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Recensione: Uno splendido disastro, di Jamie McGuire

Creato il 02 marzo 2013 da Mik_94
Buon pomeriggio, amici! Pensavo di risentirvi tutti dopo il weekend, ma velocissima arriva la recensione di un romanzo fresco di stampa: Uno splendido disastro. Ringraziando di cuore la gentilissima Francesca, dell'ufficio stampa Garzanti, vi abbraccio e vi auguro una felice domenica ed una buona lettura. (Perdonate la libreria di Anobii a lato, che è momentaneamente impazzita!!)
Non sapevo di essere perso finché non mi hai trovato. Non sapevo quanto ero solo fino alla prima notte che ho dormito senza di te. Tu sei l'unica cosa giusta che ho fatto.
Recensione: Uno splendido disastro, di Jamie McGuire  Titolo: Uno splendido disastro Autrice: Jamie McGuire Editore: Garzanti Numero di pagine: 335 Prezzo: € 16,40 Data di pubblicazione: 28 Febbraio 2013 Sinossi: Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University insieme alla sua migliore amica per il primo anno di università ha tutta l'intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. C'è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato per eccellenza. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli castani di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Eppure Abby è assolutamente determinata a non farsi affascinare. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover convivere sotto lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all'anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto.                            La recensione  Recensione: Uno splendido disastro, di Jamie McGuire"A volte ti guardo dormire. Hai sempre un'aria così serena. Io non ho quella tranquillità, ho questa rabbia che mi ribolle dentro, sempre... tranne quando ti guardo dormire." Raramente leggo libri romantici. E le poche volte che lo faccio preferisco rifugiarmi in storie dalle venature fantasy o dai risvolti tragici. Queste sporadiche letture di un genere che non amo troppo costituiscono la personale libbra di carne che pago, di tanto in tanto, al mio lato sognatore e un po' masochista. Io penso che gli amori veri maturino in tempi lunghissimi, crescendo con la reciproca conoscenza, i segreti e la vita che scorre tra lancette che scandiscono anni di infinita complicità. Un libro, per quanto ben scritto e complesso, non può quasi mai riuscire a farlo. Senza indugiare su grandi gesti e dichiarazioni da commedia hollywoodiana, non può racchiudere la vita. Tutto è finzione. Adolescenti che si sposano prima del diploma liceale, frasi romantiche che sporcano con l'inchiostro di un pennarello il Colosseo o il mondo e scommesse senza esclusione di baci, non sono poi tanto più realistiche di ragazzi dai poteri magici e civiltà distopiche in cui amare è una malattia all'ultimo stadio.Però Uno splendido disastro mi ha attirato al primo sguardo, merito innegabile di una copertina particolarmente bella e di un titolo che era una musicale contraddizione. Alla fine, cambiata anche la copertina nell'edizione italiana, il mio interesse è rimasto immutato. Non c'erano più le farfalle racchiuse in un barattolo e il loro magnetico fascino, ma due giovani dal viso acqua e sapone. Lei gli ha rubato ridacchiando il berretto di lana; lui, sottraendo lo sguardo al flash, ha fissato gli occhi scuri chissà dove... Due innamorati come tanti, che si “baciano contro le porte della notte” e che condividono con gli amici di Facebook una foto imperfetta del loro amore imperfetto. Con volti e sentimenti da mettere ancora ben a fuoco. Il romanzo di Jamie McGuire è così. Pulito. Normale. Essenziale. Bello.E' la storia di un amore assoluto - le cui tappe sono rintracciabili tra reticoli di tatuaggi ancora sanguinanti e nocche sempre livide - ma paradossalmente pieno di candore e semplicità. I due protagonisti sono bellissimi ed incomprensibili; come una di quelle coppiette di cui non riusciamo a seguire gli interminabili tira e molla, ma che sopravvive inaspettatamente a tutti i pronostici che già li vedevano soli e lontani. Sono un disastro vivente, come la strana storia, nata sotto una cattiva stella, che li unisce. Una storia che sottrae tempo agli amici e allo studio; che toglie il sonno, la fame e la lucidità; che