La nostra tappa a Recife è stata casuale, dovuta solamente ad uno scalo forzato in attesa di ripartire il giorno dopo per São Luís: siamo arrivati a Recife venerdì notte e siamo ripartiti sabato tardo pomeriggio, quindi abbiamo visto la città nella giornata di sabato.
Recife ci è sempre stata descritta come una città pericolosa e mia moglie voleva passare tutto il giorno in pousada! Io, che sono come San Tommaso, volevo vederci di persona in questa situazione…
Giovedì sera prima di partire per il Brasile ho prenotato su Booking.com per 1 notte nella pousada Arcada Hotel & Bistro che ho scelto per la vicinanza all’aeroporto e alla spiaggia di Boa Viagem, la principale della città: diciamo che il prezzo abbordabile ha pesato più dei giudizi non del tutto lusinghieri letti sul famoso portale… (potete leggere la nostra recensione abbastanza critica su Booking).
Siamo subito usciti dalla pousada, nonostante fossero le 23.00, per respirare un pò di Brasile: in meno di 5 minuti a piedi abbiamo raggiunto la spiaggia e abbiamo passeggiato sorseggiando la prima cervejinha, una skol, delle nostre vacanze. Il lungomare sembrava carino, con un bel calçadão largo e pulito, ben servito dai classici barzinhi: la tensione del viaggio è subito sparita e la stanchezza ci ha riportato in pousada molto velocemente.
La mattina ci siamo svegliati di buon ora, complice forse il fuso orario, abbiamo fatto una bella colazione e abbiamo chiesto un pò di informazioni sulla città e i luoghi più interessanti: ci hanno indicato in Recife Antigo la zona da visitare. Preso un bus di fronte alla pousada in pochi minuti siamo arrivati in centro e Alexandre ci ha indicato dove scendere ed è sceso con noi: era un infermiere e stava tornando da un turno di notte all’ospedale.
Alexandre è stato molto gentile e, dopo averci scattato le prime foto nella piazza “Marco Zero”, di fronte al “Parque das Esculturas”, si è incamminato con noi tra delle viette costeggiate da case antiche, colorate e ben conservate: in giro poca gente, ma era anche sabato mattina…
Abbiamo raggiunto la verde “Praça da República”, un piccolo parco dominato da un grossissimo baobab, circondato da diversi palazzi storici segnalati dalla nostra guida prelevata in pousada: si tratta del teatro di “Santa Isabel”, il “palácios do Governo” e “da Justiça”: tutto molto bello ma niente di stupefacente… siamo italiani… troppo bene abituati, ci vuole ben altro per impressionarci!
La vera sorpresa è sopraggiunta da lì a poco, seguendo la strada lungo “rio Capibaribe” per raggiungere il quartiere “Santo Antonio”: tutto d’un tratto la città si era svegliata, un sacco di gente passeggiava attorno a noi e ora negozi, bar e bancarelle riempivano entrambi i lati delle strade: curioso il mercato dei “pesciolini” dove abbiamo visto esposti in vendita in piccoli sacchettini trasparenti centinaia di pesci grandi, piccoli e coloratissimi.
Molto affascinante la “Casa da Cultura”, ricavata da una vecchia prigione: in ogni “cella” sorge un negozietto di prodotti artigianali di ogni tipo. L’edificio di 3 piani è decorato con dipinti giganti, targhe esplicative ed una cella ancora “originale” per vedere com’era al tempo della prigione. Le scale per raggiungere i piani alti sono ancora quelle originali, in legno e molto ripide.
Dopo aver girovagato un pò a caso per le viette pedonali del quartiere abbiamo dato uno sguardo all’orologio e con sorpresa ci siamo resi conto che avevamo ancora tanto tempo da spendere e dovevamo prendere una decisione: spiaggia o la più suggestiva idea di vedere Olinda? Alexandre, che era ancora con noi, ci dice che Olinda è vicina, meno di 20 minuti di bus, decidiamo quindi di fare una scappatella in questa città storica patrimonio dell’Unesco! Di Olinda scriveremo un articolo.
Tornati da Olinda sono ormai le 14:30, la fame si fa sentire, ci fermiamo a mangiare su consiglio di Alexandre in una “praça de alimentação” di un ospedale, dove mangiamo con pochi real un piatto di “carne de sol” con riso, fagioli, farofa e vinagrete: qui non si serve birra perché siamo in zona ospedale, proviamo un succo di frutta frullata al momento: niente male…
Salutiamo Alexandre che deve tornare a casa dalla moglie e torniamo a Boa Viagem: a quest’ora di sabato pomeriggio sono tutti in spiaggia! Che fortuna vivere in una citta di mare dove c’è sole quasi tutto l’anno….
Attenzione però agli squali!! Chi l’avrebbe detto…
La nostra visita a Recife è stata “concentrata” in poche ore ma abbiamo avuto la fortuna di incontrare una guida che ci ha permesso di vedere alcune bellezze della città senza perdere tempo ed in sicurezza: l’impressione che ci ha lasciato è stata buona, se capita torneremo volentieri per viverla di più e meglio.