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Rede de mentira

Creato il 23 gennaio 2013 da Brasilitalia

Jaline_Volley_Soverato

In una intervista rilasciata a Bruno Voloch, di UOL Esporte, la giocatrice brasiliana di volley femminile, Jaline Prado de Oliveira, dichiara, senza mezzi termini, di essere stata vittima di comportamenti discriminatori e di essere stata licenziata senza una giusta causa. Le affermazioni più forti sono state rivolte nei confronti del presidente del Soverato, Antonio Matozzo: Jaline ha dichiarato, infatti, di aver ricevuto maltrattamenti e minacce. Queste sono le sue dichiarazioni precise:

“Durante il mio settimo anno in Italia, purtroppo sono diventata una vittima. Sono stata maltrattata dal mio presidente e mi ha minacciata moralmente. Mi diceva che se non avessi fatto trenta punti a partita, mi avrebbe dato un calcio in c*lo e mandata via dal paese. Sono stata trattata come un cane. Ha anche mentito, dicendo che ho avuto un infortunio al ginocchio. Ho dimostrato che era un bugia.”

Jaline Prado svela come sarebbe nata la vicenda:

“La pressione sugli stranieri è enorme. E’ sempre stato così, non è questo il problema. C’è stata una riunione tra il presidente e la squadra intera. Mi ha umiliata e poi in una chiacchierata privata, mi ha minacciata di nuovo. Le minacce sono iniziate nel mese di dicembre e ho resistito solo perché avevo bisogno dello stipendio. Il presidente ha avuto il coraggio di chiamare il consolato e chiedere la mia estradizione.”

Ora, potete immaginare i commenti pubblicati nel blog di Voloch. Alcuni di questi sono la classica dimostrazione dell’intelligenza di certa gente:

“Italianos, como a maioria dos europeus , continuam arrogantes mas passam fome, tirando os riquinhos de sempre o povão tá mesmo numa m. de dar pena, tem muito europeu emigrando para o Brasil para poder comer, como já fizeram no passado.Volta pro Brasil, mulher, dê um pé-na-bunda desses idiotas”

“Os europeus sao mesmo racistas. eu ja sofri isso na Italia em 2009. vaza garota procura outros ares”

“Vergonha, a vaca da Piccinini veio aqui e foi super bem recebida e brasileiras vão lá e as tratam igual animal? Vergonha pra todos inclusive a CBV que não defende as atletas brasileiras deste tipo de situação.”

“Ha muitos anos frequento esssa parte da Europa, e tenho observado que ultimamente , os Italianos andam mais revoltados do que nunca!!!! A sujeira das cidades como Firenze, Milao e Roma da pra se ter uma ideia do esgoto que corre nas veias desse pessoal insolente!”

“A Itália é um dos países europeus mais preconceituosos em geral.”

“A Europa toda é xenófoba. Na hora em que o calo aperta, eles fogem da miséria e correm para os países que tanto desprezam.”

“Eles náo te trataram como cachorro náo. Eles trataram vocë como eles tratam qualquer ser humano: sem um pingo de respeito. Náo existe respeito entre eles mesmos. Náo te trataram como cachorro porque cachorro aí na Italia é mais bem tratado do que ser humano. Morei anos em Miláo e ano passado fizeram um pesquisa e constataram que em Miláo tem mais cachorro do que criancas de 0 a 5 anos. Vem embora e deixa esse povo viver no meio de cachorros. Eles gostam.”

Ma il commento che definisce per bene il classico “jeitinho brasileiro” è il seguente:

“Jaline pega uma indenização astronômica, volta linda e rica pro Brasil e deixa essa Itália falida pra tras……… volei italiano mais decadente que a carreira de muitas jogadoras por aí rs”

In ogni caso non é la prima volta che questo giornalista pubblichi articoli contro l’Italia. In un altro suo post chiama noi italiani di “codardi”:

Covarde, Itália treme como de hábito; Brasil agradece presente dando espetáculo

E questa storia dei “codardi” la sento da abbastanza tempo, e sarei grato se qualcuno mi spiegasse da dove derivi tale idiozia.

Ma torniamo alla nostra Jaline. Al di là che siano vere o false le sue affermazioni (lo vedremo dopo) perché lei dice di essere trattata come un cane (a parte il fatto che i miei cani sono trattati da Dio)? Per il semplice motivo che i brasiliani non riescono a capire che il nostro modo di parlare e di fare non é dovuto a maleducazione o ignoranza, ma solamente al nostro tipico comportamento. Il fatto che noi a volte gridiamo invece di parlare o che inseriamo qualche parolaccia durante un discorso (anche se qui “porra” e “filho da puta” sono sulla bocca di tutti), per il 99,99% dei brasiliani questo é sinonimo di grande maleducazione.

