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Prendi un quartetto di attori comici, mettili in un contesto suburbano, spargi battute sul pene in abbondanza e aggiungi un'invasione aliena: voilà, The Watch è servito! Il regista è Akiva Schaffer, membro del geniale gruppo The Lonely Island, qui alla sua seconda fatica registica dopo Hot Rod, e il cast comprende Ben Stiller, Vince Vaughn, Jonah Hill, Rosemarie DeWitt e il brillante Richard Ayoade, con camei di Ronald Lee "Sgt. Hartman" Ermey e Billy Crudup. Un dream team di tutto rispetto... peccato che il film non si riveli all'altezza delle forze schierate in campo.
Evan Trautwig è un partecipante attivo della comunità di Glenview, Ohio. Partecipa a tutte le riunioni del consiglio cittadino, impartisce lezioni di spagnolo, crea club in continuazione, e gestisce il Costco locale. Vive in un suo piccolo mondo perfetto, insomma, ma l'armonia è destinata a infrangersi quando Antonio Guzman, guardia notturna del suo ipermercato, viene barbaramente ucciso durante il suo turno. Devastato dalla morte del suo amico Evan fa appello alla comunità per costituire una ronda di quartiere: un gruppo scelto di volontari che possano affiancare la polizia e rendere le strade più sicure. Al suo richiamo rispondono solo tre singolari personaggi: un manovale chiassoso e festaiolo, un giovane aspirante poliziotto con le rotelle fuori posto e uno stralunato neodivorziato desideroso di conoscere meglio la sua comunità (e possibilmente incontrare asiatiche single). Il quartetto si mette subito all'opera con tragicomiche conseguenze mentre misteriose sparizioni si susseguono una dopo l'altra. I quattro rondisti scoprono ben presto che l'assassino potrebbe non essere umano... ma un alieno!
Quello che sulla carta si presentava come un possibile erede di Ghostbusters o perlomeno un'efficace risposta al britannico Attack the Block perde ben presto la sua spinta propulsiva dando vita ad un risultato piuttosto disomogeneo. Non è chiaro, a volte, quale direzione voglia intraprendere Vicini del Terzo Tipo. La parte fantascientifica della storia impiega tanto, troppo tempo per ingranare, e il resto del film si perde tra le vicissitudini dei vari protagonisti e una serie di gag (perlopiù a sfondo sessuale) che non sempre fanno ridere. Mi è capitato di sghignazzare qua e là, ma non tanto quanto avrei voluto (e sperato, visti gli attori coinvolti). Stiller è un pò fiacco, Vaughn non ha la stessa verve caciarona di Dodgeball o 2 Single a Nozze, ma se non altro Ayoade (che ho adorato in The IT Crowd) ruba la scena col suo bizzarro personaggio.
Gli alieni di The Watch sono brutti, cattivi, pronti ad invadere la Terra e apparentemente invulnerabili. Poi si scopre che per ucciderli occorre colpirli... alla testa? Non esattamente, ma vi lascio indovinare quale potrebbe essere il loro punto debole visto l'andazzo del film. Questi orribili extraterrestri, un pò Alien e un pò Visitors, uccidono le vittime per divorarle e in molti casi per indossare la loro pelle. Peccato che questo spunto da Invasione degli Ultracorpi (chiunque potrebbe essere un alieno travestito!) non venga sfruttato per niente. Alla fine gli alieni travestiti sono tipo due. E così, tra battute sul pene, qualche plot hole, vicende familiari mal integrate col resto della storia e alieni poco raccomandabili The Watch si trascina per quasi due ore. Peccato davvero, perchè le premesse per uno sci-fi comico fatto come si deve c'erano tutte, invece ci ritroviamo con l'ennesima commediola male assemblata buona giusto per passare qualche ora al cinema d'estate (o in pieno novembre, grazie alla magia della distribuzione italiana). Le battute grossolane seguono diligentemente la "new wave" sboccacciata delle commedie USA, e i clichè non si contano (compresa l'onnipresente scena coi protagonisti che cantano in macchina). Il risultato d'insieme è molto superiore alle nostre commedie stagionali e ci regala qualche momento davvero esilarante e buone scene action, ma si poteva fare molto, molto di più. (Fantastici i titoli di coda, btw.)
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