Magazine Cultura

Recensione: una sposa per il principe

Creato il 10 ottobre 2010 da Isn't It Romantic?

RECENSIONE "UNA SPOSA PER IL PRINCIPE" (Charming the Prince) di Teresa Medeiros 

 

Edito in Italia da: I romanzi mondadori n. 657. Anno 2005

Anno di pubblicazione originale: 1999

Ambientazione: Inghilterra, Medioevo

Livello di sensualità: warm

Voto/rating: 8,5/10

Collegamenti con altri libri / Connection to other books: primo libro dei  "fairy tales" insieme a "The Bride and the Beast" e "A kiss to remember". La lettura dei romanzi è tuttavia perfettamente indipendente.

Trama: Non è facile per un uomo solo occuparsi di dodici figlioli, così, per la terza volta, Lord Bannor decide di sposarsi.
La prescelta dovrà essere una donna robusta e di buon senso, ma non bella: Bannor non vuole più saperne delle lusinghe dell’amore.
E quando si accorge che la moglie che il maggiordomo gli ha trovato è in realtà una fanciulla giovane e sensuale, Bannor ha un solo pensiero: liberarsene! Ma il cuore, si sa, segue strade che la ragione non conosce. E non è così facile prendersene gioco...


Teresa Medeiros è un'autrice talmente brillante da far splendere il sole anche nelle epoche più buie! Sono rimasta assolutamente deliziata dal suo Medioevo, dove quest'era di dame e cavalieri, castelli ed assedi rivive nelle pagine del suo romanzo con una freschezza da perfetta commedia romantica.
E' facile riconoscere il modello usato dall'autrice nella favola immortale di Cenerentola e così la nostra Willow, adorabile protagonista di grande tenacia e spirito, si trova relegata a fare la serva in casa propria dopo che suo padre si risposa con un'odiosa matrigna con codazzo di figli insopportabili al seguito.


Con grande sensibilità l'autrice ci fa vivere l'amarezza di questa ragazzina che, senza aver mai conosciuto la propria madre, si vede sottratta anche tutta l'attenzione paterna, tiranneggiata dai fratellastri di cui deve occuparsi come una bistrattata balia asciutta. Nel frattempo, in un castello lontano lontano, il nostro principe azzurro, il temerario ed aitante lord Bannor, si trova a vivere il proprio personale inferno: una streppa di dodici discoli, tra figli legittimi ed illegittimi, che lo tormentano come tanti diabolici spiritelli (in realtà bambini trascurati che desiderano soltanto attirare l'attenzione del loro eroico e sempre assente padre). Quando il suo fido scudiero, mandato in giro per il regno alla ricerca di una sposa (che sia tremendamentebrutta e di buon carattere, perché Bannor vuole una madre per i suoi bambini, non una compagna che possa generargliene altri), Willow accetta di buon grado il matrimonio per procura pur di cominciare una nuova vita (senza bambini di cui occuparsi, crede lei). Ovviamente l'equivoco ha vita breve e Bannor si accorge a prima vista di quale avvenente fanciulla l'amico gli ha procurato, così come Willow capisce subito di non essere desiderata come una moglie, ma ancora e sempre come una governante.
Ma i grandi coprotagonisti di questa vicenda sono proprio i figli di Bannor (con una menzione speciale per Desmond, primogenito ed adolescente): un'allegra brigata davvero indimenticabile che ingaggeranno una battaglia spietata senza esclusione di colpi con la loro giovane matrigna, finendo conquistati dalla sua dolcezza e fiera determinazione. Sarà dunque Bannor a doversela vedere con la pericolosa alleanza tra la sua giustamente indignata sposa ed i suoi impavidi figli, che gli scateneranno in casa qualcosa che, finalmente, il famigerato cavaliere conosce molto bene: una guerra. Bannor è un eroe che si dimostra tale nel senso più nobile e cavalleresco del termine, un protagonista che rivela infine di custodire molti più dolorosi segreti di quanto la briosa narrazione dell'autrice possa inizialmente far intuire. Una splendida favola, quella di Bannor e della sua deliziosa Willow, che consiglio a chiunque desideri leggere un bel romanzo d'amore. 


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines