Franco Simonelli / Dieta, Wellness / allenamento, energia, forza, gara, integratori / 0 Comments
L’integrazione è spesso vista da chi pratica attività sportiva, a qualsiasi livello, come uno strumento fondamentale per raggiungere il risultato. Cominciare ad assumere integratori rappresenta spesso il passaggio dal “fare attività fine a se stessa”, al praticarla per raggiungere un risultato.
A questo proposito, però, può essere utile qualche precisazione: gli integratori, come
dice il termine stesso, devono essere visti come il completamento della quotidiana
alimentazione e un piano d’integrazione non può quindi prescindere da una valutazione dell’introito alimentare. Per una reale utilità nel tempo, l’integrazione dev’essere rivolta non tanto, o non solo, a ottenere un miglioramento diretto della performance, quanto a migliorare il recupero dopo la prestazione, sia in allenamento sia in gara.
Qual è la “benzina” ideale per l’ultimo rifornimento da effettuare un’ora prima della gara o di un allenamento lungo?
Alimenti o integratori ricchi di carboidrati a indice glicemico medio-basso (che quindi non determinano bruschi aumenti della glicemia), permettono di avere una maggiore disponibilità di glucosio per il muscolo nelle fasi finali. Nessun intervento dell’ultimo momento può però compensare un’alimentazione scorretta nei giorni precedenti.
Cosa posso assumere per prevenire i crampi?
I crampi possono essere dovuti a varie cause, e molto diverse tra loro. Tra queste, la carenza di magnesio e di acqua (per cui è bene assicurarsi che le loro scorte siano ottimali), ma anche errori di allenamento per quantità e qualità.
Quando assumerli?
che il completamento, l’estensione dell’alimentazione e dell’integrazione dei giorni
precedenti. L’obiettivo è quello di arrivare al momento di cominciare l’attività con le riserve energetiche muscolari ben complete e uno stato d’idratazione ottimale, oltre a una capacità d’attenzione e di concentrazione altrettanto buone.
Attenzione però a non assumere troppi carboidrati a indice glicemico elevato nelle ore prima d’iniziare l’attività: questi, infatti, possono portare a una risposta ormonale tale da provocare una riduzione, seppur temporanea, della concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia) e quindi a una riduzione della disponibilità di energia sia per le fibre muscolari sia per le cellule del tessuto nervoso, con un calo per entrambe della capacità di prestazione..