Il Brasile é un paese strano, o per meglio dire assurdo. Il brasiliano accetta senza reclamare che un “moleque” di 14 anni o meno possa rapinare o uccidere qualcuno, ma se provi a dargli del “cretino” rischi di ricevere una denuncia per maltrattamenti o ingiurie. E solo per darvi un’idea, molte persone che mi conoscono mi considerano ancora adesso “porco, grosso, bocudo e mal educado”, quindi immaginatevi cosa possa pensare una persona che non mi conosce.

Allora é probabile che il presidente Matozzo si sia espresso in modo “informale” con la sua giocatrice e che Jaline abbia compreso le sue parole come una forma di discriminazione nei suoi confronti. È anche interessante notare che l’intervista alla UOL sia stata rilasciata DOPO che la società di volley Soverana abbia rescisso il suo contratto:

Era nell'aria dopo alcuni commenti apparsi su un social network e oggi è arrivato il comunicato ufficiale da parte della società biancorossa che ha ufficializzato la fine del rapporto con la pallavolista Jaline Prado de Oliveira, 32 anni. La schiacciatrice brasiliana avevo espresso la sua disapprovazione per la situazione creatasi già Domenica sera quando, sulla pagina Facebook della Volley Soverato, nel tabellino dell'ultima partita compariva il suo nome nella lista dei "non entrati" durante il match. L'atleta ha tenuto a precisare all'interno dello stesso "post" come lei non sia proprio partita per la trasferta di Casalmaggiore e a chi pensava che ciò fosse avvenuto a causa di un infortunio, la giocatrice ha tenuto a precisare che non presenta alcun guaio fisico. Stamattina la nota della società del presidente Matozzo che dovrà ora iniziare a vagliare le possibili soluzioni di mercato per rimpiazzare la pedina perduta.

fonte: Badolato.web.oggi

Curioso di sapere la verità, ho contattato la Volley Soverato tramite la sua pagina di Facebook, e questa é stata la risposta:

IL PRESIDENTE MATOZZO
«Mai minacciata, mai maltrattata. Anzi, ha sempre avuto tutto da me. Basti pensare che ancora vive a Soverato in un appartamento messo a disposizione della società. Il problema è che ha un disturbo al ginocchio che le impedisce di giocare». Così Antonio Matozzo, presidente della Volley Soverato, replica alle accuse della giocatrice brasiliana Jaline Prado de Oliveira. «E’ stata messa fuori squadra – ha detto Matozzo all’Ansa – perché, dopo averle fatto firmare il contratto, è venuta fuori una risonanza magnetica che dimostra che ha un disturbo serio al ginocchio. Le abbiamo detto: se vuoi giocare firma e ti assumi la responsabilità di eventuali infortuni. Non sapevamo del problema quando le abbiamo fatto firmare il contratto. Nonostante questo, nel periodo in cui è rimasta qui, in 10 mesi le abbiamo dato, tra stipendi ed altro, 50 mila euro. Duemila euro li abbiamo pagati prima che firmasse ed ogni volta che aveva bisogno anticipavo io il denaro che le serviva, anche per andare dal medico. Adesso ci ha fatto causa ed il suo avvocato dice che un ortopedico di sua fiducia sostiene che può giocare. Allora si assuma lui la responsabilità. Ma allora perché ha rifiutato l’artroscopia ed una visita specialistica. Se dice di essere sana e di poter giocare, perché non si trasferisce in un’altra società dove la vogliono, visto che adesso è libera essendosi rotto il rapporto fiduciario che la legava a noi? E perché continua ad occupare il nostro appartamento quando ha un biglietto pagato da noi per il Brasile per tornare a casa?». Anche la vicenda dei 30 punti a partita, secondo Matozzo, è strumentalizzata. «Spesso – spiega – mi ha chiesto degli anticipi sullo stipendio ed io glieli ho sempre dati. Allora, per spronarla, le dicevo: adesso però fammi 30 punti, ma non era una pressione, era uno stimolo. È sempre stata trattata con i guanti. La chiamavo affettuosamente ‘cioccolatino’. L’abbiamo presa perché doveva essere la nostra punta di diamante, ma in campo non saltava neanche. Sono fortemente amareggiato – ha concluso Matozzo – per questa vicenda. Una giocatrice di prestigio si dovrebbe solo vergognare di tenere questo atteggiamento».

Quindi chi ha ragione in tutta questa faccenda? Quello che é certo che per i brasiliani, qualunque cosa noi facciamo, é sempre motivo di critica, e in ogni caso sono loro i primi a mostrare preconcetti verso di noi o con gli stranieri in genere. Non c’è modo di far capire a questo popolo che il fatto di usare determinate espressioni o un tono di voce diverso dal loro non é motivo di maleducazione, ma di abitudini e costumi diversi. E questo Brasile così liberale e aperto verso ogni cultura differente dalla loro, non é poi così come dicono. La loro bella “facciata” sempre sorridente nasconde una mentalità chiusa e piena di preconcetti, cosa che noi perlomeno non abbiamo, perché preferisco mille volte una persona che mi dia del “cretino” in faccia che un’altra che mi sorrida davanti e mi pugnali alle spalle. Ma anche questa é una forma di cultura diversa.


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