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Recensioni in progress: Eleonora Rossi ha letto “Il tempo è un bastardo” di Jennifer Egan (minimum fax)

Creato il 16 febbraio 2012 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

Lato A - Lato BLato A

5 – Voi

C’è ancora tutto: la piscina con le piastrelle portoghesi azzurre e gialle, l’acqua che zampilla come una risata lungo un muro di pietra nera. La casa è identica, però silenziosa. Quel silenzio non ha senso. Gas nervino? Overdose collettiva? Una retata?, mi domando, mentre seguiamo una domestica lungo una curva di stanze moquettate, con la piscina che ammicca da ogni finestra. Cos’altro potrebbe aver messo fine alle feste che non finivano mai?
Niente di tutto questo. È che sono passati vent’anni.
[…]
Ho paura che il vero Lou sia fuori accanto alla piscina, dove viveva con un telefono rosso dal filo lungo e una ciotola di mele verdi, e che tra il vero Lou e questo Lou vecchio scoppi una rissa. Come ti permetti? In casa mia di vecchi non ne ho mai fatti entrare, e non comincio certo ora. La vecchiaia, la bruttezza… per loro non c’era posto. Da fuori non entravano mai.


Lato B

10 – Fuori dal corpo

Qualcuno di voi sembra puntare verso il cavalcavia della Sesta Strada sull’East River, ma in realtà vi muovete all’unisono, come una tavoletta per le sedute spiritiche. Compare abbagliante il sole, che ruota luminoso e metallico contro i bulbi oculari, ionizzando la superficie dell’acqua, tanto che sotto non si vede una briciola di inquinamento o di sporcizia. È un’immagine mistica, biblica. Ti fa salire un groppo in gola.
Bix ti stringe la spalla. «Signori», dice, «buongiorno».
Vi fermate insieme sulla riva del fiume, guardando al di là, con i piedi circondati dalle ultime chiazze di neve vecchia.
«Guardate l’acqua», dice Drew. «Quanto vorrei tuffarmi».
Dopo un po’ aggiunge: «Ricordiamoci di questo giorno, anche quando non ci conosceremo più».
Guardi Drew socchiudendo gli occhi per il sole, e per un attimo il futuro ti si apre davanti come un tunnel, in fondo al quale c’è una qualche versione di «te» che ti guarda. È in quell’istante che lo senti – quello che hai visto sui volti delle persone per strada – una forza in espansione, come il moto di ritorno di un’onda, che ti spinge verso qualcosa che non riesci a vedere.
«Oh, ma noi ci conosceremo per sempre», dice Bix. «I tempi in cui ci si perdeva di vista sono quasi finiti».


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