Cosa direbbe a sé stesso un detenuto se potesse tornare indietro nel tempo e cercare di evitare di compiere gli stessi errori? Per cercare di rispondere a questa domanda, il fotografo Trent Bell ha dato vita a Reflect.
Per realizzare il progetto è stato chiesto ad alcuni detenuti di scrivere una lettera indirizzata a loro stessi prima che fossero arrestati. Unendo il testo di queste lettere a dei ritratti fotografici, Bell ha dato vita ad una serie di immagini che si trasformano in veri e propri testamenti di rimpianti ed errori.
Reflect nasce all’inizio del 2013, quando il fotografo rimane scioccato apprendendo la notizia dell’arresto di un suo amico: un professionista, marito e padre di quattro figli, condannato a 36 anni di carcere. Trent Bell ha iniziato così a riflettere su come le cose nelle nostre vite possano facilmente prendere una brutta piega. Da qui l’idea di Reflect, progetto fotografico che ha visto la luce anche grazie ad alcuni detenuti di una prigione del Maine.
Riguardo alla sua opera all’interno del suo sito web Bell afferma: “le scelte sbagliate che commettiamo possono portarci a perdite incalcolabili, rimorsi e rimpianti. Ma il valore positivo di queste scelte sbagliate può essere allo stesso tempo incommensurabile se riusciamo ad affrontarle, ad imparare da esse e a trovare la forza di condividerle”.