Recensioni in progress: Alessia Caputo legge Le sorelle Soffici di Pierpaolo Vettori (Elliot)

Creato il 09 marzo 2012 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

«Sabato 10 aprile 1993

Mi sono osservata.
La gente di solito si specchia per vedere se qualcosa è fuori posto: uno sbaffo di rossetto, una ciocca ribelle. Io controllo se esiste ancora, se sono ancora Veronica che ha cominciato la giornata e della quale conservo un immagine nella mente. Guardo con attenzione il mio naso leggermente storto e le efelidi color caffellatte che mi punteggiano le spalle giù fino all’inizio dei seni. Poi mi soffermo sul castano dei capelli che porto lunghi e che pettino raramente. La nonna lo fa per me ogni due giorni e sbuffa per liberare l’intrico dei nodi. A volte il mio viso scompare e vedo per qualche istante quello di un uccello scuro, un corvo o un falco. Altre invece è quello di un grosso felino. Spalanco la bocca e anche la pantera apre le fauci. Sono io e non sono io. La pantera ha un dente laterale scheggiato proprio come me. Allora mi spavento e copro lo specchio con un telo come i vampiri.
Non lo sopporto. Io ho bisogno di capire come sono.
Ho bisogno di qualcosa di vero.
Altrimenti è come essere morti». 


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