Certo tornare dalle vacanze e sentir subito parlare di redditometro, evasione fiscale e Agenzia delle entrate non è piacevole cosi come non è piacevole in genere sentir parlare di tasse e dichiarazione dei redditi proprio in questo periodo ma è cosi che da oggi parte ufficialmente il nuovo redditometro che controllerà gli ultimi 4 anni incrociando i dati tra redditi e consumi per evidenziare eventuali anomalie.
Il sistema sarà in grado di ricostruire le spese “certe” per l’Erario, collegato con oltre cento banche dati oltre che a tutti i principali istituti bancari: la soglia che farà scattare l’attenzione e gli accertamenti sarà quella del +20% tra spese sostenute e redditi dichiarati. Già a settembre, secondo i responsabili dell’Agenzia, si potrebbero diramare le prime “convocazioni” di cittadini chiamati a spiegare le sopravvenute anomalie.
Proprio nel giorno dell’avvio dei super-controlli fiscali, uno studio pubblicato dal Sole 24 Ore ha compilato la classifica delle province italiane più a rischio-evasione, vale a dire proprio sul rapporto tra reddito ufficiale disponibile e benessere effettivo delle famiglie. Come in precedenti elaborazioni di questo tipo, i maggiori squilibri vengono dalle zone del Meridione, ma con minore stacco rispetto al Nord, che rimane tuttavia la fascia con maggiore fedeltà fiscale.
Queste le dieci province italiane meno a rischio-evasione:
1. Milano e Bologna
3. Trieste
4. Forlì-Cesena
5. Parma
6. Ancona. Torino, Padova e Vercelli
10. Modena
Ci saranno bruschi risvegli?
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