CONCERIE
ALIAS: 16 canzoni che raccontano questo Paese e questi tempi sbandati che ci accerchiano. Concerie è furioso ed aguzzo rigoroso e poetico. Fende sciabolate al sistema (Luigi Iavarone)
ALL MUSIC : “Concerie” è un rilevante faro nella buia e stanca discografia “impegnata” italiana… applaudiamo le mani al musicista salernitano (Ivano Zeno)
IL MATTINO: Concerie tra ironie e melodie retrò: Canzoni tenere ed aggressive, reverie jazzistiche, storie partenopee di magnifici perdenti che forse sono imprevedibili vincenti, l’amara ironia di Terrone e Avanti popolo. (F. Vacalebre)
REPUBBLICA : Canzone d’autore ironica ed aggressiva che incrocia il jazz e lascia spazio a libere letture della vita di ogni giorno..come Jannacci, Ciampi e il primo De Andrè Rega descrive l’umanità di oggi, storie diverse con il filo conduttore unico di veder scorrere in ogni brano il racconto della vita di ognuno di noi (Felice Liperi)
IL MUCCHIO SELVAGGIO: Rega inserisce la propria cifra dentro quella forgia nobile della canzone un po’ rètro, ironica, beffarda imprimendo il proprio nome nella genealogia che conduce dritto fino agli Avion Travel di Opplà…“Soldatino” nervoso incedere in contrappunto tra voce e sax, bouzouki di Lutte Berg e contributo recitante di Flavio Bucci, è pregevole esempio di emancipazione. (Gianluca Veltri)
RARO: Ognuna delle 16 canzoni del disco è un racconto che stringe l’occhio di bue del palco della commedia umana. Un disco che scende in piazza. Con eleganza, furia e umano rigore. (G.I.)
MUSICA E DISCHI : Originale nel linguaggio (con testi intrisi di emozioni autentiche e immagine ardite) e particolarmente robusto nella tecnica, il disco permette di spaziare attraverso il mondo poetico di Rega facendone scoprire l’attenta sintonia con lo scenario sociale dei giorni nostri, attraverso una serie di ritratti di singolare impatto. (Mario De Luigi)
CARTA: Concerie colpisce per l’intensità della musica e dei testi, in una chiave personalissima. Ritratti di una “bassa umanità” che vibra di un’intensità emozionante. (G. Graziani)
L’ISOLA CHE NON C’ERA: Spalle larghe e lingua tagliente, pianista dal forte impatto scenico e dalla voce potente e inconfondibile… Canzoni (e artista) che entrano sottopelle. Per restarci. (Francesco Paracchini)
L’ARENA DI VERONA: Le Concerie di Rega tracimano come un fiume in piena di Immagini e suoni… lavoro che sotto i liquami cela storie di robusta poesia (Beppe Montresor)
LIBERAZIONE: Musica che ha il sapore della polvere buona, quella delle strade….degli organetti dei girovaghi..Rega sceglie con grazia e sapienza le parole dei testi, racconta storie ed emozioni di vita che forse nascono già con la musica addosso. (Gianni Lucini)
MODUS VIVENDI: “Concerie, seduzioni intelligenti..la dimensione è quella, preziosa mai del tutto esplorata, del confine tra canzone e jazz, echi d’oriente e “nuevo tango” (Guido Festinese)
IL MANIFESTO: 16 canzoni che corrono e s’impennano fiere, memorie senza filtro storie arrabbiate o con le lacrime agli occhi, restituite per quello che sono, col dolore e la tenerezza aggrovigliati. (L. Iavarone)
REPUBBLICA: Rega trova ispirazione nelle diverse realtà del nostro mondo e paese, mettendo insieme una produzione musicale poetica e sofisticata che non tralascia richiami popolari (l.f.d.p.)
ALL MUSIC: Rega torna con un lavoro discografico di notevole spessore musicale e cantautorale. “Concerie” è il risultato di una miracolosa emarginazione, il frutto di un’attenta osservazione (Vincent Avino)
MAX: Grande disco, per il suo modo di raccontare il jazz desolato e grottesco della vita con ritmi di flamenco e di tarantella, di tango e di valzer. (C.G.R.)
