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Pubblicato Thursday, 18 July 2013 12:05
Oggi abbiamo recensito per voi “Flesh Crossed” (E.F. Edizioni), lo ‘zombie graphic novl’ tutto made in Italy del duo Antonio Costantini (scrittore) e Riccardo Rullo (disegnatore). Leggi qui la trama di “Flesh Crossed”Torna
Giovedì Graphic Novel, lo spazio di
Letteratura Horror dedicato a una recensione o un approfondimento dell’immenso mondo graphic novel, a tinte horror ovviamente. Quest’oggi vi proponiamo, quindi, la recensione di
Flesh Crossed, un graphic novel tutto italiano e tanto giovane edito da
E.F. Edizioni, scritto dal fantasioso
Antonio Costantini e disegnato dal bravo
Riccardo Rullo che, per questo ‘inaspettato’ fumetto ha deciso di utilizzare una tecnica simil carboncino in un bianco e nero a tratti luminoso, a tratti tetro, che ben rappresenta lo stato di sviluppo e lo “stato d’animo” della storia.
Flesh Crossed è un “zombie graphic novel” molto ben fatto e interessante sia come ambientazione, che come abbiamo appena detto è ben rappresentata dagli ottimi disegni di
Riccardo Rullo, sia come sviluppo della storia, dove
Antonio Costantini riesce in poche pagine e vignette a uscire fuori dagli schemi comuni del mondo zombie proponendoci un qualcosa di nuovo e intrigante.In questa graphic novel, ciò ci ha colpito maggiormente (e quì i meriti sono da dividersi in parti uguali per entrambi i creatori) è l’abilità con la quale gli autori sono stati capaci di presentarci, in appena 80 pagine (spesso la cosa non riesce neanche in romanzi con centinaia di pagine…), tutti i personaggi con una loro psicologia e un loro vissuto, anche i personaggi non protagonisti che, con i loro comportamenti e la loro rappresentazione grafica, raccontano molto più di mille spiegazioni o flesh back.La vicenda, inoltre, è ben articolata e il trasporre il mondo e la storia zombie all’epoca del Medio Evo in un’abazia del nord Italia intrisa di superstizioni e malvagità perpetrata dall’inquisizione è, secondo noi, un vero colpo di genio che rende questo graphic novel entusiasmante e può aprire, di sicuro, un interessante filone tutto made in Italy.Se gli zombie sono, nella letteratura e nel cinema, la rappresentazione dello sfacello della società moderna, nel Medio Evo, addirittura, lil contrasto sempre ancora più vivido e completo.Insomma
Flesh Crossed è, di sicuro, ‘un’esperienza’ da fare, soprattutto se siete zombie dipendenti.
LEGGI LA TRAMA E LA PRESENTAZIONE DI “FLESH CROSSED”
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