Commentando quanto emerso nelle ultime ore, ovvero che il Partito Democratico, stando a quanto pubblicato dall’AGCOM, avrebbe deciso di fare campagna per invitare i cittadini ad astenersi dal partecipare al referendum sulle trivelle del prossimo 17 aprile, Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace, dichiara:
«Come può il PD, che porta nel proprio nome il richiamo alla sovranità popolare, svilire così gravemente un istituto fondamentale di democrazia diretta come il referendum? Per una forza politica che vorrebbe fare della partecipazione dei cittadini alle scelte uno dei suoi tratti distintivi, invitare al non voto è incoerenza pura»
Secondo Greenpeace è in atto una strategia di annichilimento del voto referendario: iniziata con il mancato accorpamento del voto sulle trivelle con quello per le prossime amministrative, con conseguente spreco di centinaia di milioni di euro di soldi pubblici, proseguita con la contrazione forzata dei tempi di campagna referendaria, oggi quel disegno passa per l’allontanamento dei cittadini dalle urne.
«Crediamo che gli italiani respingeranno l’invito all’astensione del PD, partecipando numerosi al referendum del 17 aprile, e votando Sì per fermare le trivelle», conclude Boraschi.
Fonte: greenpeace.org