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Recensione: "VENTO DI CORNOVAGLIA" di Linda Kent

Creato il 15 novembre 2014 da Blog


La ragione gli suggerisce di diffidare di lei,
invece il suo cuore vuole crederle

Ambientazione: Inghilterra, 1646
Genere: Romance Storico
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic - n° 1097
Prezzo: € 4,50
Ebook: € 2,99
Uscita: 1 Novembre 2014

Sinossi:
Marzo 1646: Pendennis è una delle ultime roccaforti che sostengono re Carlo I Stuart. L’esercito di Cromwell si avvicina e il capitano William Killigrew raduna gli abitanti del villaggio perché trovino rifugio al castello. Fiera e coraggiosa, Tamsyn Penrose è pronta a combattere, ma a modo suo, e non esita a sfidare l’autorità del capitano per impedire che tanti innocenti muoiano di fame durante il lungo assedio. La battaglia imperversa fra pericoli, tradimenti e misteri del passato, eppure l’amore riesce a fiorire e nessun incendio è più ardente di quello che divampa fra William e Tamsyn: uno scontro di volontà e di passione, fino alla resa finale…
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RECENSIONE A CURA DI ANGELA D'ANGELO:
 Coraggio, onore, dignità, fierezza, sono le parole chiave di “Vento di Cornovaglia”. Il nuovo romanzo di Linda Kent, infatti, parla di sentimenti, di ideali, di dolore e di speranza, di relazioni. Con l’eleganza e la delicatezza che la contraddistinguono, l’autrice dipinge sapientemente la nascita di un amore, la riscoperta di una relazione spezzata, l’entusiasmante solidarietà recata dall’amicizia. Non c’è rapporto che non sia esplorato e sviscerato, di cui non sia esaltata la bellezza, perché la bellezza c’è anche e soprattutto nella guerra. Fiorisce lì dove la violenza si accanisce con spietata durezza, si rafforza nelle difficoltà, viene temprata nel sacrificio e infine sfocia in pagine toccanti e ricche di emozione. Il mezzo per esprimere il turbinio di sensazioni sono i personaggi a cui la Kent ha dato vita, Tamsyn e William, ma anche i loro amici, parenti, compagni d’armi.Sono le pedine che l’autrice ha scelto di muovere sulla scacchiera su cui si giocano le sorti dell’Inghilterra. Monarchici e Parlamentaristi si combattono senza esclusione di colpi, con assalti, razzie, violenza e brutalità. Il castello di Pendennis è l’ultimo baluardo dei monarchici, l’ultimo fronte di resistenza… è il luogo in cui il popolo di Cornovaglia si rifugia per ben sei mesi, resistendo all’assedio dell’esercito di Cromwell.È tra le mura alte e invalicabili del castello che William conosce Tamsyn, è nella fame e nella disperazione che i due si innamorano. Tra privazioni e sofferenze, i due si parlano con gli sguardi, si corteggiano con sorrisi remoti, si confrontano nella desolazione ricca di voci che chiedono solo di poter sopravvivere.Linda Kent non ha snaturato il contesto, non ne ha fatto un mezzo per raccontare una storia d’amore, ma ha intrecciato quest’ultima con gli eventi in modo mirabile. Romanzo e storia si rispettano l’un l’altro, alternandosi con grande equilibrio e maestria; finzione e realtà si fondono nel verosimile, che denuncia una ricerca attenta e precisa.I personaggi sono deliziosi, veri e adeguati al tempo, sono puri. L’autrice, come nei precedenti lavori, dimostra che le anime sono complesse e belle anche senza macchinazioni, che i protagonisti possono emozionare senza essere falsamente problematici e disfunzionali. William e Tamsyn sono straordinari nella loro semplicità, non di meno sono sfaccettati, profondi e sensibili.Sono un uomo e una donna frutto del loro tempo, ma anche vicini al lettore nelle loro esperienze di vita, che sono difficili e comuni.La trama incalza, i dialoghi sono ben scritti, le relazioni tra i personaggi sono ottime. Convincente il rapporto tra le due sorelle, emozionante quello amoroso, divertente e piacevole quello di amicizia, ma più di tutto eccezionale la scelta del periodo storico.Alla fine del libro, infatti, basta chiudere gli occhi per rivedere la lotta quotidiana di uomini, donne e bambini sotto assalto, per sentire la loro fame, vivere la loro disperazione, piangere per ogni loro sacrificio o lutto… per essere lì, tra le mura di Pendennis e vivere la storia da protagonisti.Complimenti a Linda Kent per quest’ottima prova che la consacra ancora una volta come un’autrice da seguire con attenzione e di cui essere orgogliosi.

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