REDAVALLE (PV). Tino Montagna debutta nella scultura con una personale di metà agosto
Creato il 07 agosto 2013 da Agipapress
Dopo alcuni anni dedicati alla ricerca e alla
realizzazione di una nuova tecnica artistica come la pittoscultura, l’artista
redavallese e vogherese d’adozione Ernesto
Tino Montagna ha deciso di fare un ulteriore passo avanti dedicandosi alla
scultura. Un cammino che ora appare giunto a maturazione.
Così per sancire il passaggio al nuovo momento artistico e
produttivo, l’artista ha deciso di accogliere l’invito del Sindaco di Redavalle il Dottor Fabio Lombardi che già l’anno
scorso, alla presentazione della prima monografia dedicata alle opere di
pittura di Montagna e intitolata “Opera Omnia”, aveva dato la propria
disponibilità ad ospitare una mostra delle opere del Maestro.
La proposta è stata accolta con molto piacere da Tino
Montagna che ha così deciso di cogliere l’opportunità di un’esposizione nella
sua terra d’origine cui è molto legato, per aprirsi alla realizzazione di opere
nuove che segnassero una svolta nella sua produzione. Per questo motivo già
dallo scorso anno, Montagna ha intensificato le sue sperimentazioni per
arrivare ad una produzione scultorea che fosse matura per un’esposizione.
Il “senso” della scultura di Ernesto Tino Montagna
Le prove sono state numerose e hanno riguardato una tecnica
interessante che parte dal principio omologo a quello delle pittosculture,
ovvero il riciclaggio di materiale di scarto o comunque non più utilizzabile al
quale, grazie all’operazione artistica, viene restituita una nuova dignità e
vita in quanto oggetto d’arte.
Montagna ha quindi ripreso oggetti di vita quotidiana ma che
rappresentano forse meglio di altri, il vissuto personale non solo dell’artista
ma di tutti, ovvero l’abito.
La prima opera riuscita pienamente, di questo nuovo filone
creativo, è stata “La giacca” realizzata ed esposta in assoluta anteprima alla
mostra di aprile allo Stanzone di Voghera e poi entrata nel patrimonio
artistico di Spazio Viola di Giuseppe Viola diventato in questi anni non solo
un estimatore ma anche un grande amico di Tino Montagna.
Se è pur vero che “l’abito non fa il monaco”, in questo caso
però l’abito fa davvero l’artista, riuscendo a rendere l’idea astratta che il
Maestro ha voluto affidare all’oggetto, rinobilitandolo e facendolo diventare
l’anima dell’opera stessa. Il gesso, i collanti e i fissanti, una base di legno
e un sostegno, oltre a qualche piccolo segreto che non può mai mancare in un
artista, sono tutto ciò che serve all’artista per impostare e realizzare il
lavoro che prende vita con pazienza e lunghi tempi di attesa per permettere
alle sostanze utilizzate di solidificarsi e trasformare l’oggetto in opera
d’arte. Un’opera che ben si adatta ad una location semplice e
improntata al minimalismo proprio come intende l’arte Tino Montagna: usare
elementi minimali perché solo da questa combinazione possono uscire opere vere
e profonde ma sempre e comunque legate alla realtà.
Così quest’anno, in occasione della Festa Patronale di
Redavalle, organizzata dalla Parrocchia di San Rocco e Martino sotto la guida
del Parroco Don Francesco Favaretto, l’esposizione di Tino Montagna sarà un
modo per tenere a battesimo questa sua nuova produzione.
Nella personale saranno esposte una trentina di opere fra
cui un’antologia di pittosculture con una novità anche in questo settore, una
splendida tela verticale realizzata nel bicromatismo per eccellenza, il
bianco-nero; queste faranno da corona alle novità assolute, ovvero le sculture
che saranno le protagoniste.
Location della mostra, che si apre sabato 10 agosto alle ore
21, sarà la Palestra di via Capitani, 32. La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune.
La Personale di Tino Montagna resterà aperta ai visitatori
fino a lunedì 19 agosto in orario serale (ore 21,00-23,30); l’ingresso è
libero.
In mostra sarà reperibile anche il CD monografico
dell’artista “Opera Omnia-Destino d’artista”.
L'allestimento e la comunicazione è stato realizzato dallo studio vogherese ComToCom.
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