Titolo: Voglio vivere prima di morire
Traduzione: Sergio Claudio Perroni
Autore: Jenny Downham
Editore: Bompiani
Prezzo: 10, 00 €
Pagine: 343
ll mio voto:
Tessa ha sedici anni ed è condannata dalla leucemia. Sapendo di avere a disposizione solo qualche mese di vita e con tutta la rabbia del caso, decide di stilare una lista di cose da fare prima di morire, che la facciano sentire viva e le diano l'impressione di avere avuto una vita completa. In questa lista, la cosa n. 1 è fare sesso. Poi c'è provare qualche droga; passare un giorno a fare shopping senza limiti, comprandosi tutto quello che vuole; viaggiare; rivedere i suoi genitori (separati) di nuovo insieme. A condividere con lei questi mesi e questi desideri, c'è Zoey, una sua amica un po' "sbandata", che vuole sempre trasgredire e superare i limiti e che Tessa adora perché è l'unica che non la tratta da malata, ma anzi, cerca di farla "sballare" con lei. Inizia così la corsa di Tessa contro il tempo, fra sesso, discoteche, droghe, piccoli furti. Fino al fatale incontro con Adam e con l'amore che strapperà Tessa da ogni paura.
Recensione
Avete presente l'amore a prima vista? Quello che ti fulmina non appena posi lo sguardo su qualcosa che diventa poi il centro assoluto della tua attenzioe. Be', è scattato quando io e "Voglio vivere prima di morire" ci siamo incontrati per la prima volta. Romantico, drammatico e davvero, davvero intenso, "Voglio vivere prima di morire" è uno di quei romanzi che esigono di essere letti e che poi ti obbligano a ricordarli senza sosta per il tempo a venire. Jenny Downham ha deciso di esplorare in modo dissacrante, cinico e poetico, il tema spinoso della malattia e della morte visto attraverso gli occhi di un'adolescente affetta da una implacabile leucemia e, credetemi, lo ha fatto davvero bene. Se avete voglia di un libro che lasci il segno, che vi faccia commuovere e innamorare e che non si preoccupi di essere "politicamente corretto", allora questo è il romanzo per voi. Ma, sappiatelo, si tratta di un romanzo che fa male, che graffia e brucia e che crea dipendenza. E' bello, ma, come tutte le cose troppo belle e vicine alla realtà, è anche terribile. Io vi ho avvisati.
Non è giusto. Non mi va di morire così, senza neanche essere riuscita a vivere decentemente. Mi sembra estremamente chiaro. Mi sento perfino speranzosa, per quanto pazzesco possa essere. Voglio vive re prima di morire. È l'unica cosa che abbia senso. Da Voglio vivere prima di morire.
Queste potrebbero sembrare le classiche fantasie di una tipica adolescente, ma non lo sono. Tessa non è affatto una tipica adolescente, lei sta per morire di leucemia e non ne fa mistero con nessuno. I suoi disfunzionali genitori e il fratellino Cai vorrebbero ignorare la cosa, credere che prima o poi lei guarirà, che c'è ancora una luce in fondo al tunnell ma, con il suo cinismo quasi insopportabile, Tessa non permette a nessuno di illudersi, soprattutto a sé stessa. Vi avverto: se state cercando un romanzo in cui la protagonista sia una ragazza per bene tutta cuori e sorrisi, sappiate che qui non la troverete. Tessa è tosta, diretta, egoista e anche un po' stronza, ma è perfetta così. Attraverso i suoi occhi si dipinge la poesia incredibile che si nasconde dietro le piccole cose e il dolore inenarrabile della consapevolezza che il proprio corpo ti ha tradito e ti sta lentamente trascinando verso il baratro.
Ha un mazzo di lastre per documentare la situazione, ce le passa una alla volta come se fossero foto delle vacanze, indicando piccoli schizzi di buio, squarci, macchie sospese nel nulla. E come se dentro di me avessero liberato un bambino con una latta di vernice nera, un pennello e troppo entusiasmo. Da Voglio vivere prima di morire
La malattia ormai ha vinto la sua battaglia e a lei resta poco tempo prima di essere completamente sconfitta e, prima di arrendersi definitivamente, ci sono delle cose che vorrebbe assolutamente fare. Cose di ogni genere, cose che la facciano sentire viva davvero. Ecco dunque che, al principio del libro, Tessa inizia a stilare una lista molto particolare che potrebbe sicuramente far storcere il naso ai moralisti. Fare sesso, dire di sì a tutto per un giorno intero, infrangere la legge, drogarsi, sono alcune delle cose che la protagonista ha voglia di fare prima di andarsene definitivamente. Ma Tess non immagina che, anche se ormai sempre più sfuggente, la vita abbia per lei in serbo delle sorprese. L'amore, la gioia della condivisione, la scoperta della bellezza della nascita. E' possibile godersi un viaggio bellissimo, pur sapendo che si concluderà in tragedia? Be', leggete questo libro per trovare la risposta.
