Ci risiamo, il nuovo anno è iniziato da pochi giorni e subito arrivano le prime drastiche revisioni al ribasso della nostra crescita anche per il 2015. Veramente io non riesco nemmeno più a capire perché si continui con questa buffonata delle previsioni, non ci hanno mai azzeccato una volta e gli errori sono sempre andati in una direzione: quella di sopravalutare la nostra economia.
Da sempre ci dicono che quest’anno non andrà benissimo, ma il prossimo … poi arriva il prossimo e ripetono la stessa tiritera … quest’anno non andrà benissimo, ma il prossimo …
Insomma quello che andrà bene è sempre … il prossimo, l’anno del mai, c’è davvero da chiedersi se queste istituzioni che fanno le previsioni, Bce, FMI, Governo, Banca d’Italia, Istat, Confindustria ecc. ecc. non si vergognino perlomeno un pochino dei continui errori.
Oggi è la Banca d’Italia che ci informa già che le previsioni di crescita per il Pil italiano nel 2015 che aveva formulato solo pochissimi mesi fa … sono sbagliate, e che per quest’anno ci dovremmo accontentare di una crescita molto inferiore a quanto stimato in precedenza, solo uno striminzito +0,4%.
Se poi guardiamo a quanto è accaduto lo scorso anno (ma anche quello prima e quello prima ancora) dovremmo essere ancora più preoccupati, perché ad inizio 2014 le previsioni erano per una crescita del nostro Pil del +1,2% , ad aprile le stime erano già ridotte a +0,8%, a luglio siamo scesi a +0,3%, a novembre a 0% per andare finire, se ci va bene, perché i dati non sono ancora disponibili, che chiuderemo l’anno a -0,4%, quindi con l’ennesima recessione.
Ed allora, se tanto mi dà tanto, visto che ora, già a gennaio, Banca d’Italia ci dà un +0,4% … poveri noi!!!
Delle stime del governo … poi … non ne parliamo!
E’ una cosa quasi scandalosa, voglio essere preciso, era il 23 luglio, il Fondo Monetario Internazionale ci aveva tagliato le stime di crescita da +0,6% a +0,3% e c’era già (Confindustria) chi ipotizzava anche meno, quando bellamente Renzi, in una celebre intervista apparsa sul Corriere della Sera, diceva “sarà difficile arrivare a +0,8%”. Difficile?!? LUNARE!!!
Come mai si sarebbe potuti arrivare a +0,8% se dopo aver già passato metà dell’anno eravamo ancora a zero?!?
Ah! Ho capito!
Con la “ripartenza col botto” annunciata per settembre!!!
Peccato che abbiamo capito solo successivamente di quale “botto” parlava Renzi, lui si riferiva all’aumento della Tasi e di tutte le altre tasse, e imposte, e contributi, ed accise, e bolli, e …
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro