Dopo una settimana di utilizzo, eccomi qui a dare il mio personalissimo parere sull’ultimo smartphone presentato dalla Xiaomi.
Mentre cresce l’attesa ed il desiderio per la presentazione del futuro flagship, lo Xiaomi Mi5, ogni telefono presentato aiuta ad ingannare il tempo e soddisfare “il palato” di quanti sono stufi di attendere. Ed è probabilmente con questo spirito che tantissimi terminali sono stati già venduti.
Estetica – 8.0
Possiamo ritenere il Mi4c una via di mezzo tra il Mi4 ed il Mi4i: Prestazioni del primo con l’estetica del secondo. Effettivamente il telefono ha un form factor molto semplice, quasi banale, assai vicini al suo lontano cugino, il Mi2s. Questo però non è necessariamente un difetto visto che la semplicità spesso ha la meglio sulla ricerca esasperata dell’estetica a discapito della praticità.
Il telefono è compatto, sottile è leggero ma ben equilibrato (132 g – 138 x 69.6 x 7.8 mm): un vero piacere da tenere in mano. Il bilanciere del volume, così come il pulsante di accendimento/sblocco (leggermente meno sporgente) sono sulla destra, è comunque possibile risvegliare il telefono con un “doppio tap” senza accedere a questi comandi.
Nel complesso è un telefono semplice ma non banale, robusto e ben assemblato, NON trasmette la sensazione di qualcosa di “economico”. E’ piuttosto l’essenza della praticità ad esclusione però della scelta di posizionare l’altoparlante posteriormente con conseguente ovattamento quando il telefono appoggiato.
Hardware 8.5
La Xiaomi, nell’attesa di veder iniziare la produzione dell’imminente Qualcomm SnapDragon 820 (che probabilmente vedremo sul Mi5) ha preferito scegliere il modello 808: un hexacore (2 + 4 core, che lavorano indipendenti) dalle prestazioni interessanti e dai consumi ridotti. Nonostante l’attuale ROM sia un filino acerba, nelle mie prove il telefono si è sempre comportato in maniera fluidissima. Anche con i giochi più pesanti non è emerso nessun problema e nessun eccessivo surriscaldamento. Tale SoC ha inoltre permesso di mantenere contenuti i costi di produzione.
E’ possibile acquistare due diverse versioni: 2gb di ram e 16 di memoria interna; 3gb di ram e 32 di memoria interna. Considerata l’assenza dell’espansione tramite MicroSD, i 3gb di ram ed la poca differenza di prezzo (circa 50€) è sicuramente consigliata la versione “pro”.
Il telefono è un dual-sim LTE, vi ricordo però l’assenza della banda 800mhz che ne pregiudica l’utilizzo con sim Wind in 4G.
Troviamo il anche sensore a infrarossi che ne permette l’utilizzo come telecomando. E’ presente anche un’app dedicata della Xiaomi che però attinge ad un database online (in Cina) il cui accesso non è proprio “fulmineo”.
Sono inoltre presenti il Bluetooth 4.1, WiFi dualband (2.5ghz e 5ghz) con un segnale sopra la media, GPS (A-GPS, Glonass, BeiDou) che si è sempre comportato bene).
Una novità di sicuro rilievo è la presenza dei “sensori Edge” presenti ai bordi del telefono, che aggiungono 2 gesture per la simulazione del tasto indietro (doppio tap su uno dei lati) e lo scatto di una foto (due tap singoli). Per la verità entrambe le gesture non vengono rilevate in maniera sempre esatta, spero a causa del software non ancora adeguato, rendendo queste scorciatoie per nulla pratiche.
Multimedia 8
Il display è un IPS con risoluzione 1080 x 1920 pixels ed una densità di pixel di 441 ppi. Luminoso e con un resa di colori ottima, è sicuramente un punto di forza per questo terminale.
Il comparto audio è di buona qualità. La capsula auricolare, così come i 2 microfoni, consentono telefonate senza alcun problema. La cassa posteriore emette un suono tutto sommato “caldo” e potente, ma la scelta della posizione ne pregiudica l’utilizzo in diverse condizioni.
La fotocamera frontale è un 5mpx leggermente grand’angolare che produce degli ottimi “selfie”
La fotocamera posteriore, dotata di flash led a 2 toni, è una 13mpx con sensore Sony IMX258 dotato di “phase detection” che permette (e lo confermo) una messa a fuoco rapidissima. In fondo al post troverete alcuni scatti nei quali mi ha sorpreso la resa nelle foto in condizioni di scarsa luminosità.
La batteria è da 3080 mAh e permette, anche grazie alla MIUI 7, di passare la giornata tranquillamente senza preoccuparsi dell’autonomia. E’ presente il supporto per la carica rapida che garantisce tempi di ricarica strabilianti.
Un piccola/grande novità è la presenza del nuovo form standard per l’USB ovvero il “Type C” che permette l’inserimento in qualsiasi verso. Ovviamente ciò rende inutilizzabile i vostri vecchi cavetti aggiuntivi ai quali andranno accoppiati degli adattatori (non presenti nella confezione come inizialmente annunciato). Personalmente ho acquistato questo set da 4 pezzi colorati della Orzly utili sia per la ricarica che per il trasferimento.
Conclusioni 8.5
In questo momento storico della telefonia, dove le VERE innovazioni si contano sulla punta delle dita, la Xiaomi ha presentato uno smartphone senza fronzoli, semplice, leggero e compatto, ma soprattutto ad un prezzo competitivo.
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