Recensione del numero 0 della serie a fumetti “The Cannibal Family” di Stefano Fantelli e Rossano Piccioni, edito da Edizioni Inkiostro
Oggi con estremo piacere recensiamo il nuovo lavoro a firma di Stefano Fantelli (testi e sceneggiatura) e Rossano Piccioni (disegni) dal titolo The Cannibal Family (vai alla seguitissima pagina ufficiale Facebook con oltre 1000 fan in pochi giorni).
The Cannibal Family è una serie a fumetti edita dalla Edizioni Inkiostro ed è stata creata dai due noti artisti del graphic novel horror di marca italiana, anche grazie alle collaborazione di Dario Viotti e Andrea Tentori Montalto.
La serie, si capisce dal titolo, narra le vicende di una famiglia cannibale, appunto, una famiglia tutta italiana e attualmente in vendita si trova il numero 0 composto da tre capitoli dal titolo Preludio, Dalle Ferite e Il pranzo della domenica.
L'impaginazione è di altissimo livello e, sin dalla sua presentazione, si propone come un lavoro elegante, ben strutturato e professionale. Piccole chicche anche le due mini introduzioni scritte da Fantelli e Piccioni (una a testa) e, soprattutto, la ricetta riportata sul retro della copertina che in questo numero, è straccetti di fegato all'abruzzese di Alfredo Petronio. Imperdibile la prefazione di Giuseppe Di Bernardo che da un giusto senso sociale e morale al lavoro svolto da Fantelli e Piccioni.
Splendida anche l'illustrazione della cover a firma di Nicola Genzianella, emblematica, eloquente, una scena rumorosissima sebbene muta che lascia una forte inquietudine in chi la osserva e, di sicuro, invoglia il lettori ad aprire e leggere pagina dopo pagina questo lavoro.
Affascinanti i disegni che compongono le strisce del fumetto, ordinati, puliti, incisivi e forti che restano negli occhi del lettore, vignette tutte in bianco e nero che lasciano, però, un'immagine a colori, grondando sangue, sovraccaricando la lettura di paura, orrore e tensione, il tutto condito da un'ironia e una satira sociale e delle “virtù” umane che solo la penna di Stefano Fantelli è capaci di riprodurre in Italia e lo abbiamo visto già abbondantemente nei suoi precedenti lavori come la serie sul Brujo, Strane Ferite e Zombie Paradise, solo per citarne alcuni.
Fantelli e Piccioni, inoltre, sono bravissimi a creare empatia e coinvolgimento con i propri personaggi, insomma è quasi cool essere cannibali, per quanto assurda possa sembrare la cosa.
Al termine di questo numero 0 corriamo tutti il rischio di diventare noi stessi cannibali, amanti della carne e, soprattutto, drogati di essa non vedendo l'ora di poter divorare il nuovo numero, l'1, di cui è prevista l'uscita il prossimo dicembre.
Le premesse per vedere nascere un fumetto (tutto italiano e indipendente, non dimentichiamolo!) che oscilli tra la saga Hannibal (per l'argomento trattato) e quella di The Walking Dead (per la potenzialità e la carica evocativa che si intravede) ci sono tutte.
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