Una grande saga familiare dove si seguono i personaggi fino alla loro tragica fine. Ma il romanzo non si legge soltanto come una intricata e splendida storia, condita da tutte le frecciate ad un mondo così particolare come quello del comunismo cinese, pur descritto con l'affetto di chi ha vissuto anche la sua parte eroica e di ingenue convinzioni, assieme ai suoi aspetti più duri e pesanti. Infatti la critica pungente scorre anche nella fase successiva dei nuovi ricchi, che hanno sostituito i vecchi poteri con i nuovi e spesso niente affatto migliori. Lo stile è poi davvero interessante. Segue infatti i canoni della vecchia letteratura cinese con i capitoli scanditi dalle indicazioni delle gesta dei personaggi. Pare di leggere Il sogno della camera rossa in tutto e per tutto. Sarebbe davvero bello conoscere a sufficienza la lingua per poter leggere l'originale e confrontarlo con questo testo classico a cui certamente si ispira. Non manca, oltre alla davvero fantastica visone onirica del racconto, una continua autoironia, con i continui riferimenti a se stesso, personaggio anch'egli del racconto, dipinto come un tipo insopportabile a cui non bisogna dar credito essendo uno spassionato contafrottole. Davvero consigliabile per avere uno spaccato non consueto della moderna letteratura cinese.
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