Referendum, mon amour

Da Paolob

È l'alba di un nuovo mondo

Solo un rapido e breve commento a caldo di questo quorum che sembra essere raggiunto, e le proiezioni danno i Sì oltre il 90 per cento.
Sento in giro, da molti, l'apprezzamento delle vittorie amministrative e dei referendum nazionali.
E chi non è contento?
Ma molti accompagnano le esultanze con un commento che a me crea fastidio, irritazione cutanea e anche un po' di attacchi del Ballo di San Vito.
- Questo voto non è essere di destra o sinistra. Questa è gente che se ne deve andare e basta!!
Bene tutti d'accordo sulla seconda parte della frase. Ma la prima irrita, e di brutto.
Perché essere di sinistra vuole dire votare Sì a questi referendum - anche se uno non se ne accorge.
Perché essere di sinistra vuol dire essere dalla parte di tutti e non solo di alcuni.
Perché essere di sinistra vuol dire essere contro il nucleare.
Perché essere di sinistra vuol dire difendere l'acqua, l'aria, il territorio, le montagne e il mare.
Perché essere di sinistra vuol dire essere tutti uguali davanti alla legge.
Perché essere di sinistra vuol dire rispettare le donne.
Perché essere di sinistra vuol dire rispettare gli altri.
Perché essere di sinistra vuol dire pagare le tasse e rispettare il bene comune.
Perché essere di sinistra vuol dire volere questo paese unito, nonostante tutto.
Perché essere di sinistra vuol dire salute pubblica, scuola pubblica, servizi pubblici.
Perché essere di sinistra vuol dire dare occasioni ai più giovani, senza farseli scappare.
Perché essere di sinistra vuol dire non essere questi cialtroni, fascisti, incompetenti senza congiuntivi che ci hanno portato in pochi anni allo sbando, alla crisi, all'inefficienza, alla corruzione più bieca, alla compravendita di parlamentari, al bunga bunga, alla mafia dilagante, ai tagli alla cultura, alla scuola pubblica allo sfascio...
Andatevene, l'Italia s'è desta. E speriamo rimanga sveglia!

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