccola misura, prova e pensa veramente l'uomo medio, specialmente su temi quali l'amore ma soprattutto il sesso. Per intenderci, sembrerebbe più un libro scritto da una donna che ha cercato d’immedesimarsi in un uomo.
Per farvi un esempio, il protagonista asserisce di aver fatto l’amore anche quando aveva avuto degli incontri occasionali. Ora, parliamone: un uomo nei rapporti “da una botta e via” direbbe più semplicemente che ha fatto sesso. Ciò è più plausibile e realistico. Quindi è palese come Volo usi questi escamotage per rendere il protagonista più apprezzabile dal pubblico di eterne romantiche che sperano di trovare un uomo che, anche nel semplice rapporto di una notte, ci metta amore e non solo un lasciarsi dominare da un più banale istinto animale.

Dopo queste critiche vi verrà spontaneo e naturale domandarvi allora perché io continui a leggere i suoi libri.

Onestamente a volte me lo chiedo anch’io! Ma la risposta è che non lo faccio tanto per le storie in sé o per quel confortante politicamente corretto che traspare da ogni suo libro ma perché ammetto di rispecchiarmi nelle situazioni dei protagonisti dato che, come tutti, alcune le ho vissute sulla mia pelle. Senza contare che alcuni concetti vengono spiegati dell’autore in modo semplice e con frasi ad effetto che colpiscono.
Infine, ammetto che anche in questo romanzo ho trovato degli episodi teneri, spiazzanti e addirittura drammatici che fanno guadagnare punti alla trama. Senza contare che tocca un tema nuovo rispetto ai libri precedenti: non prende in considerazione tanto la genesi e l’evoluzione di una storia d’amore quanto la sua rovina e i suoi tentativi di riportarla agli albori.

In definitiva, questo romanzo è adatto a tutti coloro che hanno vissuto un rapporto d’amore partito con i fuochi d’artificio ma poi lentamente logorato fino al triste epilogo.

Ecco perché, al di là delle critiche riportate da me poc’anzi, considero comunque un romanzo meritevole di essere letto, non fosse altro per la delicata tematica trattata.

Una gran voglia di vivere

di Fabio Volo
Mondadori
Narrativa
ISBN: 978-8804707271
Cartaceo € 18,05€
Ebook 7,99€

Quarta

"Svegliarsi una mattina e non sapere più se ami ancora la donna che hai vicino, la donna con cui hai costruito una famiglia, una vita. Non sai come sia potuto accadere. Non è stato un evento, una situazione, un tradimento ad allontanarvi. È successo senza esplosione, in silenzio, lentamente, con piccoli, impercettibili passi. Un giorno, guardando l'uno verso l'altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. Ed è stato difficile perfino crederci". Quello di Marco e Anna sembrava un amore in grado di mantenere le promesse. Adesso Marco non riesce a ricordare qual è stata la prima sera in cui non hanno acceso la musica, in cui non hanno aperto il vino. La prima in cui per stanchezza non l'ha accarezzata. Quando la complicità si è trasformata in competizione. Forse l'amore, come le fiamme, ha bisogno di ossigeno e sotto una campana si spegne. Forse, semplicemente, è tutto molto complicato. Il libro di Fabio Volo è il racconto di una crisi di coppia e del viaggio, fisico e interiore, per affrontarla. Un romanzo sincero, diretto, che sa fotografare le pieghe e le piccole contraddizioni dei nostri rapporti.


Andrea Pistoia



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