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- Pubblicato Tuesday, 17 March 2015 16:00
“La Cisterna” di Nicola Lombardi è il nuovo romanzo postapocalittico di fantapolitica e distopico edito da Dunwich Edizioni recensito oggi da LetteraturaHorror.it. Leggi trama e note sull'autore
Abbiamo avuto il piacere di leggere La Cisterna di Nicola Lombardi, il nuovo romanzo tra il distopico-fanta politico e il il postapocalittico psicologico con venature horror, thriller e mistery, edito da Dunwich Edizioni e, dobbiamo ammettere come prima cosa, che la parola piacere, in questo libro, assume tutto il suo significato più pieno.
La Cisterna è un libro bellissimo che avremmo voluto scrivere noi e che ci ha entusiasmato dalla prima all'ultima pagina, un mix di generi – tutti interessanti e ben allestiti e assortiti – che, in realtà, fanno si che questo romanzo non possa essere categorizzato, ma va letto e ognuno di noi può dare il senso e la classificazione che più preferisce.
Nicola Lombardi qui, ancora una volta, dimostra di essere uno dei veri protagonisti della letteratura di genere (e non solo) italiana e ci regala un romanzo che è un po' una proiezione futura di ciò che l'Italia è e sarà, una critica accesa e vera al sistema politico italiano e, soprattutto, a ciò che gli italiani sono, pensano e dove il futuro prossimo ci porterà. Ovviamente il tutto è amplificato ed esagerato, ma preso con i dovuti ridimensionamenti siamo sicuri che non si distaccherà troppo dal quadro politico e sociale futuro.
In realtà il genere a cui possiamo ascrivere La Cisterna forse è il postapocalittico, ma non renderebbe giustizia alla complessità della storia raccontata dall'autore romagnolo che riesce a incutere paura e timore sena spargimenti di sangue, né scene truculente, ma con il semplice utilizzo della parola e dell'immaginazione che ci conduce in un'avventura claustrofobica.
Dicevamo in apertura che Lombardi è anche molto attento alla psicologia dei personaggi protagonisti della vicenda trattata e, questo, in effetti, è una delle caratteristiche comuni nei romanzi dello scrittore ferrarese, sempre molto bravo e capace a rappresentare appieno il sentire di ogni personaggio, caratteristica che crea, inevitabilmente, un incredibile feeling e immedesimazione con lo stesso. Tutto ciò in La Cisterna è addirittura amplificato vista la natura e lo svolgimento del romanzo di cui, però, non vi accenniamo nulla se non rimandandovi alla sinossi diffusa dalla casa editrice per non togliervi il gusto e il piacere della lettura e della scoperta di questa vera e propria chicca.
Siamo sicuri che se questo romanzo fosse stato scritto da un autore statunitense dal nome altisonante (ma sarebbero stato in grado di scriverlo?) oggi ci troveremmo dinanzi a un caso editoriale tradotto già in numerose lingue, ma purtroppo siamo in Italia e dobbiamo adeguarci al fatto che capolavori del genere non avranno mai lo stesso peso anche di romanzi peggiori ma scritti da autori del Nuovo Continente.
La Cisterna, infine, vogliamo cogliere l'azzardo di consigliarla a un regista o un produttore in cerca di un soggetto per un film originale e intrigante.
Un vero capolavoro.