non è ben vista dagli insegnanti o dai parenti, ma che non è un esempio di bad romance. Tra Travis e la sua Pigeon non c'è nulla di insano o malato. Recensione: Uno splendido disastro, di Jamie McGuireTravis è un gigante buono. Abby è una studentessa modello: una meravigliosa creatura nascosta sotto gli strati di lana di un cardigan accollato. Lei è in fuga da sé stessa. Lui sta benissimo così, o almeno questa è la sua stupida convinzione prima di incontrarla.Fanno notizia, scandalo. Perché sono grandi amici. Perché se le pareti della loro camera da letto potessero narrare le cronache delle loro notti insieme, non avrebbero nessuna immagine scandalosa da suggerire, se non quella dei due che si accarezzano teneramente “tra nuvole e lenzuola”. Ma piano, per la paura matta di rompersi a vicenda. 
Chi avrebbe previsto questo momento?Non la protagonista che, combattuta tra fastidio e divertimento, al primo appuntamento con il temibile Maddox, si era presentata trascinandosi dietro il suo brutto bozzolo anti-innamoramento: zero trucco, occhiali da vista, infradito, tuta e, in testa, il suggerimento della sua amica America (bionda, spumeggiante e simpaticissima) che, beffarda, le aveva consigliato di rotolarsi anche nel letame per tenere alla larga il sex symbol della Eastern!Non io, che, soprattutto per una curiosità personale, mi ero avvicinato a una storia che immaginavo, all'inizio, immorale, licenziosa, diseducativa: quella di due novelli Paolo e Francesca che, in un girone di lussuria, sceglievano di rimanere insieme anche nel fuoco della catastrofe. Se Travis e Abby fossero reali io non benedirei la loro storia, probabilmente. Penso che troppa gelosia logori l'amore e che le mani di un violento non possano altro che regalare scariche di pugni e distruzione.  Recensione: Uno splendido disastro, di Jamie McGuireL'indole delle persone non cambia. Magari sarei anche un po' invidioso della loro apparente felicità e vivrei ai margini della loro storia, vedendo una brava ragazza – caratterialmente simile a me; perfetta per me - ricambiare le attenzioni di un cattivo partito. All'interno del romanzo avrei la parte di Parker Hayes: quello buono, carino... ma non abbastanza.Contro le previsioni, tuttavia, il romanzo mi ha stupito con un altro messaggio: amarsi significa salvarsi un po'. Ed è vero.
I periodi semplici e scorrevoli che l'autrice intreccia alla perfezione danno la voce all'adorabile Abby che, in prima persona, con tantissimi dialoghi e descrizioni veloci ma evocative, parla di sé stessa, della sua complicata famiglia e delle sue preziose amicizie, e legge l'animo e la pelle di Travis come se si trattasse di un libro aperto ed illustrato sulla sua carne tatuata. Il suo è un personaggio dinamico e spontaneo, capace di far sorridere quando è alle prese con il tacchino del Ringraziamento - nelle vesti, quindi, di una Biancaneve in mezzo ai sei omoni chiassosi ed indisciplinati della famiglia Maddox – e di far sbuffare dinanzi alla prova concreta di quanto le donne siano ma tanto, tanto, tanto volubili e complicate. Lei racconta, ma è Travis il vero cuore del loro rapporto. Una specie di Channing Tatum, con il fisico adatto ai film d'azione e un naturale romanticismo che lo rende protagonista perfetto e credibile anche di un dramma sentimentale. Con voli a Las Vegas, casinò, corse notturne in moto, scazzottate in parcheggi deserti, giubbotti di pelle alla Top Gun e gesti galanti alla Ufficiale Gentiluomo, mi ha ricordato le malinconiche atmosfere del cinema degli anni '80, con tanto di scena cantata senza motivo apparente (I can't get no... satisfaction!) come in un divertente film con Molly Ringwald. In un momento decisamente no, Uno splendido disastro si è rivelato il romanzo non memorabile, ma giovane, avvolgente, romantico e positivo di cui avevo fortemente bisogno. Un antidepressivo dagli effetti evidenti ed immediati. Il mio voto: ★★★★ Il mio consiglio musicale: Oasis – Wanderwall (sangueblu e foschia 75, mistero svelato!! :P)
 

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COMMENTI (1)

Da LILLY
Inviato il 05 marzo a 18:41
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Bellissima recensione, condivido pienamente quello che hai scritto: è un ottimo antidepressivo!!!!!!!