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Redshirt – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 02/02/2014

Cover Redshirt

PC TESTATO SU
PC

Genere: ,

Sviluppatore: The Tiniest Shark

Produttore: Positech Games

Distributore: Steam

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 13/11/2013

VISITA LA SCHEDA DI Redshirt

Pro-1Ambientazione simpatica e divertente Contro-1Un gioco ad incastri più che un sim

Pro-2Colorato e gradevole alla vista Contro-2Intelligenze artificiali limitate

Pro-3Piuttosto longevo Contro-3Ripetitivo e noioso

Redshirt è un particolare miscuglio di fantascienza, gestionale e soprattutto simulatore di vita. Potremmo definirlo uno sci-fi Sim, ma ad essere precisi assomiglia molto di più ad una corposa imitazione di un social network. Il nostro compito infatti sarà scalare le vette sociali di Spacebook (il nome vi dice qualcosa?), in un’ambientazione futuristica canzonata e fuori dagli schemi.

redshirt-banner

spazzini orbitali

Come già annunciato il prodotto più che avere una trama segue l’evoluzione libera delle fortune sociali e non del nostro alter-ego, personalizzabile in aspetto, sesso e razza aliena. Partendo come spazzino della stazione spaziale che ospita tutto il corso degli eventi, dovremo, grazie ad una fitta rete di conoscenze, rapporti ed attività, scalare la classe sociale per poter arrivare ai vertici e sentirci finalmente realizzati. In gioco capiterà di leggere news ed informazioni riguardanti eventi ambientali, non collegati direttamente al nostro operato, ma che contribuiranno a modificare l’approccio o la situazione sociale. Le missioni di gioco saranno quindi più che altro obiettivi necessari per poter avanzare di carisma e fama, un po’ come le soddisfazioni personali dei vecchi The Sims.

Il gameplay vero e proprio è piuttosto statico. Ogni giornata sarà divisa in turni che rappresentano le azioni a disposizione, visto che gran parte delle 24 ore saranno necessariamente ed obbligatoriamente dedicate al lavoro ed al riposo. Sarà importante, quindi, nei turni a disposizione, scegliere oculatamente le attività da fare, le persone da contattare, per poter salire di carisma e conoscibilità. A questo si aggiungono le due barre di salute e divertimento, le quali dovranno sempre essere tenute in buono stato, pena una resa empatica sensibilmente peggiorata. Il lavoro, oltre ad aiutarci nell’apprendimento delle conoscenze a nostra disposizione – principalmente serviranno per sbloccare i level up di carriera – ci darà i soldi necessari per il cibo e le distrazioni varie. Di cose da fare ce ne sono tantissime, dallo sport alle uscite a cena, da soli o in compagnia (sempre che i PNG accettino), sebbene comunque tutto si riduca a dover seguire lo schema necessario ad accedere alla conoscenza utile a farci progredire nel lavoro o nell’amicizia con qualcuno. Oltre quindi alle schermate inerenti a cibo, stato personale, necessità ed abilità, ci sarà poi il vero fulcro del prodotto: Spacebook. Spacebook è un’imitazione ben fatta del social a noi noto e sarà il punto focale di tutto il gameplay. Attraverso Spacebook conosceremo nuove persone, stringeremo rapporti di amicizia o inimicizia, riusciremo ad allacciare relazioni sentimentali (di tutti i tipi), proporremo eventi, condivideremo gioie e dolori, invieremo messaggi o stati. Insomma, ci toccherà usare il social network in-game, in maniera analoga a come lo si utilizza tutti i giorni.

noioso come facebook

Le pecche in un sistema del genere sono ovvie: a prescindere dalle tipologie di eventi, attività e scambi di battute messi a disposizione dal sistema di gioco, non potremo fare a meno di notare come siano macchinosi e prestabiliti tutti i rapporti innescati in gioco. Cosa piuttosto scontata, se si considera che imitare un sito come Facebook significa imitare i comportamenti e le peculiarità di persone reali, trasportate in un mondo futuristico molto simile al nostro. Sebbene l’ambientazione sia molto carina e canzonatoria (le battute e le citazioni si sprecano, e non mancheranno momenti di ilarità dovuti ai nonsense frequenti e caratteristici), allo stesso tempo le IA soffrono moltissimo del limite proprio: non essere persone vere. A questo si aggiunge anche il numero ovviamente esiguo rispetto alla vita reale, cosa che rende la banalità e la piattezza delle trame di gioco ancora più evidenti. Memori del fatto che gli sviluppatori siano gli stessi del già criticato Democracy 3, ci rendiamo insomma conto che siamo di fronte ad un altro gioco simile nell’approccio di base: seguire e trovare l’incastro giusto per poter aumentare le caratteristiche e le relazioni necessarie a far evolvere la nostra situazione sociale. La mancanza di aleatorietà, di dubbio, di casualità, si sente tutta; lasciando il posto alla monotonia ed al calcolo quasi matematico, reso più difficile solo dalla presenza dei turni obbligatori di gioco.

Graficamente il prodotto è indubbiamente gradevole, sebbene si possa notare un certo disordine nella disposizione delle schede informative e nel numero di pagine che si possono aprire, tanto che alcune possibilità di gioco (come per esempio l’organizzazione degli eventi) è risultata difficile da reperire, almeno all’inizio. Nulla che non si impari in poco tempo, e quindi complessivamente Redshirt è visivamente un buon succedaneo di Facebook, forse anche più colorato e simpatico. L’ambientazione è il punto di forza, con battute sempre dietro l’angolo ed un sufficiente numero di citazioni e situazioni davvero simpatiche. Le musiche fanno la loro accompagnando in maniera discreta, ma senza grossi lirismi, tutto il comparto di gioco. Trattandosi comunque di un Sim quasi completamente statico è anche ovvio aspettarsi elementi tecnici privi di particolari problemi.

Redshirt – Recensione IN CONCLUSIONE
Francamente, il sottoscritto eviterebbe di ammorbarsi con un'imitazione scadente di un social network che è di per sé, spesso, un passatempo scadente. Spacebook non riesce ad essere Sim, non riesce ad essere gestionale e, sebbene abbia una location simpatica e ben curata, risulta alla fine noioso e condizionato da semplici calcoli matematici. Per il prezzo proposto (ben 18.99 euro, follia!) non ne vale affatto la pena. ZVOTO 5.5
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