TELEPIU’: Rega alterna in questo CD canzone d’autore e improvvisazioni jazzistiche, sedici brani per altrettante “foto in musica” (Fausto Pirito)
AVVENIMENTI: Storie di mondi tanto reali che sembra quasi di poterli toccare con mano, il nuovo album di Rega ha una profondità emotiva che lo conferma autore sensibile e raffinato, musicista capace di scrivere brani con cui addentrarsi nei vicoli di Napoli a passo di jazz, seguendo i ritmi del sud del mondo (Emiliano Coraretti)
IO DONNA: La voce ironica di Ennio Rega in “Concerie” regala canzoni puntute, ritratti memorabili , scatti di sarcasmo, suggestioni pirandelliane. Da non perdere. (Roberto Casalini)
REPUBBLICA : Un ritorno per il musicista salernitano con questo bel disco. Canzoni di amare realtà e sferzanti ipocrisie, temi dei grande attualità, ironia e ritmo…, un ironia amara che scivola verso l’indignazione, l’analisi spietata. Ennio Rega nasconde dietro gli occhiali da vista un’ironia e una lucidità che possono ricordare Gaber o Jannacci, e perché no, Carosone. (Nino Marchesano)
L’UNITA’: Canzone ironica e per nulla urlata, allo stesso tempo magnificamente arrabbiata. Rega con una carriera che punta tutta verso l’alto… per il suo talento innovativo e versatile riceve il PREMIO CAROSONE 2004 (Alessandra del Prete)
CRONACHE DI NAPOLI: Chi non lo conosceva ha potuto scoprirlo e ammirarlo all’Arena Flegrea di Napoli in occasione del Premio Carosone 2004 (dove ha vinto il prestigioso riconoscimento)….Dotato di un’ironia rara accostata ad una sensibilità poetica Rega ha confezionato un disco prezioso e multiforme (Carmine Aymone)
VIVAVERDI: Ennio Rega e il dramma di vedersi vivere: Graffiante e amaro, Rega epressione di una cultura antagonista, il linguaggio duro, senza veli e senza false reticenze, condanna il perbenismo ed il cinismo della nostra società. (SIAE edit.)
MUSICALNEWS: Bellissimo album di Ennio Rega. Con “Concerie” l’artista mette a segno un altro passo importante nella propria attività artistica… “Ballata dell’accoltellatore”, “L’ultimo cantante di giacca” e “Un caso da nulla” sono solo alcune gemme di questa raccolta.“Concerie” segna un importante passo avanti in quella che viene definita canzone di ricerca (Antonio Ranalli)
ALBATROS: Un nuovo album per Ennio Rega compositore salernitano che ha presentato “Concerie” alla Galleria Toledo di Napoli, accolto da strepitoso entusiasmo ed apprezzamento di critica (Teresa Mancini)
CITY MUSIC : Poesia e realtà: l’ultimo album di Ennio Rega, “Concerie”, si pone ad un livello alto di questa dialettica …il disco lascia emozioni vere che ad ogni ascolto si ripropongono con sempre qualcosa di nuovo. (Claudio Balla)
KRONIC: Un ottimo disco di un artista dotato di intelligenza, personalità e capacità di raccontare.. Una lodevole intelligenza narrativa che sposa benissimo realismo ed umanità (R. Bonfanti)
LA BRIGATA LOLLI : Concerie: Magnifici quadri d’autore. Ennio Rega. Un nome da segnarsi. Un ottimo disco, una grande voce. Come dimenticare “Lo scemo dice”? O “Geremia blue note”? Non dimentichiamole. Rimettiamo il disco e ascoltiamole da capo. Ne vale la pena! (Giorgio Maimone)
L’AVVENIRE DEI LAVORATORI: Ennio Rega, si ripropone con un album intitolato autoironicamente “Concerie”, stilisticamente un programma tutto aperto, questo del pianista romano, tra pop, tango, rock e jazz; con testi intelligenti che inducono a riflettere ma sanno anche divertire. (Ruedi Ankli)
