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Recensione Viola di mare

Creato il 17 settembre 2010 da Sky9085

Recensione Viola di mareNella Sicilia di fine ’800 un uomo è profondamente sconvolto dalla nascita di una figlia femmina, considerata la peggiore disgrazia che possa capitare in una famiglia. Angela crescendo manifesta però dei netti atteggiamenti mascolini che sfociano ben presto nell’amore corrisposto per l’amica d’infanzia Sara.

Una triste sera Angela scopre di essere stata promessa al giovane Ventura, che lei rititene però la sua  peggior sventura, quindi decide di svelare al padre le proprie tendenze sessuali.   In tutta risposta questi decide di mallearla e piegarla al proprio volere tenendola rinchiusa in un bunker ed allevandola come un animale selvatico da domare. Questo finchè non decideranno di trasformare Angela nel figlio maschio che non hanno mai avuto…

L’originalità del film risiede, in primo luogo, nel trattare per la prima volta una storia di omosessualità tra donne. Senz’altro la scelta dell’ambientazione e dell’epoca aiutano ad alimentare una storia che basterebbe già da sola a convincere.

Il film non si sbilancia mai, non elogia nè colpevolizza il comportamento di due donne costrette a vivere nella menzogna pur di alimentare un amore puro e profondo. Si limita semplicemente a fare una cronaca dettagliata delle loro vite contorte, sempre sotto i riflettori di un’opinione pubblica che guarda e giudica secondo canoni autoimposti.

Impeccabili le interpretazioni di attrici del calibro di Valeria Solarino o Lucrezia Lante della Rovere,(senza dimenticare Ragonese e Fantastichini) ma anche i volti meno noti non sfigurano ,anche grazie ad una meticolosa cura dei particolari che compongono ciascun personaggio. L’interpretazione di maggior rilievo mi è sembrata però quella della madre di Angela, una donna sopraffatta da un marito padrone che ha sempre considerato le donne della propria vita come oggetti. Una donna debole, ma che trova la forza di rimboccarsi le maniche per cercare una via di fuga almeno per sua figlia, quella via di fuga che lei non ha mai avuto.

Semplicemente perfetto il finale in cui, finalmente, cadono tutte le maschere e la verità, cui nessuno aveva mai osato guardare in faccia, viene spudoratamente a galla.


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