L'estate è il momento per le mie scarse letture, per cui i miei seguaci (ormai penso si potrebbe fondare una setta) non se ne avranno a male se ripesco cose vecchie e ben conosciute, ma questo passa il convento e vi dovrete accontentare, al più, dite la vostra. Dunque il libro, anche questa volta è un giallo da alto pascolo montano, ma con qualcosina in più. Intanto, questo Enigna color porpora, uscito otto anni fa, ha un congruo sottofondo storico, molto preciso e circostanziato.
Con i consueti artifici letterari del vecchio manoscritto ritrovato che si riferisce ad un fattaccio di alcuni secoli prima, il bravo, direi, Fleischhaueur, partendo da un famoso ed inquietante quadro del Louvre, Gabrielle d'Estrée al bagno, tenta di risolvere il caso misterioso della morte di questa favorita di Enrico IV. Un vero e proprio giallo storico, intricato e pieno di soluzioni parallele, approcciato in maniera rigorosa e quasi scientifica, ma al contempo di scorrevole e divertente lettura.
Hai voglia di vedere come va a finire e ti rinfreschi un periodo storico molto interessante, che magari hai un poco lasciato nel dimenticatoio. Ben descritti gli ambienti d'epoca e la situazione politica ingarbugliata del tempo, mantenendo una suspence dignitosa fino alle ultime pagine. Qualcosa in più di un semplice poliziesco a cui si dedica volentieri un caldo pomeriggio all'ombra carezzevole dei pini.