“Lele contro Zombie” di Gianni Papa (Libromania) è l'ebook recensito oggi per voi da Letteratura Horror. Clicca qui e leggi trama e note sull'autore
Chiunque si sia mai cimentato nello scrivere potrà ben affermare quanto sia difficile suscitare profonde riflessioni riuscendo al contempo a divertire. Gianni Papa, con il suo Lele contro Zombie, riesce in modo sublime in tali intenti, proiettandoci in un mondo che è sì quello della quotidianità, della familiarità, ma che ci viene raccontato con occhio straniato, riuscendo quasi a rivelare quella realtà oltre le apparenze, oltre le maschere sociali.
Papa va quindi al fondo, fino a sondare i più reconditi istinti dell’uomo, ma in un viaggio da compiere sempre con il sorriso. Perché la forza di questo viaggio verso la consapevolezza sta proprio nella forma grottesca in cui si dipana.
Una rivalutazione del concetto di normalità del presente, affrontata con sguardo profondo, spesso beffardo, ma ironicamente lucido. Quello di Papa è uno spirito che rimanda all’umorismo surreale di Achille Campanile. Ma da questo tono ironico non si può fare a meno di percepire delle sottese critiche sociali, che pur nel loro edulcorato palesarsi, non risparmiano nessuno, dalla politica alla religione, dalla polizia alle catene di supermercati, fino alla famiglia stessa.
Quello di Papa è uno sguardo alienato, su una realtà che non si riconosce più: «Forse mi ero immaginato tutto. Forse il mondo non era così male come ultimamente mi sembrava. […] Forse era la conseguenza naturale del rifare cose già fatte anni prima, del rincontrare persone conosciute quando erano molto più giovani e vederle deformate, come se fossero state ghermite dalla macchina del tempo. Forse era normale meravigliarsi di una città diversa, mettersi a correre, temere per la propria vita».
Un racconto infarcito di dettagli ed esposto con un pathos che lascia trasparire implicite note autobiografiche, ma esposte sempre nel tipico tono spassoso, mai tristemente nostalgico. Ma tutti questi aspetti surreali della vita quotidiana, tra presenze mostruose, zombie reali o immaginati, che si muovono tra la dimensione video-ludica ed il nucleo familiare, sono il riflesso di una realtà corrotta. La “zombizzazione” come metafora, si direbbe. Una infezione e fagocitazione nel sistema in degrado, che porterà perfino alla corruzione del personaggio più candido e di indole tenera.
Lo zombie, tipica figura dell’immaginario horror, assume in questo romanzo una nuova forma. Quella di Papa è un’abile ed intelligente risemantizzazione di quei costrutti ormai abusati e banalizzati.
L’effetto straniante però non si limita alla sola narrazione, e trova forza anche nella struttura del racconto. Papa si sdoppia, o meglio, si scompone in quattro differenti punti di vista, che raccontano la stessa imperscrutabile realtà. Un marito, una moglie, un cognato e un’amica, figure differenti, divergenti, ma dietro cui si nasconde, sempre e comunque, l’autore; unico immune all’epidemia zombie, perché unico capace di decifrare la realtà, forse proprio perché dotato di quel suo sguardo ironico.
Divertente, coinvolgente, intelligente, un romanzo da leggere assolutamente.
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