MESCALINA : “Concerie” è un ottimo disco scritto da mani che con la canzone d’autore hanno molta esperienza. C’è il jazz nel disco di Rega, c’è un’attenta cura del testo, c’è teatralità nell’impostazione del pezzo. (Simone Broglia)
MUSIKBOX : Ennio Rega ha occhi che sanno scorgere..Sgradevoli sconosciuti per molti, incantevoli esistenze per lui…. Ma se capitano a tiro personaggi potenti, arriva l’ironia, il gusto per la canzonatura.. E così, con intelligenza e stile, burla I soldi della vedova e regala raggi di sole al Terrone e a Michelina… (Achille Iachino)
ITALIANISSIMA.NET : “Concerie” che, non a caso, gli è valso il “Premio Lunezia 2005” per l’emozione poetica dei testi ed il loro valore letterario.. …un gusto per un linguaggio diretto, sarcastico, ironico…Tra i brani più belli “I soldi della vedova” che sicuramente un De Andrè avrebbe cantato molto volentieri.. (Alberto Barina)
L’ISOLA CHE NON C’ERA: Nelle parole forti, nella sua densa cinematografica poetica, traspare evidente e autentica l’irrefrenabile, esuberante urgenza espressiva di Rega. Concerie: Affresco importante, affollato di un’umanità perdente che tuttavia trabocca di vita (Beppe Montresor)
MIDI SONGS : Una felice dimostrazione di come gli steccati stilistici, per chi maneggia
armonie con agilità, siano solo un’opinione. “Concerie” è per i nostri lettori tastieristi, un bel capitolo da leggere e rileggere. (Ferruccio Gattuso)
SUONO: La canzone d’autore beffarda e canzonatoria, plasmata su un linguaggio originale ed aggressivo, intessuta su filamenti jazz…Rega, dotato di una sua spiccata personalità, esplora con classe e sentimento la dimensione della frontiera (Federico Scoppio).
LO SCATTO TATTILE
LEFT- Avvenimenti : Esce il terzo disco di Ennio Rega per ricordare che anche un disco può salvarci dal mercato dell’imbecillità. Canzoni che vanno ascoltate con attenzione perché ogni parola ha un significato ed ogni significato apre a nuove riflessioni (Emiliano Coraretti)
IL MUCCHIO: Un album maiuscolo, lo diciamo senza giri di parole. Quando tanta sensibilità non è al servizio di un minimalismo ripiegato su se stesso, ma è in grado di generare complessità affascinanti come “Lo scatto tattile”, allora è benedetta. Sopra una scrittura che scava la roccia e s’insinua senza pacificazioni, schivando ogni stereotipo, Rega costruisce storie da scoprire – vivaddio – …il cantautore salernitano si mette a nudo come in un’autocoscienza (Gianluca Veltri)
IL MANIFESTO: Autore difficile dal forte temperamento dal legame incontrovertibile con la letteratura alta…a tal segno che due brani la poesia e nulla altro non sono che due poesie di Pessoa e l’omogeneità fra questi e gli altri testi è tale da accorgersene solo dopo aver letto le notizie che accompagnano la cover…si ha la sensazione tattile, appunto, che sia nato un autore come pochi che lo porterà in futuro a risultati d’eccellenza…(Aldo F. Colonna)
RARO: Concerie è stato il suo biglietto di presentazione ottenendo unanimi consensi di pubblico e critica; il successivo mini album Scritture ad aria, con un’annessa parte video, ha confermato quanto di buono ci aveva fatto conoscere con il lavoro precedente. Oggi, con Lo scatto tattile, Ennio Rega può regalarci un lavoro ancor più compiuto, maturo di notevole spessore poetico e musicale (Fernando Fratarcangeli).
