Un libro a me conquista principalmente con il titolo, se m’innamoro di lui, difficilmente il resto mi deluderà, altri invece amano seguire l'autore e leggono tutte le sue opere, altri ancora scelgono per argomento, altri vanno a periodo, insomma ognuno ha i suoi buoni motivi e se la varietà è tanta, altrettanto lo è il rischio e ancor di più se si tratta di bambini, per i quali leggere, non riveste solo un momento di relax, ma ha anche una componente educativa molto forte. In più, diciamolo, non tutti i libri sono meritevoli di essere letti, e al di là del "piacere" o "non piacere", che è molto soggettivo, mi sono imbattuta in alcuni scritti veramente male e che, già solo per questo, sono diseducativi.
Lo scorso anno, l'iniziativa di Federica me l'ero persa, siamo sempre di corsa e molti treni non li incrociamo nemmeno, quest'anno invece mi ero informata per tempo, per poi iscrivermi all'ultimo minuto ma va beh alla fine sono riuscita comunque a salire sull'ultimo vagone e così abbiamo partecipato.Eloisa è la mamma di due bambini della stessa età dei miei e quindi "Grazie Federica hai fatto degli abbinamenti perfetti". Ci siamo scambiate qualche mail di conoscenza e poi siamo partiti alla ricerca. Son sincera, per i motivi di cui sopra, ho chiesto indicazioni e la rosa tra cui scegliere si è ristretta. Poi abbiamo spedito il pacco ed Eloisa ha fatto lo stesso a noi. È arrivato qualche giorno prima di Natale e la voglia di aprirlo subito, è stata forte ma ci siamo trattenuti e la mattina del 25 era tutto infiocchettato sotto l'albero.
I libri ricevuti ci calzano a pennello.Per Leo una storia di "pirati" ma pirati moderni: un papà, una mamma, un figlio maschio e una femmina, un quartetto un po’ scapigliato e fuori dalle righe che sembriamo proprio noi. Non omologati al resto del mondo e per questo, visti con sospetto e additati per le loro stranezze. In realtà questi pirati moderni hanno un cuore così grande che i più "normali" si sognano e che rimpiangeranno, capendone il valore, solo quando sarà troppo tardi. Beh quante volte ci succede? Tante, troppe, a noi adulti intendo, perché in realtà nessun bambino ha di questi pregiudizi e nei loro occhi la diversità non esiste.
Ad aspettare Teresa sotto l'albero invece c'era lui: il cagnolino più simpatico che abbia mai letto, non è una storia ma un'esperienza da fare mentre si sfogliano le pagine: cosa succede se lo accarezzi? come fare per prendersi cura di lui? e se disubbidisse? se fa capricci? Abbiamo riso tanto, leggendo e mimando, soprattutto lei che impazzisce di gioia ogni volta che incontra un cane e che non ha alcun timore nell'avvicinarsi e tentare l’approccio.
In entrambi i libri abbiamo trovato spunti su cui riflettere e di certo rileggendoli ne troveremo altri, in più le illustrazioni sono molto belle, colorate e d’effetto … e ad un poster speciale, trovato all’interno, abbiamo assegnato un posto d’onere.