Magazine Cultura
Un immenso ringraziamento alla cara Elena, che mi ha inviato tanto gentilmente una copia del romanzo. Buona lettura! Una donna, in tutte le altre cose, è piena di paure,
ma quando si scopre tradita nell'amore,
non c'è altro cuore più assetato di sangue. ( Medea; Euripide)
Titolo: Dark Shadows. La maledizione di AngeliqueAutrice: Lara ParkerEditore: Tre60Numero di pagine: 442Prezzo: € 9, 90Data di pubblicazione: 3 Maggio 2012Sinossi: Isola della Martinica, XVIII secolo. Uno sguardo, e il destino di Barnabas Collins è segnato. Per sempre. Il giovane ufficiale, infatti, s'innamora all'istante di Angelique Bouchard, una ragazza sensuale ed enigmatica dagli occhi profondi come il mare. E anche lei ben presto si lascia ammaliare da quel raffinato rampollo di una ricca famiglia del Maine. Così, quando poche settimane dopo il loro incontro lui le propone di sposarlo, lei accetta con entusiasmo. Prima di coronare il suo sogno d'amore, però, Angelique deve attendere un anno, il tempo necessario a Barnabas per intraprendere un lungo viaggio verso casa e ottenere la benedizione del padre. Ed è quindi soltanto al suo ritorno che Angelique fa una scoperta devastante: Barnabas ha smesso di amarla e ha già chiesto la mano di un'altra donna. Umiliata per l'affronto subito e accecata dalla gelosia, la ragazza gli giura allora una terribile vendetta: perché lei è un'adepta dello Spirito Oscuro, una strega esperta nell'arte della magia nera e in grado di condannare un uomo per l'eternità, trasformandolo in un vampiro... Diventata famosa per aver interpretato il personaggio di Angelique nella serie televisiva originale, con questo romanzo Lara Parker ci introduce nel fantastico mondo di "Dark shadows", che ha ispirato l'omonimo film di Tim Burton. Apartire dall'undici maggio, Tim Burton illuminerà l'oscurità delle sale cinematografiche di tutto il mondo con il suo genio squisitamente gotico e con una storia fitta ed intrigante. Tornano le atmosfere dark che hanno da sempre rappresentato la sua elegante firma, i colori cangianti e piacevolmente kitsch scelti da un assortito team di celebri scenografi, il gusto per il grottesco che caratterizzò il cult Beetlejuice e la preziosa squadra di attori che, da sempre, lo accompagnano nella sua inarrestabile scalata al successo.Intraprendere la lettura dell'omonimo romanzo che ha ispirato la sceneggiatura di Dark Shadows mi aveva riempito, inizialmente, di dubbi ed incertezze. Non sapevo se aspettarmi gli intrighi familiari e i complessi intrecci che, negli anni '70, caratterizzarono la famosa serie TV o l'umorismo trascinante e venato di tinte black che il trailer della pellicola lasciava immaginare. Pur sperando di intraprendere una lettura piacevole e ben ritmata, mi ero psicologicamente preparato alla leggera noia di dovermi sorbire una densa schiera di subdoli giochi familiari e a un numero interminabile di nomi stranieri da cucire nella mia memoria per associare ruoli e personaggi vari.Sin dalle prime pagine, è palese la differenza che intercorre fra le vicende narrate nel romanzo e il libero adattamento che Burton ne ha fatto. Dimenticate la musica disco che accompagna le immagini del film, le tinte sgargianti che rendono caricaturale e fumettoso il New England del passato, i capelli impomatati di Johnny Depp e l'indiscutibile sensualità di un'inedita Eva Green. La villa di Collinwood non è lo scenario per bizzarre colazioni, né il campo di battaglia per battaglie all'ultimo effetto speciale. E' un museo polveroso e buio in cui aleggiano ricordi dolorosi che hanno la consistenza delle pagine ingiallite di un vecchio diario e di uno spettro evanescente. Barnabas è delineato come un uomo malinconico e taciturno, segnato dal peso dei ricordi e dalle rughe invisibili di una vita immortale. Convive con un passato sanguinoso