Cai dice che gli umani sono fatti di cenere nucleare di stelle morte. Dice che quando muoio ridiventerò polvere, sabbia, pioggia. Se è vero, voglio che mi seppelliscano proprio qui, sotto questo albero. Le sue radici affonderanno nella poltiglia del mio corpo e mi prosciugheranno. Rinascerò trasformata in fiore di melo. In primavera mi disperderò come coriandoli e mi attaccherò alle scarpe di Cai e mamma e papà. Porteranno in tasca la polvere di seta che sarò diventata, la spargeranno sui cuscini per dormire meglio. Che sogni li aiuterò a fare?
In estate mi mangeranno. Adam scavalcherà la siepe per venirmi a rubare, inebriato dal mio profumo, dalla mia rotondità, dalla lucentezza balsamica che emanerò. Da Voglio vivere prima di morire.
Non vi mentirò dicendovi che "Voglio vivere prima di morire" sia un romanzo facile da leggere, spensierato e fresco. Non lo è, affatto. E' una storia dura, ruvida, difficile da digerire in quanto incredibilmente verosimile.
Chi, come me, ha vissuto ciò che la famiglia di Tessa vive nel libro, soffrirà leggendolo proprio per la credibilità delle situazioni descritte e per il dolore di leggere il tutto attraverso gli occhi del malato. Eppure non è per masochismo che ho divorato questo romanzo, ma per l'incanto che ha suscitato su di me lo stile meraviglioso e incredibilmente poetico dell'autrice. L'uso della parola a volte sa ammaliare e Jenny Downham è davvero abile in questa pratica, le sue metafore e le figure retoriche, la dolce acidità della storia e i sorrisi misti a lacrime che le situazioni che racconta sanno suscitare, non si dimenticano facilmente.
"Che stai facendo?" dice."Voglio vivere prima di morire" non racconta solo la storia di una ragazza ammalata, ma anche quella di due famiglie colpite dal dolore, quella di una ragazza madre e quella di un amore dirompente che sfida anche l'incombenza della morte. Racconta del rapporto di un fratellino e una sorella, di un padre terrorizzato di perdere la sua bambina e di una madre che pur di non guardare in faccia la realtà non fa che scappare dai problemi.
"Avevamo detto che saremmo stati amici."
Sembra confuso. "Sì."
"Non mi va."
Tra me e lui c'è distanza, e in questa distanza c'è buio. Faccio un altro passo,
sono così vicina che ci passiamo un res
piro. Lo stesso. Dentro e fuori.
"Tessa," dice. E un avvertimento, lo so, ma non importa.
"Cos'è la cosa peggiore che può succedere?"
"Che faccia male," dice.
"Fa già male."
Annuisce lentissimamente. Ed è come se ci fosse un buco nel tempo, come se tutto si fermasse e questo preciso istante, in cui ci guardiamo e siamo così vicini, fosse adagiato tra me e lui. Quando il suo viso viene verso il mio, mi sento percorrere da uno strano calore. Dimentico che il mio cervello è pieno di tutti i volti tristi affacciati a tutte le finestre che abbia mai visto. Da Voglio vivere prima di morire
E' incredibile il modo in cui l'autrice sia stata in grado di raccontare una storia così intensa e dolorosa dal punto di vista dellammalato. Insomma, se non è facile leggere un libro in cui la protagonista morirà, immaginate cosa si provi scrivendolo. Eppure la Downham non è solo riuscita nell'impresa, ma ha anche scritto un romanzo notevole che non riesco a togliermi dalla mente. Di colpo nella mia lista degli "autori del cuore" c'è un nome in più.
Forse sono morta. Forse è così che sarà. I vivi andranno avanti nel loro mondo toccando, camminando. E io continuerò in questo mondo vuoto, bussando sulvetro muto che ci separa. Da Voglio vivere prima di morire.
Verdetto: un romanzo bellissimo e straziante