Nel tempo della riscoperta del vintage abbiamo pensato che riscoprire anche i libri datati potesse essere un modo tutto personale per rivivere tempi, sensazioni e percezioni a fior di pelle. Insomma rileggere un libro per poi raccontarne, non necessariamente attraverso una canonica recensione, anzi, auspicabilmente con un nuovo approccio: una sorta di recensione-racconto.
Capita, infatti, che libri letti magari a 18 anni, abbiano aiutato nelle scelte che poi ci hanno reso quello che siamo, oppure che siano stati fondamentali a capire che no, quella storia d’amore proprio non funzionava più, o ancora, che quello era proprio il viaggio che volevo fare.
Se un libro vuol dire scoprirsi, un libro d’annata significherà senz’altro riscoprirsi. Testi magari di un’edizione datata, trovata nel mercatino, chissà, forse ancora con il prezzo in lire. Insomma un universo, o meglio, una galassia da esplorare nuovamente, nella certezza che ci sia per certo qualche stella da leggere che ancora non conoscevamo.
Secondo quest’ottica, le singole recensioni spiegheranno al lettore i motivi, le passioni e le inspiegabili ragioni che ci portano a leggere, ad amare, a bramare e a respingere un libro d’annata.