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Recensioni - "Du Démon" di G. Celestino

Creato il 19 gennaio 2015 da Letteratura Horror @RedazioneLH
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Pubblicato Monday, 19 January 2015 16:00
Scritto da Lucio de Monio

"Du Démon" di G. Celestino è il nuovo romanzo thriller-horror edito da Edizioni della Goccia
Il richiamo alle atmosfere gotiche e' palese, ma la modernità dello stile narrativo lo rende vicino alle paure più comuni dei nostri tempi: e' Du Démon (Edizioni della Goccia, 2014), il romanzo di G.Celestino, già in passato saggista e poeta del Maledettismo.
L'opera narra le vicende di un vizioso poliziotto dedito alle droghe e all'alcool, un archetipo che ricorda sia il vecchio Poe che i personaggi dark cari all'universo di Tim Burton.


Ebbene, tra l'inverno eterno della Londra Vittoriana, un misterioso omicida dà sfogo alla sua teatralità, lasciando sui muri di una camera d'albergo alcuni criptici versi poetici a coronare l'omicidio di uno psichiatra col vizio dell'occulto. Sarà proprio l'ispettore Blake (cognome non casuale) a dare la caccia all'assassino, mettendo così in gioco, nel contempo, la sua stessa sanità mentale.
La fusione tra prosa e poesia, nei primi capitoli, è coraggiosa, eppure essenziale per lasciare al lettore gli indizi chiave da noir; tutt'attorno ruotano una serie di sospettati, per altro alcuni storicamente reali, che rappresentano le principali forme d'arte, care all'essere umano; si tratta di personaggi che vivono per l'esaltazione emozionale, dal teatro alla musica, sino al concepimento della fusione tra scienza e anima, confermando l'omaggio letterario anche al moderno Prometeo della Shelley. Il cammeo del dottor Seward di Stoker e i richiami allo squartatore di Whitechapel chiudono il cerchio, definendo un contesto storico letterario molto originale.
E' senza dubbio un romanzo di formazione, un viaggio in prima persona sino al raggiungimento della follia, in una trama psicologica che ha molto del cinematografico. Originale anche la visione dell'amore in chiave nera, dannatamente ingannevole, che non spinge affatto alla salvezza del singolo, ma quasi lo condanna. Se si aggiunge anche il viaggio nel tempo tramite ipnosi, poi, Du Démon può davvero definirsi un sunto evoluto dell'universo romantico di fine '800, una narrazione scorrevole e coinvolgente in cui, a dispetto del titolo, non si trovano demoni veri e propri, se non quelli nascosti negli abissi della psiche di tutti noi.
Un romanzo che scava alle radici del Male.

Lucio de Monio

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