Una str…ega sotto l’albero è una commedia che più americana non si può, non solo per l’ambientazione ma anche perché mi ha ricordato, soprattutto per tutta la parte iniziale del testo, alll’incirca una metà, due film, ovvero: Il diavolo veste Prada e Ricatto d’amore, entrambi bei film e non starò qui a sottolineare cosa mi ha ricordato cosa.
Lo stile dell’autrice è sempre diretto, veloce, frenetico e si è travolti dalle situazioni e dalle parole, quindi non ci si annoia mai.
Il protagonista è un uomo, un italo-americano, davvero una figura divertente e interessante, e a quanto si descrive anche prestante, forse troppo caricaturiale ma è questo che lo rende simpatico. Anthony Costello ha sangue siciliano, pochi peli sulla lingua e una famiglia che, immischiata in affari sospetti, chiuderà in bellezza la sua storia.
Mio zio è stato chiaro con me, fin dall’inizio. «Devi costruirti un futuro, sta’ lontano dalla strada e alla larga dagli affari della Famiglia» dice sempre con quell’accento siciliano che ancora si porta dietro. Sì, perché io sono Tony il Bello, nipote di Don Salvatore Costello, per gli amici Don Toruccio. E, come avrete capito, «Don» non sta per «ministro di Dio».
Amanda, la str… ega, è il personaggio che dopo Tony merita attenzione, il suo atteggiamento non è superficiale quanto appare e ogni suo modo di fare è conseguenza di un passato che, ahimè, tornerà a tormentarla.
Gli altri personaggi, mi spiace dirlo, sono di poco spessore, almeno l’antagonista avrebbe dovuto avere più spazio perché così come è posta è quasi evanescente, si sa che esiste e se ne parla, ma poi appare per un paio di scene e finisce lì.
Sull’epilogo, esclusa la nota sugli zii e la famiglia di origine italiana, ho trovato una certa forzatura, non so se sia una scelta dell’autrice o una questione di battute, ma la spinta sul finale dove tutto trova il suo posto quasi per dare il contentino a tutti, non l’ho gradito particolarmente, meno male che ci hanno pensato gli zii di Tony a darmi il vero the end ironico e divertente.
Cosa troverete in Una str…ega sotto l’albero? Tira e molla, altarini, una donna di ghiaccio con un nucleo di lava incandescente, e arriviste vendicative… Alla fine, nonostante la sensazione di già visto e il finale che può piacere o meno, la lettura è stata molto piacevole. Corinne Savarese sa divertire, svagare, rilassare, ma in questo caso non ho percepito un tocco di originalità.
quasi ❤❤❤❤
TRAMA
Durante un’intervista televisiva Amanda De Winter, l’interior designer più quotata tra le star di Hollywood, soprannominata la Regina di Ghiaccio per il carattere pessimo e il totale distacco dall’amore, annuncia al mondo di volersi regalare un toy boy.
Antony Costello è il suo assistente da due anni e la odia con tutto il cuore. Per lui lei è la Strega, la Stronza, il Male, il Demonio. Ma quando suo zio Toruccio gli prospetta un bel matrimonio con Concetta la Caciotta e un futuro di tanti Caciottini, Anthony capisce che l’unica via di fuga è proprio lei: Amanda. Mettendo in pratica tutte le lezioni di marketing assimilate in anni di studio e lavoro, escogita il piano perfetto: lei sarà la finta fidanzata e lui sarà … il suo toy boy. Il fisico non gli manca e nemmeno la grinta per entrare nel ruolo.
I due iniziano la loro appassionante love story fatta di finti scoop, sorrisi forzati e servizi fotografici sulle pagine delle riviste patinate. Ma, complici la magia del Natale e una sempre più irresistibile attrazione, l’amore sarà il regalo che troveranno sotto l’albero.