Magazine Cultura
Titolo: Una lontana follia Autore: Kate Morton
Pagine: 576
Prezzo: €18,90 Editore: Sperling Kupfer Genere: narrativa Trama
Edie Burchill ha un'anima appassionata e un bruciante amore per i libri. Sua madre Meredith, è invece una donna fredda, scostante e silenziosa, sempre assorta in pensieri che solo lei conosce. Un giorno arriva una lettera con il timbro di cinquant'anni prima: sulla busta, l'indirizzo di Milderhust Castle, la dimora di campagna dove Meredith, sfollata da Londra, trovò accoglienza quando aveva tredici anni. Di fronte a quella busta ingiallita dal tempo, Meredith è sconvolta. Edie comprende che sua madre nasconde un segreto e comincia un viaggio nel suo passato, un viaggio che inizia proprio dall'imponente castello ormai in rovina, con il suo giardino vasto e impenetrabile, dove Meredith ha vissuto i giorni che hanno segnato il suo destino.
Il castello è ancora abitato dalle tre figlie del famoso scrittore Raymond Blythe, allora giovani e bellissime, con una vita piena di promesse davanti a sé. Ma di quelle promesse la vita non ne ha mantenuta nessuna, e loro oggi sono solo tre ombre, destinate a vagare senza pace tra i corridoi del castello. Un luogo che, scoprirà Edie, porta impresso il ricordo di un incendio rovinoso, e di una morte che non ha mai trovato un senso.
Solo immergendosi nei misteri di Mildershust Castle, Edie potrà liberare sua madre da ciò che la opprime. Imparando, finalmente, a volerle bene.
Mia recensione Ero alla ricerca di un bel romanzo che mi coinvolgesse e ho deciso di ritentare con la Morton visto che con "il giardino segreto" è andata tanto bene, ho adorato quel libro! Peccato che con "una lontana follia" non sia accaduto lo stesso..inizio a credere di essere io il problema perché ultimamente non c'è nessun libro che mi convince del tutto. A pare questo, ecco la trama senza spoiler e il mio pensiero sul romanzo.
Le protagoniste di Una lontana follia sono molteplici, così come le ambientazioni temporali: c'è la ragazza trentenne del 1992, sua madre negli anni 40 durante la seconda guerra mondiale e le tre sorelle Blythe in diversi stadi della loro vita. Il filo rosso del romanzo è legato ad un racconto e alla sua genesi, ad un castello e ad una ragazza curiosa del passato segreto di sua madre. Edie non ha un rapporto molto affettuoso con sua madre e conosce molto poco di lei fino al giorno in cui, grazie ad una lettera smarrita, scopre che durante la guerra è stata una dei bambini allontanati da Londra per salvarli dai bombardamenti e che ha vissuto per più di un anno a Milderhust Castle, residenza della famiglia Blythe. Quasi casualmente Edie inizia ad indagare su questo misterioso passato che la madre rifiuta di raccontare e scopre il grande segreto del vecchio castello e dei suoi abitanti...
Purtroppo, a differenza dell'altro romanzo della Morton che ho letto l'anno scorso e che ho adorato, una lontana follia mi ha un po' delusa, non perché non fosse ciò che mi aspettavo, ma perché l'ho trovato confuso e prolisso. Lo stile di scrittura è ottimo, le descrizioni sono bellissime e riescono a dipingere perfettamente i luoghi e, l'ambientazione selezionata, risulta essere misteriosa e intrigante, ma a tutto questo non corrisponde una la trama ricca e movimentata, che al contrario ho trovato un po' scarna. Tutto il romanzo è diviso tra numerose voci femminili che vanno avanti e indietro nel tempo, che si spostano in luoghi diversi e che ovviamente hanno molteplici personalità e differenti pensieri e priorità, ma queste voci non sono organizzate in modo uniforme, anzi sembrano quasi buttate lì, per caso. L'alternanza casuale di ben sei punti di vista ambientati in tempi diversi mi ha confuso un po', questi sbalzi continui non mi hanno permesso di legare i fili della narrazione in modo naturale, mi sono dovuta sforzare un po' per estrapolare gli avvenimenti importanti da quelli non focali per lo sviluppo della trama e che sono tanti. In alcuni passaggi mi è sembrato che l'autrice volesse allungare il brodo infarcendo i vari punti di vista con cose superflue...insomma si girava in torno alla faccenda ma non si arrivava al punto. La trama e l'intreccio, togliendo tutte le decorazioni, non sono eccezionali e la storia raccontata è abbastanza prevedibile. Insomma sono rimasta un po' delusa, mi aspettavo altro dopo aver letto il primo libro dell'autrice e invece mi sono trovata in mano un guazzabuglio di pensieri, riflessioni e modi di vivere differenti poco organizzati e altrettanto avvincenti.
Assegno comunque 3 stelline al romanzo perché mi piace molto lo stile dell'autrice e apprezzo determinate scelte riguardo i personaggi, sempre femminili, e le ambientazioni così misteriose.
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