Titolo: Young Sherlock Holmes – Nube mortale
Autore: Andrew Lane
Pagine: 308
Prezzo: 9,90 euro
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: marzo
2012
Trama:
Le giornate del giovane Sherlock Holmes sono straordinariamente
monotone: in collegio riceve un'istruzione classica e lezioni di buone maniere,
per diventare un cittadino prototipo dell'Impero britannico. Ma tutto ciò sta
per cambiare... A causa della partenza improvvisa di suo padre per l'India e
della misteriosa indisposizione di sua madre, Sherlock viene mandato a passare
l'estate nella tenuta dei suoi eccentrici zii. E qui scoprirà la sua vena
investigativa, risolvendo il suo primo caso di omicidio e rapimento.
Recensione:
“Young Sherlock Holmes – Nube mortale”
è il primo di 4 libri scritti dall’inglese Andrew Lane sull’infanzia del celeberrimo
investigatore.
La storia è ambientata nel 1868.
Sherlock è appena 14enne e la storia si apre durante l’ultimo giorno di scuola
presso il collegio maschile di Deepdene. Il ragazzo già pregusta un’estate all’insegna
del riposo in compagnia della famiglia, ma qualcosa gli rovina i programmi.
Infatti a prenderlo non c’è la sua famiglia, ma solo il fratello maggiore
Mycroft, che non vive più con loro, ma ormai lavora a Londra. Egli, con rammarico,
gli annuncia che il padre è stato costretto a recarsi in India per una missione
e sua madre, malata, non può prendersi cura di lui. Perciò verrà ospitato per l’intera
estate presso la Holmes Manor, di proprietà degli zii Sherrinford (fratello del
padre) e Anna. Come se le prospettive non fossero abbastanza basse, a far
compagnia al trio c’è anche la governate Eglantine, che sin da subito mostra un
astio incomprensibile nei confronti di Sherlock. E come si suol dire “Al peggio
non c’è mai fine”, presso Holmes Manor giunge anche un precettore che ha il
compito di insegnare a Sherlock durante l’estate (MA VE LA IMMAGINATE UN’INTERA ESTATE A STUDIARE A 14 ANNI??)
Fortunatamente la situazione non sarà
completamente tragica: a)perché il suo precettore Amyus Crowe, oltre ad essere
allegro, spigliato, e un po’ fuori dal comune, ha anche una figlia bellissima,
Virginia!; b)perché conoscerà il giovane Matty, un vagabondo che ben presto
diventerà suo amico.
E sarà proprio Matty, con il suo
racconto, a dare il via al fulcro della storia. Egli infatti racconta di aver
assistito a una strana morte: il cadavere, oltre ad essere coperto da una
strana polverina gialla, presenta strane pustole che fanno mal pensare a una
nuova epidemia. A rendere ancora più spaventosa la storia è anche che dal luogo
dove si trovava il cadavere si sprigiona una strana nube, troppo densa per
essere considerata solo una nube di fumo.
La storia intriga il giovane
Sherlock, che sin dalla giovane età mostrava una certa predisposizione per le
indagini. Quando poi nel giardino di Holmes Manor viene rinvenuto un secondo
cadavere con le stesse caratteristiche del primo, Sherlock e i suoi compagni
non si tirano indietro nelle indagini.
Ben presto si scopre che dietro
queste morti si cela una strana figura da tutti chiamata semplicemente “Il
Barone”: un essere dal viso pallido e scheletrico, con alcuni ciuffi di capelli
bianchi e occhi piccoli e rosa. Una figura inquietante. E da allora la vita
degli investigatori improvvisati sarà in grave pericolo. Non mancano certamente
colpi di scena degni di un buon poliziesco.
I protagonisti principale sono dunque
5.
Il cattivo, ovvero il Barone, e i 4
investigatori: Sherlock, Amyus, Virginia e Matty.
Sherlock mostra sin da subito acume
investigativo, ma anche incoscienza e ingenuità. Un po’ come anche Matty, che a
differenza del primo non ha nulla da perdere e questo lo porta, spesso, a
preoccuparsi troppo poco di salvare la pelle.
Poi ci sono Amyus e Virginia. Vengono
dall’America e durante il viaggio verso il vecchio continente la moglie dell’uomo
e madre della ragazza muore, lasciandoli soli e distrutti. Lui è un ex cacciatore,
attento e sicuramente un precettore molto fuori dal comune; Virginia invece è
una ragazza che, passatemi il termine, definirei una “tosta”: ama cavalcare
come gli uomini, odia essere trattata coi guanti bianchi, è coraggiosa,
orgogliosa ed ha anche una certa predisposizione alla disobbedienza delle
regole (dopotutto cosa ci si può aspettare da una ragazza che nell’Inghilterra
del XIX° si rifiuta di cavalcare all’amazzone?).
Parliamo dello stile. Sicuramente la
scrittura è molto semplice, adatta a un pubblico giovane a cui dedicata la
lettura. Spesso si incorre in nozioni di chimica e medicina che vengono sempre
chiarite, come se la formazione non sia dedicata solo al giovane Sherlock, ma
anche al lettore. Sicuramente un punto forte.
Pecca del romanzo è però la
ripetitività delle scene. Lasciatemi spendere 2 righe per spiegarmi bene: la
trama, seppur ricca di eventi, presenta sempre situazioni uguali: i protagonisti
in pericolo, si salvano, i protagonisti di nuovo in pericolo, e di nuovo si
salvano, e così via…sarebbe stato meglio se questo fosse avvenuto un paio di
volte, ma oltre rende la storia prevedibile e anche noiosa. È stato un vero
peccato perché il romanzo ha delle ottime premesse. Mi auguro che i romanzi
successivi siano differenti per quel che concerne l’evoluzione degli eventi.
In conclusione, assegno 3 stelline e ½
perché, nonostante questa pecca che gli è costata una stellina, è un romanzo
che io sicuramente consiglio. E non solo ai più giovani, ma anche a chi è in
cerca di una storia leggera, ma che allo stesso tempo cattura il lettore.
Cosa ne pensate? Vi ispira?^^
Isy
Magazine Cultura
Recensione "Young Sherlock Holmes - Nube mortale" di Andrew Lane
Creato il 29 maggio 2012 da BooklandPotrebbero interessarti anche :