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- Pubblicato Wednesday, 28 October 2015 10:00
- Scritto da Sara De Angelis
“The Junkie Quatrain - Gli Infetti di Baugh” di Peter Clines è il nuovo horror zombie e postapocalittico pubblicato da Dunwich Edizioni e recensito oggi da LetteraturaHorror.it. Leggi trama e note sull'autore
The Junkie Quatrain è composto da quattro storie, collegate fra loro, raccontate dai diversi punti di vista dei personaggi. Il libro è ben strutturato, carina anche l’idea dell’autore che propone di leggere il romanzo seguendo l’ordine dei racconti che più ci piace. Io personalmente mi sono fidata del giudizio di Peter Clines e ho affrontato il libro nell’ordine di stampa.
Il primo racconto Codipendente ci catapulta nel nuovo mondo post-apocalittico. Il mondo come tutti lo conosciamo è terminato 6 mesi prima. Nella narrazione si susseguono diversi personaggi, alcuni sicuri e autoritari come Holly, la protagonista del primo racconto, altri spietati come Quilt, protagonist dell’ultimo racconto, altri disperati, altri che cercano di trarre vantaggio anche da una situazione disperata. In questo racconto si narra le avventure di Holly e per la prima volta si viene a conoscenza degli “infetti” detti “tossici” per via dei tremori che il virus provoca (e magari solo questo!).
Il secondo racconto Predatore e preda narra le vicende di un gruppo di uomini e donne che vengono detti “esterni” cioè persone che svolgono missioni pericolose per conto di altre persone in cambio di cibo, favori e protezione.
Come si vede da subito non solo i protagonisti devono difendersi dai tossici, ma anche e soprattutto dagli altri sopravvissuti, spesso più più pericolosi degli infetti perché affamati di cibo e armi.
Il terzo racconto, Riservatezza narra le vicende di un giovane dottore che studia gli effetti del virus e cerca, per il momento invano una possibile cura, dottore che sarà messo di fronte ad una verità scoinvolgente e che si troverà di fronte probabilmente alla scelta più importante della sua vita. L’ultimo racconto, “strettamente professionale” parla invece delle vicende di un giovane assassino, che si “diverte” a sparare, come un cecchino, su infetti e non.
Tutto il libro caratterizza bene i personaggi, mostrandoci un mondo dove è difficile sopravvivere senza scendere alla violenza. Anche i tossici sono ben definiti, e la malattia che li affligge ha diversi stadi ognuno dei quali caratterizzato da diversi sintomi, tutti ben descritti. Nella sua brevità il libro è un esauriente affresco del mondo post-apocalittico.
Premetto che non sono amante dei racconti, ma amo particolarmente il genere post- apocalittico e telefilm come The Walking Dead. Per questo il libro è stata una lettura interessante e piacevole anche se piuttosto rapida (sono appena 120 pagine) e molto poco originale. Infatti siamo circondati da film, telefilm e libri che trattano lo stesso argomento e tale serie di racconti non aggiunge nulla di nuovo alla collezione. Lo consiglio agli amanti del genere per un pomeriggio di svago.
Sara De Angelis