
Cosa e’ accaduto in Scozia? Gli indipendentisti hanno perso il referendum. Gli scozzesi residenti all’estero sono stati esclusi dalle votazioni e molti immigrati hanno votato a favore dell’attuale situazione. Una sconfitta o mancata vittoria per un pelo?
Interessanti alcune considerazioni di Massimo Viglione:
“La Royal Bank of Scotland e i LLoyds hanno avuto il loro effetto, così come le profferte dei secolari mercanti di Londra, che hanno promesso mari e monti. Minacce di povertà e promesse di benessere e autonomia hanno funzionato. Ma hanno funzionato sul 55% dei votanti. Non sul 45% (e manca un 15% che non ha votato). Questo vuol dire che quasi la metà degli Scozzesi tutti è per l’indipendenza, sogno che solo negli anni Novanta apparteneva a Sean Connery e a qualche circolo di intraprendenti.
Se fossi negli inglesi, non esulterei troppo. Inoltre, ora le profferte vanno mantenute.
Ma, al di là di questo, rimane il fatto che qualcosa si è svegliato in Scozia, e non è piccola cosa. E questo lo sanno anche gli inglesi.
Come qualcosa si sta svegliando in tutta Europa. E questo lo sanno anche i signori che guidano l’Europa e il mondo verso i destini da loro stabiliti.
E’ vero, non c’è ancora Wallace. Ma c’è un popolo – che cresce ogni giorno, in numero e in rabbia e in speranza – che aspetta e lotta. E non solo in Scozia.”
Redazione
