Letteratura Horror ha recensito per voi "Max Satisfaction", un ebook di Fabio Lastrucci edito da La Mela Avvelenata per la collana Deadly Apple
Max Satisfaction è una metafora estrema e straniante dell’eccessiva dipendente e attrazione per l’oggetto tecnologico. Configurandosi, in tal senso, come una realtà futuribile, più che futuristica.
Il mondo in cui ci proietta la brillante e divertente penna di Fabio Lastrucci è quello in cui le colonie spaziali «sono postacci di merda e quelli che ci abitano sono maschi troppo occupati a sgobbare per alzare lo sguardo oltre un oblò».
Una mancanza di fantasia che diventa proficua fonte di guadagno per i rappresentanti di oggettistica erotica. Un’artificialità del sesso che assume toni comici, non però sprovvisti di più profonde riflessioni esistenziali implicite. Lucida visione grottesca dell’inconsistente e innaturale stile di vita contemporaneo.
Incarnatiòn è una ninfomane del feticcio tecnologico. Vorace e voluttuosa divoratrice di macchine, che, dopo numerose denunce per atti osceni con distributori pubblici e licenziamenti da sei call-center, a causa di un suo improprio dell’hardware di lavoro, finisce con lo sposare un rappresentante di giocattoli erotici all’avanguardia. Questa è la curiosa storia che un misterioso rappresentante racconta ad un ipotetico passeggero di un aereo interstellare, o meglio, al lettore stesso. Perché l’approccio confidenziale e le numerose interpellazioni dell’istanza narrante, oltre alla brevità del racconto, sembrano studiate perfettamente per la fruizione su device mobili. La lettura dell’ebook, insomma, sostituisce fedelmente la voce di un navigato rappresentante che ne ha viste di tutti i colori e ne ha tante da raccontare. Il tono umoristico, inoltre, aggiunge ancor più verosimiglianza a questa immaginaria presenza invisibile, atta a stemperare l’ansia del viaggio. Un apporto terapeutico intra ed extra-testuale.
La lettura è quindi piacevole, come piacevole sarebbe l’incontro con un bizzarro e logorroico personaggio seduto al nostro fianco durante un lungo viaggio in aereo, e scorre veloce, in un susseguirsi in crescendo di strampalate e comiche situazioni, non senza una finale rivelazione shock.
Max Satisfaction è soprattutto una riflessione, in chiave comica, del pericolo disumanizzante verso cui sembra volgere l’uomo della contemporaneità. Un uomo che rinuncia al rapporto carnale per una nutrizione artificiale e onnivora delle fredde macchine che popolano l’universo. I prodotti del piacere generatori di dipendenza sono Olovideo e Ero-simulatori, Intrusori Holmes e Dildotronic. Un particolare che stimola una comparazione con pellicole cronenberghiane quali Videodrome o eXistenZ, e con le relative riflessioni sul pericolo dell’invasione tecnologica e sulla perdita di identità. Un aspetto, questo, che si esplicita nel comico finale all’insegna di malintesi e mutamenti sessuali. Quasi un modello alla Billy Wilder.
Da leggere assolutamente.
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