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- Pubblicato Monday, 21 January 2013 10:51
- Scritto da Tiziana Boccaccio
Le Recensioni di Letteratura Horror mettono sotto la lente di ingrandimento, quest'oggi, la raccolta di racconti "Volume Nero" (Ctrl-Alt-Write) di quattro autori emergenti come Pietro Dossena, Giuseppe Galluccio, Chine Rutty e Davide Semenzin.
“L’animo umano è un baratro senza fondo, un incubo senza fine da cui non ci si sveglia, al massimo ci si può, ogni tanto, addormentare”.
Questo il messaggio pesante e carico di inquietudine che emerge da Volume Nero, un’antologia di venti racconti per quattro Autori, che propone un genere horror tutto incentrato sul “reale” anziché sul soprannaturale. Come a sostenere che per trovare l’”orrore”, per destabilizzare le nostre certezze, per restare sconvolti, non sia necessario scomodare fantasmi, né vampiri, né mostri, zombie o demoni, ma sia sufficiente attingere dalle nostre vite.
Nell’opera, infatti, non ci sono storie di case spiritate, di esorcismi, di eventi paranormali. Non succede quasi niente di “inspiegabile”, i personaggi – per quanto “estremi” nei loro costumi e nelle loro abitudini di vita - sono tutti in carne ed ossa e le vicende si svolgono secondo una sequenza sufficientemente razionale. Tuttavia, in ogni racconto è come se un teleobiettivo puntasse l’inquadratura sul lato oscuro – di miseria, di orrore, di repulsione – della vita dei protagonisti.
Ecco allora scene di prostituzione omosessuale dai contorni squallidi – vissute con una sofferenza molto più mentale, che fisica (“Lui poi è particolarmente disgustoso”. “Ci ha messo quasi venti minuti, e non ho mai pensato che venti minuti potessero essere così lunghi”) – domeniche ordinarie di accaniti tossicofili (“Non volevo niente se non un cannone e un po’ di compagnia, qualcuno con cui condividere almeno un attimo del conto alla rovescia verso la morte.”), deprimenti storie erotiche e pagamenti “in natura” (“…continuava a dire di godere ma si sarebbe potuta fare la manicure”).
E’ quindi dall’esperienza umana che si attinge l’orrore, senza bisogno di inventarsi nulla. Assolutamente da non perdere il racconto La biografia ufficiale di Steve Blowjobs, dove un bravissimo Pietro Dossena ci narra – con un ritmo incalzante e seducente - le avvincenti peripezie di un regista hard quasi improvvisato – fatto fino al midollo - che si ritrova ad Amsterdam, a girare un film con un budget da capogiro. Una bellissima storia dove al lato “nero”, alle vicende estreme - allucinate e allucinogene - dei protagonisti, si affianca una commovente storia di amicizia.
Interessanti anche i due racconti di Giuseppe Galluccio, che ci descrive, con musicalità quasi poetica, il “paese della canapa gratis”, dove l’avvento dell’eroina ha sterminato un’intera generazione (“Diventammo tristi come i canarini che non avevano più i semi per cantare”).
Molto forti e improntati ad un erotismo violento i racconti di Chine Rutty.
Convincono un po’ meno i racconti di Davide Semenzin, sia per la dubbia collocazione in un volume di genere horror, che per il loro eccessivo sapore di “incompiuto”. Si tratta, infatti, di racconti molto brevi dove, ad una promessa di narrazione anche piuttosto interessante, alla creazione di un’ottima tensione iniziale, non fa seguito un adeguato sviluppo narrativo. E il lettore si sente abbandonato.
Complessivamente, comunque, Volume Nero è un’opera che merita senz’altro di essere letta.
VALUTAZIONE - Buono (4 stelle)
SCHEDA DEL LIBRO
Titolo: Volume Nero
Autore: Pietro Dossena, Giuseppe Galluccio, Davide Semenzin e Chine Rutty
Editore: Ctrl-Alt-Write
Uscita: 2012
Pagine: 100
Costo: 0,99 €
Dove acquistarlo: Amazon, Book Republic e Libreria Rizzoli
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