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Trama: un dirigente condannato per omicidio evade dal manicomio e raduna una squadra di dipendenti forzati che dovranno occuparsi di scagionarlo...
Gli horror importanti, innovativi e cervellotici vanno bene ma ogni tanto fa piacere anche rilassarsi guardando qualcosa di sanguinosamente divertente ed ironico. Questo è il caso di Redd Inc., poco innovativo dal punto di vista della trama o della regia ma sicuramente piacevole, almeno per chi è costretto a sopportare per otto ore al giorno la camurrìa del lavoro d'ufficio. Tutte le caratteristiche principali di un "buon" presidente aziendale vengono riassunte infatti nella figura del signor Redd, un uomo ligio al dovere suo ma, soprattutto, attento a che i suoi dipendenti facciano seriamente il loro senza battere la fiacca, senza ritardi, senza distrazioni né lamentele... pena la morte, che diamine! Incatenati, terrorizzati, privi di pausa caffé ma comunque nutriti e dotati dei migliori strumenti di lavoro, gli schiav.. ehm... dipendenti di Redd hanno persino cinque opportunità di sgarrare prima di fare la fine del topo, cosa che non è consentita mica a tutti gli italiani e, vi dirò, mi raccontano che anche la pausa bagno di cinque minuti viene talvolta considerata un lusso. Magari il risultato finale non è definitivo e sanguinoso come quello descritto nella pellicola, ma vi assicuro che ci sono dei veri capoccia davanti ai quali persino Redd dovrebbe togliersi il cappello per quel che riguarda la capacità di comprensione e l'apertura mentale. Ma non divaghiamo, suvvia, ché qui si parla di cinema e non di storie di vita vissuta.
Redd Inc., si diceva, è uno di quei film che gioca allegramente in bilico tra la supercazzola e l'horror serio. La figura di Redd è grottesca, un mix tra una leggenda metropolitana e Hannibal il cannibale, mentre alcune svolte nella trama stemperano volutamente l'eventuale ansia che potrebbe provare lo spettatore, prendendo in giro alcuni vecchi cliché del genere e reiterandone allo stesso tempo altri tipici di un horror più moderno e leggero. Nonostante una sequenza debitrice di Rashomon e un paio di colpi di scena inaspettati che rendono il tutto più interessante, fondamentalmente Redd Inc. scorre indolore, tranquillo e prevedibile fino alla fine e punta più ad essere ricordato per un paio di incursioni splatter particolarmente efferate. D'altronde, gli effetti speciali assai curati e realistici sono stati supervisionati dal simpatico Tom Savini (l'hanno già detto altri e lo ripeto: arrivarci a settant'anni con quel fisico, uomini!!) e sangue ce n'è effettivamente a secchiate, ma di scene in grado di indurmi i conati o portarmi a distogliere lo sguardo non ne ricordo, per fortuna. Gli attori non saranno tra i migliori in circolazione ma portano dignitosamente a casa la pagnotta: in particolare, oltre alla solita mezza dozzina di vittime sacrificali senza nome, Nicholas Hope ci crede parecchio alla sua interpretazione di maniaco omicida (meglio lui, quasi sconosciuto, che Dennis Quaid in Beneath the Darkness...) mentre Kelly Paterniti è una scream queen che urla poco ma si da parecchio da fare, con quel suo sguardo furbetto, il visino cicciottello e lo scazzo tipico di una dipendente che vorrebbe finire a bastonate il suo boss. Insomma, non sarà sicuramente l'horror del secolo ma per una serata poco impegnata è l'ideale... e per convincervi a dargli una chance aggiungerò anche il definitivo commento di Papà Bolla che, come al solito, è arrivato a proiezione quasi finita durante uno dei momenti clou e ha esclamato, con non poco stupore disgustato: "Belin!!". Devo aggiungere altro?
Di Tom Savini, che ha supervisionato gli effetti speciali del film e compare brevemente nei panni di Peter Bava, ho già parlato qui.
Daniel Krige è il regista della pellicola. Sudafricano, ha diretto altri due lungometraggi e svariati corti che tuttavia non conosco. Anche sceneggiatore, attore e compositore, ha 44 anni.
Nicholas Hope interpreta Thomas Reddmann. Inglese, ha partecipato a film come Scooby - Doo e Anaconda - Alla ricerca dell'orchidea maledetta. Anche regista e sceneggiatore, ha 56 anni e un film in uscita.
Kelly Paterniti, che è facilmente confondibile con Danielle Harris e interpreta Annabelle, fa parte del cast della soap opera australiana Home and Away, che nessun lettore probabilmente conoscerà ma è un mio personalissimo amarcord; Sam Reid invece, che interpreta William, aveva partecipato al film Anonymous nei panni del conte di Essex. Se Redd Inc., conosciuto anche come Inhuman Resources, vi fosse piaciuto, recuperate anche Tagli al personale e Quella casa nel bosco. ENJOY!
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