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Recensioni - “Vampire's Island” di Andrea Biscaro

Creato il 05 agosto 2014 da Letteratura Horror @RedazioneLH
Pubblicato Tuesday, 05 August 2014 10:00
Scritto da Andrea Schiavone

Recensioni - “Vampire's Island” di Andrea Biscaro“Vampire's Island” di Andrea Biscaro (C&P Adver Effigi) è il romanzo vampiresco recensito oggi da LetteraturaHorror.it
Con questo nuovo romanzo l’eclettico Andrea Biscaro dà comprova delle sue abilità narrative, dimostrandoci quanto un genere letterario possa evolversi dai suoi tòpoi classici ed adattarsi a stili differenti o a target di pubblico disparati.
Per chi ha già apprezzato il suo più recente Il buio nella bocca (clicca e leggi la nostra recensione) troverà in Vampire’s Island un approccio stilistico di tutt’altro genere, ma che allo stesso tempo mantiene sullo sfondo una stessa forza tensiva di natura incubica.

Quello della protagonista Stella è infatti un progressivo affondo nel baratro dell’ignoto, un mondo popolato da ombre e demoni che si celano dietro la facciata paradisiaca dell’apparentemente serena Grace Island. Ma la bellissima e avvincete storia si carica soprattutto di un sotteso valore metaforico, che vede nel percorso alla scoperta del recondito la vera e propria fase di crescita di una ragazza alla soglia dell’età adulta, quasi un Bildungsroman dai contorni orrorifici, si direbbe. Il suo è “un conto in sospeso con la memoria”, un qualcosa che nasce da pulsioni ataviche, combattuta tra razionalità e istinti incontrollati.
È infatti un cortocircuito quello generato dal contrasto tra la cornice incantevole e le cupe atmosfere velate dalla patina esotica, a rispecchiare quel conflitto interiore dei personaggi che si avvicendano nell’imporre il proprio punto di vista sullo sviluppo degli eventi. Nient’altro che il riflesso di quella fase di crescita animata da incertezze ed ombre, dietro l’apparente spensieratezza e la genuina innocenza. Un’ambiguità di cui è permeato l’intero romanzo, i cui personaggi sembrano tutti combattuti tra sentimenti contrastanti, tra istinto e ragione, tra amore e odio, vita e morte. Tutto ciò efficacemente reso da una narrazione spesso focalizzata sui pensieri, sulle voci interiori puntualmente in contrasto con quelle esteriori.
Luci ed ombre popolano quindi queste pagine, come l’incantevole e terrificante isola in cui prendono corpo le vicende, descritta come luogo di divertimenti ed orridi delitti, in cui vige un accondiscendente silenzio tra gli isolani che «speculano sulla morte, hanno inventato un’economia perversa che poggia su fondamenta insanguinate». Ci si chiede quindi chi siano i veri vampiri. Forse proprio coloro che con il silenzio e la speculazione non fanno altro che alimentare l’orrore e la perversione.
Ma tralasciando simili e più approfondite interpretazioni, Vampire’s Island è soprattutto un romanzo che coinvolge, trascinando il lettore fino all’ultima pagina, che porterà, inevitabilmente, ad un finale angosciante, claustrofobico.
Da non perdere!


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