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Red Country - Joe Abercrombie

Creato il 17 febbraio 2015 da La Stamberga Dei Lettori
Red Country - Joe AbercrombieShy Sud sperava di poter seppellire il suo cruento passato e cavalcare via con un bel sorriso sulla faccia, ma prima dovrà rispolverare le maniere forti per riprendersi la sua famiglia. E lei non è certo tipo da tirarsi indietro di fronte a ciò che è necessario fare. Così si metterà sulle tracce dei rapitori con un paio di buoi e il suo codardo patrigno Agnello a farle compagnia. Ma anche lui ha seppellito un sanguinoso passato e nelle Terre Remote, dove non c'è Legge, il passato non rimane a lungo sotto terra. Il loro viaggio li porterà per aride piane fino a una città di frontiera stritolata nella morsa dell'avidità, tra faide, duelli e massacri, e poi fino in cima alle inesplorate montagne verso la resa dei conti con gli Spettri. E come se tutto questo non fosse abbastanza, saranno costretti a una scomoda alleanza con Nicomo Cosca, il famigerato mercenario, e il suo scriteriato legale Tempio, due uomini di cui nessuno dovrebbe fidarsi.

Recensione

-"Ma io non sono un soldato, sono un vigliacco di merda!"
-"Ed è una qualità ammirevole per un mercenario"

Signori riecco a voi, per la quarta volta su queste pagine, Nicomo Cosca, soldato di ventura, mascalzone e alcolizzato che imperversa per la Styria a capo di questa o quella banda di mercenari, dai tempi di Prima che siano impiccati in poi.
E Cosca non è certo l'unico volto noto a fare la sua apparizione in questo ultimo volume della saga della Prima Legge che, sebbene venga venduto come stand alone, si gusta sicuramente molto di più se prima si hanno letto i precedenti romanzi (cinque in tutto, una trilogia e due volumi indipendenti) e si può vantare un'adeguata conoscenza del Mondo Circolare e dei suoi eroi più noti. Com'è abitudine di Abercrombie, molte sono le guest star che tornano con gustose comparsate o addirittura in ruoli principali, come il non-tanto-mite Agnello, di cui non viene mai svelato il vero nome, ma il fatto che sia un Uomo del Nord con solo nove dita dovrebbe mettervi sulla buona strada.

Red Country è stato da subito pubblicizzato come un'incursione del fantasy nel western, su direttiva dello stesso autore che per primo ha suggerito il paragone e, in effetti, a non saper nulla della saga della Prima Legge, sarebbe facile immaginare di trovarci nelle immense praterie del Montana o su qualche impervia montagna del Wyoming in mezzo a coloni, cercatori d'oro, rapinatori, bordelli e naturalmente indomabili tribù indiane.
Certo i fan di Abercrombie sanno che i suoi romanzi si innestano in quel filone del fantasy di cui George R.R.Martin è il principale rappresentante e nel quale gli elementi magici sono ridotti al minimo, quando non totalmente assenti. Questo è ancora più vero per lo scrittore inglese, le cui opere potrebbero quasi passare per cruenti romanzi storici, non fosse per l'ambientazione totalmente di fantasia in un continente come quello del Mondo Circolare con una suo geopolitica tanto intricata quanto appassionante. In quest'ultima aggiunta alla saga, nella quale il romanziere conduce i suoi personaggi in una pericolosa scampagnata per le inesplorate terre del nord, lo stacco con i precedenti capitoli è tale che anche l'ambientazione medievaleggiante sembra venir meno e non è difficile immaginare Shy Sud e i suoi compagni d'avventura in costumi da cowboy mentre affrontano territori inesplorati al seguito di quella che potrebbe essere tranquillamente una carovana di pionieri che si deve difendere dalle intemperie della natura e dalle scorribande degli indiani, che qui si chiamano spettri e invece dello scalpo amano far collezione d'orecchi.

Non pensiate però che Abercrombie abbia perso il suo smalto, anzi: Red Country è brutto, sporco e cattivo come ci aspettiamo, le ossa si rompono, le ferite sanguinano, il sudore puzza e la fatica e la violenza sfigurano i corpi in maschere di stanchezza e disincanto. E' vero che, rispetto ad altre opere, l'azione è un po' lenta a partire, ma questa non mi è sembrata una caratteristica negativa, anzi dimostra che l'autore non deve la sua fama solo alla sua capacità di tratteggiare con realismo epiche battaglie ma è efficace anche nello sviluppare la tensione dell'attesa e il terrore del dubbio.

Il cinismo è come sempre componente fondamentale del racconto e anche questo romanzo ci propone una parata di anti-eroi codardi, egoisti e avidi approfittatori incapaci all'apparenza di redimersi in qualunque modo. Eppure qui l'autore sembra voler considerare la possibilità di un miglioramento riconoscendo all'essere umano la possibilità di essere qualcosa di diverso da quella combinazione di slealtà e meschinità che finora ci aveva presentato.
Così, nel campionario di amoralità che normalmente compone il parterre di personaggi abercrombiani appaiono figure come quella di Shy Sud, giovane donna con il suo bravo passato di ladra e assassina alle spalle, disposta a tutto pur di ritrovare i fratellini rapiti da trafficanti di bambini senza scrupoli. Shy si discosta dalla solita donna-guerriero a cui il mondo della Prima Legge ci ha abituato, richiamandosi invece alla figura delle pioniere del west, abituate al duro lavoro e che non si tirano indietro quando si tratta di combattere ma non disposte ad approvare stragi e mattanze e poco inclini a confondere l'onore con la sete di vendetta. In altri termini, Shy Sud è uno dei pochi personaggi dello scrittore inglese a mostrare sintomi d'umanità, il che può apparire un po' contraddittorio visto che abbiamo sempre osannato il realismo degli anti-eroi di Abercrombie; il fatto è che, nell'esaltazione dell'egoismo come caratteristica principe dell'uomo medio, l'autore a volte tende a dimenticarsi di dotare i suoi personaggi di sentimenti così che non è sempre facile appassionarsi a loro.
Ciò non avviene in Red Country, dove disillusione e cinismo riescono a coesistere con barlumi più o meno intensi di umanità che caratterizzano non solo la protagonista ma anche molti dei personaggi secondari, il che ha il merito di rendere le loro traversie ancora più avvincenti.
A questo si aggiunga che la vena ironica dell'autore è qui particolarmente sfavillante, i dialoghi brillanti e ricchi di battute salaci e si può capire facilmente perché, di tutti i romanzi della saga della Prima Legge, questo è quello che più mi è piaciuto.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Red Country
  • Titolo originale:Red Country
  • Autore: Joe Abercrombie
  • Traduttore: Benedetta Tavani
  • Editore: Gargoyle
  • Data di Pubblicazione: 3 febbraio 2015
  • Collana: Extra
  • ISBN-13: 9788898172566
  • Pagine: 640
  • Formato - Prezzo: Copertina rigida - Euro 24,00
Red Country - Joe Abercrombie

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