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Recensione: Una raffinata trasgressione

Creato il 16 dicembre 2015 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Una raffinata trasgressione Titolo: Una raffinata trasgressione 
Serie: Consorzio di gentiluomini #1 
Titolo originale: A Fashionable Indulgence 
Serie: A Society of Gentlemen #1 
Autore: K. J. Charles  
Traduttrice: Claudia Milani  
Editore: Trsikell 
Genere: M/M, Storico  
Collana: Rainbow  
Pagine: 300  
Formato: epub, mobi, pdf 
Prezzo: 5,99
Descrizione:
Quando apprende di essere l’erede di un’inaspettata fortuna, Harry Vane rinnega il suo passato radicale a favore delle riforme governative e decide di corteggiare la graziosa cugina. Il suo cuore viene però catturato dall’uomo più bello ed elegante che abbia mai incontrato: il dandy che ha il compito di istruirlo nelle buone maniere e nello stile che gli consentiranno di fare il suo ingresso in Società. Il nuovo ruolo che si trova a rivestire richiede conformità, ma Harry non desidera altro che assaggiare il paio di labbra sbagliate. Dopo aver assistito in prima persona agli orrori di Waterloo, Julius Norreys ha cercato rifugio dietro la maschera raffinata dell’alta società. Ora si interessa unicamente del taglio della propria giacca e della qualità dei propri stivali. Tuttavia, il suo pupillo è talmente scevro dal suo cinismo che gli ispira la prima vera scintilla di desiderio da molti anni a quella parte. Julius non può proteggere Harry dalle peggiori intemperanze della società, ma insieme possono sopportare il prezzo della passione.
La mia recensione:
Trasformare un radicale in un gentiluomo: è questa la missione affidata a Julius Norreys quando il giovane Harry giunge in casa del nobile Gideon Vane.  Harry non ha mai saputo di avere un nonno aristocratico e, a dirla tutta, non sapeva nemmeno di essere un Vane. Gideon, infatti, aveva disconosciuto suo padre, ancor prima che lui nascesse, a causa delle sue idee radicali e della sua scelta di vita. Adesso che è rimasto privo di eredi e, avendo appreso che il nipote è rimasto orfano, ha pensato bene di riportarlo all’ovile, non senza prima averlo plasmato a sua immagine e somiglianza. Harry non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. Rimasto solo al mondo alla tenera età di dodici anni, non ha avuto altra scelta che rimanere al seguito dei vecchi amici dei suoi, continuando a militare nel gruppo dei riformisti pur non avendo lo stesso trasporto per la politica nutrito dai genitori. Più che per libera scelta, è rimasto  a lavorare nella libreria del vecchio Silas, che in realtà nasconde una stamperia segreta di libelli rivoluzionari, non sapendo dove andare e cosa poter fare per sopravvivere. Quando scopre di avere un nonno ricco, pronto a garantirgli una vita all’insegna del lusso, non esita dunque a mollare tutto accettando la sua proposta. Accantonare i propositi sediziosi, imparare le buone maniere e vestirsi in modo elegante, sono un minimo prezzo da pagare in cambio di un’esistenza agiata, soprattutto per un giovane che ha provato sulla sua pelle gli effetti delle privazioni. Il fatto che Julius Norreys, l’uomo appunto incaricato della sua educazione, sia oltremodo affascinante non fa che rendere la prospettiva ancor più gradevole. Già perché quello che Mr Gideon Vane non sa è che Harry, oltre a essere radicale, sebbene per inerzia, è attratto dagli uomini. La libertà di pensiero, oggi, ci sembra un diritto indiscutibile, quasi scontato, ma nell’epoca in cui si colloca questa storia, le cose non stavano così. Siamo in Inghilterra nella prima metà dell’ottocento, periodo in cui  esprimere idee antigovernative comportava il rischio concreto di finire alla forca, ma anche essere omosessuali implicava lo stesso pericolo. La vera difficoltà per Harry, in effetti, non consisterà tanto nell’apprendere come vestirsi, come sedersi a tavola o come parlare  per essere credibile nei panni di un gentiluomo, quanto nel reprimere la sua natura e le sue idee, perché se è vero che lottare in prima linea per ottenere delle riforme non è mai stata la sua massima aspirazione, è pur vero che i valori e i principi che gli hanno trasmesso i suoi genitori sono radicati in lui, più di quando sia disposto ad ammettere. Un raffinata trasgressione. Penso che il titolo di questo bellissimo romanzo, riassuma in modo mirabile l’essenza stessa del libro. La raffinatezza è l’elemento che contraddistingue il mondo in cui Harry viene trascinato dal nonno, un mondo di classe,  fatto di buone maniere ma non meno legato alle frivolezze, all’apparenza, tanto da limitare la libertà. Un mondo che, dietro una facciata perfetta, cela vizi, difetti, e spesso anche una povertà di valori. La trasgressione, invece, è rappresentata da Harry e da Julius che ricambierà i suoi sentimenti contravvenendo a ogni regola. È una storia d’amore elegante e proibita quella che ci regala K. J. Charles, trascinandosi indietro nel tempo, in un periodo storico affascinante quanto controverso. Il background storico, puntuale e credibile sorregge una trama ricca di azione e colpi di scena – in realtà ci sarà anche un piccolo giallo da svelare – ma che trasuda soprattutto erotismo e sentimento. Personalmente ho amato in particolar modo Julius, dal mio punto di vista il personaggio più intrigante, nonché quello che riserva più sorprese. Inizialmente appare come un uomo burbero, così avverso ai sentimentalismi da risultare freddo; interessato all’abbigliamento e all’estetica tanto oda apparire superficiale. Andando avanti poi si scopre che si tratta solo di una corazza perché non è freddo e nemmeno frivolo, ha un passato molto drammatico alle spalle che pian piano affiorerà permettendoci di apprezzare la sua vera natura.  Lettura ideale per chi ama il romance storico.

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