Il consigliere Alpe, Alberto Bertin, ha chiesto una cosa che dovrebbe essere ovvia e cioè che i “Consiglieri regionali implicati in indagini riconducibili direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata di stampo mafioso non assumano alcun incarico nella Giunta regionale.” (aostasera.it) La maggioranza ha risposto picche e tale risposta era altrettanto ovvia. Se salta Rollandin salta tutto il banco. Eppure la moralizzazione della politica dovrebbe ripartire da qui, da quel mettere da parte tutti coloro che sono in qualche modo coinvolti in indagini, soprattutto in quelle che hanno a che vedere con la ‘ndrangheta. Ma c’è qualcuno che ci crede per davvero? Che avverte la necessità di questa rivoluzione etica? Quel qualcuno, se esiste, non si trova certamente nell’Union e nella Stella alpina.