ALIAS (Il Manifesto): L’acqua passata sotto i ponti è come sempre microfiltrata dall’autore romano originario del Cilento. Generosissimo e raffinato, tra l’immediatezza del racconto e l’addentrarsi nello psicoanalitico delle cose…tra riflessioni amare, scavi profondi dentro e fuori che scivolano in sogni ad occhi aperti e lampi di poesia ( Luigi Iavarone)
BEAT Magazine: Rega è un artista che sfugge agli schemi e scardina i principi naturali delle linee e delle curve, mentre tutto si traduce in molteplici forme musicali “Lo scatto tattile” ti prende, ti avvolge, ti consuma. E’ come un buon film che si deve vedere più volte ed ogni volta c’è un particolare in più che ti era sfuggito. (Elena Ferraro)
L’ARENA DI VERONA: L’intenso lirismo di Rega: Una voce veemente con un fondo di malinconia. Rega è genuinamente innamorato della forza intrinseca della poesia e della parola cantata. È un generoso in tutti i sensi, uno di quei cantautori che non si risparmiano. Rega racconta e attacca come un fiume in piena, come già aveva fatto in Concerie, senza peraltro la fastidiosa supponenza del moralista di mestiere. (Beppe Montresor)
MODUS VIVENDI: Il cantautore più imprevedibile d’Italia torna con un nuovo lavoro…musica che sembra guizzare da tutte le parti, alla rincorsa di sfilate di parole che sono un concentrato di intelligenza, ironia, tenerezza…a volte sembra un Ciampi reincarnato, a volte un Battiato in stato di grazia senza paludamenti filosofici: alla fine è solo lui, Ennio Rega. Bentornato. (Guido Festinese)
ROCK STAR: Toccare la voce. E’ l’introspezione di un poeta che sogna la propria poesia sotto i polpastrelli. E’ la forza di parole con le quali riempie canzoni in giro per strade come “un quaderno” di appunti d’esistenze dal titolo di Lo Scatto Tattile…brani da leggere ad occhi chiusi in pagine spazzolate di jazz in cui si trovano cronache di guerra mediorientale e violenza giovanile disagio sociale, personaggi tra il Pci e i matrimoni “per riagguantare la propria vita”. (S.Gilles Lacavalla)
VIVAVERDI: Ne cantautore ne cantastorie, solo musicista a tutto tondo. Ennio Rega mette in musica e in prosa la vena autodistruttiva dell’umanità (Flaviano De Luca)
BRESCIAOGGI:
«Lo scatto tattile» è il disco ideale per disintossicarsi dall’indigestione sanremese. Per ritrovare il gusto di una canzone italiana davvero coraggiosa, davvero altra, davvero padrona di un suo linguaggio…E con “Lavoro studio sviluppo” scrive uno dei più commoventi e toccanti inni antiguerra sentiti ultimamente in Italia. (Claudio Andrizzi)
WORLDMUSIC : La densità di parole si tramuta in densità di pensiero, Rega non manca di reiscriversi nel novero dei cantautori che hanno effettivamente qualcosa da dire…dal cantar politico di una stagione finita al cantar d’amore mai banale, come da migliore tradizione del genere(Jacopo Tomatis)
MUSICA JAZZ: Questo nuovo lavoro ha momenti più che convincenti… una proposta molto apprezzabile (Alberto Bazzurro
RAI INTERNATIONAL: (Album della settimana) Terzo album per Ennio Rega cantautore profondo e sensibile, dotato della capacità di raccontare storie uniche, coinvolgenti. Le sue canzoni sono più dei quadri, delle opere grafiche, azzeccati ritratti di personaggi e situazioni. Accattivante la cucitura jazzistica, caratteristica di tutti i lavori dell’Artista. (Carlo Posio)
MUSIKBOX Nei tre anni che separano questo nuovo disco dall’ottimo Concerie, Ennio Rega ha continuato il suo personalissimo viaggio… Il suo stile ha guadagnato in complessità, soprattutto per quanto riguarda la parte musicale dell’opera. Le liriche sono affrontate da Rega con piglio decisamente ispirato…canzoni che rifuggono l’ovvio, e che fanno ben sperare per le sorti della musica d’autore. (Achille Iachino)
MUSICALNEWS : Si svela sempre piu’ un artista poliedrico e senza schemi, quasi come il jazz che lui ama tanto. Rega esegue “Il camminatore” in maniera impeccabile, canzone considerata unanimemente il cuore stesso del suo ultimo lavoro discografico…un progetto vigoroso e intenso ma insieme solare e divertito, dove passano in un concerto musica sentimenti, sogni, denunce, riflessioni e speranze che tutti possiamo facilmente riconoscere come nostri. (Antonio Ranalli)
ITALIANISSIMA : Si, “Lo scatto tattile” è un disco eroico è un disco invincibile, poiché contro l’insensibilità, l’indifferenza, l’opportunismo e l’inopportunità (Alberto Barina)
MESCALINA: Ci aveva abituato bene fin dall’esordio…cantautorato di qualità e di mani esperte.. “Lo scatto tattile” è un bel disco, studiato e ben suonato, sorretto da liriche che nulla hanno a che vedere con la banalità ma si tuffano nell’invettiva ironica come nel crepuscolarismo (Simone Broglia)
IL MESSAGGERO : Rega è un cantautore che riesce a rinnovarsi ad ogni album (Fabrizio Zampa)
CORRIERE DELLA SERA : I perdenti di Ennio come quelli di Fabrizio. Versatile, Rega tratteggia il conflitto israelo-palestinese e racconta emozioni di un pittore, un giornalista, un pianista (S. Cesarale)
SPAGHETTITALIANI: Ennio Rega, uno degli autori-cantanti più interessanti della scena musicale italiana di oggi (Luigi Farina)
CUPA CUPA : E’ un disco di valore, pregno di buona musica e di buone mani. Si viene condotti dalla consapevolezza del cantautore salernitano che distilla racconti d’emozione con disinibita eleganza. Le sue dita nervose, la sua voce consapevole e pungente ci conducono nell’insidia del quotidiano attraversando la poesia… (Giuseppe De Trizio)
F.D.M. : musicista la cui prolificità discografica è inversamente proporzionale al brillante valore delle sue produzioni. “Lo scatto tattile” è il suo ultimo, bellissimo, album. (G. Veltri)
SONAR : Pregevole lavoro da cantautore d’autore per questo compositore pianista cantante. In poche parole… raffinato ed elegante. Introspettivo. (Luca Varani)
COOLCLUB: Rega rientra nella migliore scuola cantautoriale italiana. Testi densi e accurati, arrangiamenti che fanno convidere jazz e melodia tradizionale, pop e innovazione (Pierpaolo Lala)
INCHIOSTRO: Sperimentazioni tra jazz, pop e musica classica, rompe gli schemi musicali convenzionali. (Eugenio Bonanata)
LA VOCE D’ITALIA: E’ un lavoro profondo, musicalmente ricercato, attento all’anima, all’aspetto psicoanalitico e sensoriale dell’essere uomo. L’autore, ci offre una serie di sensazioni, ‘intime sollecitazioni’ che, spesso, da un aspetto squisitamente personale investono il sociale. Questo il percorso dell’ ‘Io’ nel bellissimo brano “Lavoro, studio, sviluppo”…(Goffredo Muratgia)
BRAVO: Esponente di punta della canzone d’autore italiana, Ennio Rega ci propone un altro disco pieno di emozioni…a un linguaggio raffinato e profondo, capace di raccontare e far immaginare queste storie coinvolgenti, si affianca una strumentazione di rilievo (Jacopo Aloisi)
ANGOLOGIRO.NET Ennio Rega presenta il suo nuovo cd composto di 14 canzoni piene di fascino, proprio come la sua sorprendente voce. Un grande cantautore italiano, tutto dentro una tradizione cantautorale alta eppure fortemente innovativo… (Costello)
ANIMA JAZZ: uno tra i più interessanti e graffianti cantautori “Jazz-Pop” italiani degli ultimi tempi,
uno dei cantautori “musicalmente trasversali” più interessanti del panorama canoro nazionale …..”Scritture Ad Aria”, pezzo di valore poetico, oltre che musicale (Bruno Pollaci)
L’UNITA: Lo spirito poetico e lo sguardo critico di Ennio Rega per la Palestina, in Lo scatto tattile affronta la realtà intorno a lui e nel brano “Lavoro studio sviluppo” si pronuncia con forza contro la guerra (Federico Fiume)
IO DONNA: La guerra, giovani violenti, pittori, giornalisti, pianisti, e due poesie di Pessoa Lo satto tattile il nuovo lavoro di Rega, fuori dagli schemi e di un fascino non omologato (Roberto Casalini)
IL TEMPO: Uno Scatto nel medioriente. All’insegna della musica d’autore e dell’impegno civile il nuovo album di Rega si sofferma sui problemi meno evidenti della realtà quotidiana…(Gabriele Antonucci)
AMADEUS: Non nuovo alla composizione di musica “impegnata” (e già acclamato come brillante autore) il musicista salernitano mischia sapientemente pop, jazz e “new classica”(R. Santangelo).