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Recensioni - “Vessel – Orrore in Terra Santa” di Caleb Battiago

Creato il 07 luglio 2014 da Letteratura Horror @RedazioneLH
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Pubblicato Monday, 07 July 2014 08:00
Scritto da Andrea Schiavone

Recensioni - “Vessel – Orrore in Terra Santa” di Caleb Battiago“Vessel – Orrore in Terra Santa” di Caleb Battiago è il nuovo ebook orrorifico recensito da LetteraturaHorror.it. Clicca qui e leggi trama e note sull'autore
Caleb Battiago ci regala piccoli capolavori, sfornandoli uno dopo l’altro, sparati a ripetizione come farebbe un fucile dei suoi racconti distopici.
Ma questa volta Battiago abbandona la dimensione futuristica, immettendoci in un contesto epico, nelle crociate al finire dell’anno Mille, sul territorio della sanguinolenta Anatolia.


È l’epopea dell’antropofago Vessel, al comando di uno sporco nugolo di avvoltoi che si nutrono delle carogne della guerra santa: gustosi frutti dell’odio, generato da un estremo fanatismo religioso. L’orda di cannibali sono infatti il simbolo di quel lato oscuro e perverso del conflitto ‘sacro’. «Stupratori, ladri, preti convertiti in sanguinari pedofili e convinti cannibali, pellegrini con ali da pipistrello, eretici che implodono di nere pulsioni, tutti vestiti da crociati. La feccia mascherata da armata di Cristo, come ha predetto Urbano II, prima di scatenare l’Inferno», ecco chi sono questi sciacalli della Terrasanta, camuffati dai paramenti sacri, ma di una ferocia non dissimile dai veri cavalieri della Croce, invocati dal Papa. La guerra ai loro occhi appare nella sua essenza, come un mattatoio, una “macelleria sempre aperta”.
È una scrittura barocca quella che ci accompagna in questa rievocazione incubica, dai periodi brevi, secchi, densi e spietati. L’inconfondibile e originale linguaggio di Battiago, che spazia tra l’impatto visivo del fumetto splatter contemporaneo e l’epopea classica. Un’ibridazione che nasce dalla conglomerazione e dal conflitto tra le fonti di un immaginario epico e la ferocia che ha assunto il linguaggio ai nostri giorni. Un linguaggio che sembra volersi sempre più emancipare, distaccandosi dai precostituiti confini della pagina, fino a diventare immagine, muovendosi e mutandosi da un morbo che attecchisce e prolifica nella forma mentis del lettore postmoderno.
Caleb Battiago non si smentisce quindi, e con questo suo ultimo lavoro conferma il suo ruolo di primo piano in un genere letterario che andrebbe annoverato tra i più lucidi esempi delle tendenze e del linguaggio contemporaneo.
Capolavoro da brividi!

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