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Recensioni - "300 - L'alba di un impero" di Noan Murro e Zack Snyder

Creato il 18 marzo 2014 da Letteratura Horror @RedazioneLH
300 - L'alba di un imperoLetteratura Horror ha messo sotto la lente di ingrandimenti, per voi, il film "300 - L'alba di un impero" di Noan Murro (regia) e Zack Snyder (sceneggiatura). Recensione a firma di Max Gobbo.
Dopo 300 il film del 2007 diretto da Zack Snyder (Sucker Punch 211 e Man of steel 2013) tratto dalla celebre graphic novel di Franck Miller, che ebbe un ottimo riscontro di pubblico, non poteva mancare un sequel di questa epopea a metà strada fra il fantasy eroico e il tecno-splatter. Esce così in questi giorni nelle sale cinematografiche italiane 300- L’alba di un impero, il secondo capitolo della saga a firma del solito Snyder (stavolta nelle vesti di sceneggiatore), per la regia dell’israeliano Noan Murro (Smart Peolple 2008).TRAMA - Lasciato il povero Leonida e i suoi prodi e ipertrofici spartani trafitti come porcospini dai dardi persiani sul campo delle Termopili, tocca allo stratega Temistocle (Sullivan Stapleton) suonare la tromba della riscossa ellenica.
L’astuto condottiero ateniese dovrà quindi destreggiarsi fra i bizantinismi d’una diplomazia capace di fondere in un’unica alleanza le varie Polis da sempre in competizione, e lo studio d’una strategia capace di far fronte alle immense schiere del divino Serse (Rodrigo Santoro), lo statuario e super piercingato re persiano.
Apogeo della vicenda sarà la battaglia navale di Capo Artemisio, in cui i greci se la dovranno vedere colla poderosa flotta persiana al comando dell’ammiraglia e regina (in barba alle quota rosa) Caria Artemisia I (Eva Green).RECENSIONE - Il film che ripropone le atmosfere da fumettone del primo episodio, parte però da un presupposto differente.
Infatti se 300, derivava dalla già citata graphic novel di Miller, questa nuova pellicola, potrebbe anticipare la produzione di un suo prossimo fumetto.
La fotografia leggermente meno cupa di quella di 300, sembra uscita da un videogioco del tipo sparatutto o ammazza ammazza, un genere molto amato dalle nuove generazioni, più avvezze ad armeggiare colle consolle, che coi polverosi testi d’epica.
Le scene di lotta sono un autentico delirio splatter con fiotti vermigli che zampillano per ogni dove, e che faranno da condimento alle scorpacciate di pop corn al caramello dei più ardenti amanti del genere.
La regia ricalca nel ritmo e nell’ossessiva riproposizione di alcune atmosfere e sequenze d’azione, quella già veduta nel primo episodio, e che fa dei dialoghi urlati e delle scene truculente un vero lietmotiv.
Quello disegnato da Zack Snyder è quindi un affresco realizzato in computer grafica, che fa il verso alla fantasy eroica alla Weird tales, in cui la fanno da padrone: l’immagine dell’eroe forzuto, donne procaci d’una bellezza barbara, e una certa ambiguità nel distinguere fra bene e male. Tuttavia 300- L’alba di un impero, si segnala più per un profluvio di brutalità (come del resto avveniva già nel suo predecessore), per una ricerca costante dell’impatto scenico dovuto più agli effetti speciali (il film uscirà pure in 3-D) che all’inventiva degli autori, e a un’ostentata estetica da videogioco epico.
Vi piacciono gli action movie? Siete dei patiti di Assassin’s creed? Non sapete rinunziare al brivido adrenalinico e un po’ grottesco dello splatter? Allora questo film fa per voi.
A tutti gli altri, noi compresi resta una domanda: “ma a Erodoto sarebbe piaciuto?”
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