e tragico e, legato da un rapporto di riconoscenza e stima alla donna che ha spezzato con il progresso della scienza la sua secolare maledizione, spera che la cenere di quel che è stato non offuschi la bellezza di un futuro all'insegna della normalità. Poi c'è lei, Angelique, che, come una catena che lo lega al passato, lo costringe a tuffarsi negli oceani del tempo e tra le pagine poetiche e antiche che custodiscono la sua personale verità. La verità di una donna che, prima di essere strega e folle vendicatrice, era una bambina senza infanzia e una fanciulla innamorata. Per Barnabas, quella donna è stata la causa di tutti i mali che hanno infettato la sua vita. Le sue parole, sincere e di struggente intensità, però, gli mostrano i retroscena di una storia che lui ha vissuto da un punto di vista completamente opposto e avvincono lui e il lettore in pagine che mescolano avventura, magia nera e grandi passioni. Da biasimevole antagonista, lei diventa cuore pulsante della storia. Eroina indiscussa e atipica di un romanzo che, in quasi 450 pagine, mescola gli elementi che rendono grandi e intramontabili i classici del passato. Una magistrale caratterizzazione dei personaggi, dettagliate ricostruzioni storico-geografiche, doppi giochi, duelli, sortilegi d'amore, pirati, sontuosi balli in maschera e avvincenti triangoli amorosi. I punti di vista si alternano e si mescolano freneticamente, mostrando le mille sfumature che la verità può assumere e portando il lettore a mettere continuamente in discussione perfino le certezze più radicate. Cos'è giusto, cos'è sbagliato? Può l'amarezza della gelosia portare alla netta distruzione della persona amata?L'amore diventa “furor”; il desiderio di mettere insieme i frammenti di un cuore crudelmente infranto, invece, ossessione. Omaggiando palesemente l'inimitabile stile di Bram Stoker, l'autrice riesce ad intrappolare mente e anima con una scrittura minuziosa e rara degna della migliore Anne Rice, rendendo impeccabilmente la violenza e la grettezza che caratterizzavano le colonie francesi duranti il XVII secolo e mostrando un timido scorcio di un'America moderna prostrata dalla vaga ombra della guerra in Vietnam. Nonostante gli echi tragici che risuonano tra i capitoli, ho trovato numerosi richiami alle fiabe della mia infanzia, che mi hanno fatto pensare ad Angelique come a una sanguinaria e romantica Cenerentola che cerca il suo lieto fine tra le braccia di un tenebroso principe azzurro. Una Cenerentola armata di arti magiche e mele avvelenate che ha trovato, nella figura della mite Josette, la “più bella del reame” con cui scontrarsi. Come nelle fiabe – anche in quelle più oscure – il ruolo del personaggio maschile è nettamente subordinato a quello della complicata prima donna. Barnabas, oscillante tra rimpianti e speranze, ha le fattezze del poeta dannato del Romanticismo europeo: ribelle, impulsivo, vittima delle pulsioni più sfrenate. Angelique Bouchard è semplicemente vera. Ha una grande anima, preda di grandi passioni e di grandi dilemmi. Nel caratterizzarla, Lara Parker, che nell'omonima serie televisiva aveva impersonato la stessa Angelique, mette fatica e brillanti idee, arrivando persino a identificarsi con essa e ad annullarsi nel suo piano di lucida vendetta. Pur essendo nato sulla scia della serie Tv, si percepisce in maniera lapalissiana che romanzo è stato frutto di costanza e approfondimenti e non dell'infima voglia di trarre nuovi guadagni da un successo già consolidato. Francamente, Dark Shadows non è la lettura scorrevole e divertente che speravo di intraprendere in questo momento, ma, nel bene o nel male, si è rivelato un'impensata ed esaltante sorpresa!Il mio voto: ★★★★Il mio consiglio musicale:Dark Shadows Soundtrack - "Prologue" (Danny Elfman)
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